Capitolo 5

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"I never believed in what i couldn't see, i never opened my heart to all the possibilities. I konw that something has changed . Never felt this way and right here tonight ihis could be the start of something new..."

(Start of something new, High School Musical)

(Sebastian)

{Circuito di Spa. Sabato 31 agosto, giorno di qualifiche}

Questa settimana la macchina funziona bene.

Le sensazioni quando montiamo in macchina io e Charles sono buone e ciò ci porta a fare una qualifica eccezionale.

Il mio compagno monegasco si prende la pole position dopo una qualifica meravigliosa e io mi accontento di un ottimo secondo posto davanti alle due Mercedes.

Dopo le qualifiche e la meritata doccia è il momento della conferenza stampa post qualifiche... e ci sarà anche Lewis.

Io e Charles arriviamo presto e ci mettiamo in attesa davanti alla porta. Io controllo il mio cellulare finché non sento dei passi e alzo lo sguardo notando subito Lewis.

Si avvicina a Charles e si congratula con lui per la pole position. Poi posa i suoi occhi sui miei e ci guardiamo per un tempo indefinito. Cavolo quanto mi manca parlare con lui, mi manca davvero tanto averlo al mio fianco.

Lo saluto con un cenno che lui cortesemente ricambia e poi veniamo richiamati nella sala e la conferenza ha inizio.

Alla fine della conferenza Lewis è subito andato via insieme ad Angela e neanche in questo caso sono riuscito in nessun modo a provare a parlarci. Sembra impossibile... lui continua a scappare e io non ne posso davvero più... entro la fine del week end devo assolutamente riuscirci oppure divento matto.

Quando io e Britta arriviamo in albergo decidiamo di prendere qualcosa al bar e prima di lasciarci ci mettiamo a parlare nella hall.

Ad un certo punto noto qualcuno di familiare entrare dalla porta e mi blocco.

Lewis e Angela sono qui. Lewis alloggia in questo albergo esattamente come me.

Lewis mi nota e si blocca sul posto quasi sofferente e con lo sguardo perso nel vuoto.

Decido che è il momento buono, adesso o mai più.

Senza pensarci troppo mi avvicino a lui e gli dico con una durezza e una convinzione che non è solitamente mia " Dobbiamo parlare, ti aspetto in camera mia dopo cena. La stanza è la numero 515."

Lui rimane un attimo interdetto ma subito risponde "Cosa ti fa pensare che io voglia parlare con te? Hai già detto tutto quel giorno con il tuo silenzio" lasciandomi un attimo di sasso. Capisco che ci sia rimasto male per il mio silenzio di quella volta ma sono quasi due mesi che cerco di parlargli invano.

Con un tono arrabbiato e stanco gli rispondo "Forse non sono stato chiaro: ti aspetto dopo cena. E non provare a scappare di nuovo come hai fatto in Ungheria, sono stanco di rincorrerti Hamilton" per poi girarmi e tornare da Britta e andarmene in camera.

È un tale testardo che mi fa innervosire e mi fa parlare in modi da me mai usati... e che sinceramente non avrei mai voluto usare... non con lui almeno.

Me ne vado in camera nervoso in attesa di Lewis... se non viene giuro che faccio un casino.

{Dopo cena, Stanza 515 di Sebastian Vettel}

Cammino avanti e indietro per la stanza nervoso. Pensavo di prepararmi un discorso ma non ci riesco. Non riesco a stare fermo e l'attesa del suo arrivo mi distrugge.

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