"It wasn't that bad"

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Aprì la porta e davanti a me, trovai la persona che meno mi sarei aspettato di trovare in quel momento, Giorgio, Giorgio nel salone che parlava anche calorosamente e animatamente con mia madre, e a lei sembrava piacergli quel ragazzo! Insomma: Tale madre tale figlio.
Fatto sta, che appena mi vide, fece una faccia un po' sconcertata per poi alzarsi goffamente, facendo quasi cadere il tavolino dove c'era posizionato del tè.
Non sapevo gli piacesse, in realtà, non sapevo niente di lui, eppure lo amavo così tanto... E non so neanche io il perché!

-A-alex, potremmo andare in camera tua un momento?- disse balbettando un po' al inizio.
Io non feci altro che farmi scappare un sorriso, un sorriso malizioso.
Lo portai in camera mia di corsa senza preoccuparmi del disordine.
Ci sedemmo, io su una sedia da gaming e lui sul mio letto.

-Ti volevo parlare di oggi e di come mi sono comportato, forse ti è sembrato strano che io me ne sia andato così e ti sei chiesto il perché ovviamente. Io, non te lo posso dire, anzi non voglio, per adesso ti chiedo solo scusa. Non volevo reagire così, è stata come una reazione involontaria
- Ma che scherzi? Ma sono io che ti devo chiedere scusa, non volevo trattarti in quel modo, io non sono arrabbiato con te e poi... non è stato così male- dissi ancora ma borbottando come fa sempre lui.
In quel momento, giuro che ho visto un leggero sorriso sulla sua faccia.
Poi ripensai a quello che avevo detto: non è stato poi così male, ma in realtà volevo dire: è stato S-T-U-P-E-N-D-O, l'unico difetto di quel bacio, e che è durato poco per il resto è stato magnifico sentire le tue lisce labbra sulle mie ruvide.
Ma ovviamente non dissi niente di tutto questo.
-Quindi, abbiamo fatto pace?- riprese a parlare dopo quei secondi di silenzio
-Ma non abbiamo mai litigato!- risposi io avvicinandomi di poco a poco alle sue labbra, sempre di più, sempre di più e, vedendo che anche lui faceva lo stesso, mi spinsi in avanti per mettere fine a quella distanza insopportabile che si era creata tra di noi.
Eh sì, lo baciai, e non me ne pento ancora ora e, anche se in quel momento credevo di star facendo una gran cazzata, cosa non vera, fu il bacio più bello della mia vita probabilmente, che, detto da me, è un gran traguardo visto che io di baci ne ho dati a bizzeffe.
In quel bacio che durò pochi secondi, mi sembro di toccare il paradiso con un dito, sentire le sue labbra sulle mie mi fa e mi faceva impazzire!
Peccato, che ogni cosa ha una fine e pure quel bacio che sembrava interminabile, finì quando notammo mia madre che ci stava guardando da non so quanto tempo con gli occhi a cuore.
Ovviamente, lì ci staccammo, che potevamo fare?

-E questo?
-Cosa?
-È stato per farmi stare zitto?- mi chiese ironicamente
-No, e neanche quello prima- risposi e lui sembro quasi interdetto dalla mia risposta o forse lo era davvero, ma, proprio quando stava per dire qualcosa, sentì mia madre fare una domanda imbarazzante
-COSA? Ce ne è stato pure un altro? E perché non me lo hai detto Alex?!-
-MAMMA PERCHÉ SEI ANCORA QUI?!-
-Okay, okay, me ne vado, non c'è bisogno che ti agiti così tanto-
Finalmente c'eravamo solo noi in quella stanza, solo io e lui, ma nessuno dei due aveva il coraggio di avvicinarsi di nuovo all' altro, per magari, toccare di nuovo le rispettive labbra o per fare qualcos'altro.

Eravamo tutte e due imbarazzati allo stesso modo. Perché?
Perché non sapevamo se ci piacevamo a vicenda, e la mia unica domanda in quel momento era: Lui provava lo stessa cosa che  provavo io, o ero solo un gioco con cui poteva passare il tempo?

Nel mentre che pensavo, mi accorsi che anche lui aveva quello sguardo assente che avevo io in quel momento, segno, che anche lui, stava pensando.
Ma chi sa cosa gli passa di mente in quella testolina così magnifica che si ritrova?

GIORGIO'S POV
OH MIO DIO! MI HA BACIATO o forse sono stato io che ho baciato lui, fatto sta che lo amo, oh sì quanto lo amo!
Il bello è che ancora non lo conosco, ma lo sento, sento che mi piace più di qualunque cosa.

Avevo anche scoperto, che lui, a scuola aveva un nomignolo, e non uno carino infatti veniva  chiamato: il puttaniere.
Perciò la mia unica domanda in quel momento era: Lui provava lo stessa cosa che  provavo io, o ero solo un gioco con cui poteva passare il tempo?

Nel mentre che pensavo, mi accorsi che anche lui aveva quello sguardo assente che avevo io in quel momento, segno, che anche lui, stava pensando.
Ma chi sa cosa gli passa di mente in quella testolina così magnifica che si ritrova?

SPAZIO ME
Il titolo in inglese vuol dire: Non è stato così male ^^ ah e dimenticavo, ovviamente se vi sta piacendo la storia, commentate e votate, comunque lo state già facendo e vi lovvo ❤.
(Tranquilli aggiorno comunque anche se non fate queste cose)

Voglio solo te (e nessun' altro)*ԵհҽճαժղαմԵs*    [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora