The project

1.5K 87 38
                                    

Hello, questa qua è la preside ^^

Andammo in classe avvinghiati l'uno all'altro, io con la mano attorno alla sua schiena e lui con la sua sulle mie spalle, alcuni ci guardavano male ma non so neanche io il perché, insomma è  un atteggiamento da amici.

C'erano tanti banchi uniti in coppie da due per formare un solo tavolo, in uno di questi, ci sedemmo io e Alex.
Cominciammo a parlare e gli chiesi subito che cosa dovevamo fare visto che non me le aveva ancora spiegato

-Ma io non ho capito in cosa consiste questo lavoro comunque
-In poche parole, bisogna fare un riassunto di un argomento su un cartellone
-E qual è l'argomento?
-Lo dovremo pescare in quel sacchetto rossiccio la esattamente dove c'è la preside e il vicepreside- me lo indico con l' indice.
-Ah ok e quando è il nostro turno?
-Quando ci chiama, ma prima dobbiamo fare le coppie che però, scegliamo noi
-E io con chi sto?
-Ma allora vedi che sei proprio stupido! Con chi puoi stare?- disse indicandosi con tutte e le mani e dicendo a bassa voce:
Me, me, me...
Alche, io risi insieme a lui.
-Adesso è il turno di: Alex Bianchi e di Giorgio Grevi ehm Giorgio Giervi, insomma di lui!- urlò indicandomi dopo aver sbagliato il mio cognome un po' di volte.
-Giorgio Girevi quante volte devo dirlo...- risposi io a bassa voce.
Dopodiché ci alzammo ed il mio impulso fece una cosa normalissima ma che per gli altri, era come dichiarare di essere una strega nel periodo Medievale per farci capire.
Gli presi la mano.
Un gesto che ormai per me era un po' d'obbligo, invece per gli altri pareva come un taboo, insomma siamo nel ventunesimo secolo imbecilli perché un ragazzo non può tenere ad un altro del tuo stesso sesso?!
Comunque, cominciai a sentire le persone vociferare e ridere su di noi o forse erano solo film mentali, fatto sta che tutti ci guardavano e a me non piaceva stare al centro dell'attenzione, perciò tolsi subito la mano dalla sua e anche se lui si sorprese del mio gesto e forse pure si arrabbiò, io mi sentivo sollevato, come se mi fossi liberato un peso dalla schiena perché avevo notato che non avevo più gli occhi addosso.

Arrivati finalmente la, ci guardammo negli occhi e senza dirci una parola, decidemmo che sarebbe stato Alex a pescare.
Girò dentro al sacchetto con la mano un botto di volte fino a prendere un biglietto in cui c'era scritto: Nikola Tesla.
Me lo fece vedere ed io annui, così organizziamo che quel pomeriggio ci saremo dovuti vedere a casa sua perché non c'erano i suoi genitori e quindi non ci rompevano, ma io speravo sempre che ci fosse un'altra ragione, perché in fondo non volevo credere che potevamo essere solo amici.
ALEX'S POV
Ci eravamo appena messi d'accordo sul fatto che ci saremmo dovuti vedere a casa mia, ma in verità la mia testa era ancora ferma a quando mi aveva preso la mano per poi toglierla velocemente, forse si vergognava.
Ma di cosa? Si vergognava di me? Beh però anche io ho fatto la stessa cosa, forse è stata una vendetta...
Comunque adesso devo andare a casa che oggi c'era solo questa lezione per fortuna.

Alex andò a casa sua, si lavò e cominciò a fare i compiti, ignaro ancora dicosa sarebbe successo quel pomeriggio, come Giorgio d'altronde che non sapeva ancora quanto lui gli poteva far male.

SPAZIO ME/IMPORTANTE
Non lo so ma credo di fare quasi tutti i titoli dei capitoli in Inglese se non è un problema ma non credo tanto alla fine del capitolo metto la traduzione.
Coooomunque pubblico dopodomani ^^.
Il titolo vuol dire: Il progetto
Ah e "solo amici" è anche una storia sulla Thebadnauts di gran lunga migliore a questa, infatti è un po' un riferimento a quel libro, sempre su Wattpad.
Quindi se volete leggerla la creatrice è FreakinIron, LEGGETELA È BELLISSIMA, anche se la odierete dopo aver letto il libro ma non dico altro.

Voglio solo te (e nessun' altro)*ԵհҽճαժղαմԵs*    [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora