Capitolo 4

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—JACE'SPOV—
La mattina dopo mi svegliai prima di Jessica; avevo in mente di farle una colazione.
Mi alzai dal letto e mi girai a guardarla: la donna più bella al mondo. Mi avvicinai a lei e la fissai in tutta la sua bellezza con un sorriso di soddisfazione sul mio viso. Le andai ancora più vicino e le lasciai un bacio sulla fronte a seguito di una carezza: morbida, delicata, docile, tranquilla. Mi trasmette solo che felicità.

Mi affrettai a scendere e iniziai a preparare la colazione: decisi di fare dei pancakes. Tirai fuori gli ingredienti e cominciai a farli, facendo un casino con la farina già dall'inizio; sono uno che non mette mai bene le mani a posto.
Dopo una ventina di minuti riuscii a farne tanti e pi farcii con un po' di crema di nocciole, accompagnato ad un succo come bevanda.
Sentii dei passi provenienti dalle scale, decisi du nascondermi per farle una sorpresa.

JESSICA'SPOV—
Mi svegliai senza Jace. Non mi feci troppe domande a riguardo.
Presi il telefono e scesi per andare in cucina e già dalle scale sentii un odorino provenire dalla cucina. Mi affrettai a scendere e notai la tavola ben apparecchiata con dei pancakes farciti e un succo alla pesca, uno dei miei preferiti.
<<Piaciuta la sorpresa?>> Sobbalzai per lo spavento, <<Sì, a parte per lo spavento>> dissi in modo sarcastico. Gli scappò un risolino e mi lasciò un bacio sul collo e mi salii un brivido.

Il mistero che ci fu al suo interno si fece vivo da solo passo per passo.
La strada dietro la porta del suo cuore la sto percorrendo, ma siamo solo all'inizio di un'avventura esclusiva.

Finimmo in fretta la colazione e Jace andò a farsi una doccia. Ebbi abbastanza tempo per scrivere a Sara e farle sapere come stava andando.

—CHAT—
Io: Ciao! Devo raccontarti tanto
Sara: Vai!
Io: Ho incontrato Jace per caso e non scherzo
Sara: che invidia
Io: ...Già, comunque. Ho passato la notte da lui ed è andato tutto bene, però il pezzo forte non è questo
Sara: Che altro?

Iniziai a raccontarle tutto tramite dei messaggi vocali. A dire a la verità, ero al quanto preoccupata: Sara è una di quelle persone che se una persona ottiene qualcosa che in pochi o quasi nessuno ha, diventerà la persona più gelosa di sempre, anche se sei la sua migliore amica. La cosa positiva è che imparerà ad accettarlo col tempo.

Io: e quindi niente, questo.
Sara: Wow, che bello, sono contenta per te
Io: si, grazie mille, ci vediamo.

Non ci dovevo pensare a questa cosa, mi sarei rovinata l'intera vacanza: dovevo solo stare tranquilla.

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.
Siamo tutti capaci a nasconderci e a fingere, ma basta una scintilla che fa scoppiare un'incendio disastroso.

Andai in camera mia a cambiarmi; purtroppo non avevo altri cambi, quindi mi ero rimessa i vestiti del giorno prima.

<<Ho finito!>>, mi urlò dal bagno, <<mi sono lavato i capelli, se vuoi vieni ad asciugarmeli>>. Non esitai che andai subito in bagno.
Bussai prima di entrare e me lo ritrovai a petto nudo con solo l'asciugamano che avvolgeva la vita coprendo la sua intimità, e i capelli bagnati.
Sentii solo caldo e brividi su tutto il mio corpo; i miei occhi erano concentrati e persi sulla sua possanza.
<<Dai principessa... asciugami i capelli>>.
Presi l'asciugacapelli dal cassetto e iniziati ad asciugarglieli. Emettevo sorrisetti timidi, ero al quanto imbarazzata.

Made To Belong Together | Jace Norman *IN REVISIONE*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora