—JACE'SPOV—
Al contrario di Jessica, rimasi sveglio ancora un po' e nel mentre mia madre mi scrisse e mi chiese se tra tre giorni potesse pranzare da noi, per poi successivamente posare il telefono e addormentarmi.—JESSICA'SPOV—
Dopo essermi svegliata, lavata e cambiata, decisi di scrivere a Sara....—CHAT—
Io: Ciao, come va?
Sara: Bene...te?
Io: Bene dai, stamattina mi sono svegliata con male alla caviglia, ma nulla di che.
Sara: Ah ok.
Sara: Come va con Jace?
Io: Bene! Alla fine è rimasto a dormire da me dopo le prove, è stato molto bello vederlo provare!
Sara: Ok.
Io: Vabbè Sara senti... Ormai ho capito, però evita di continuare a comportarti così con me, grazie.
Sara: Ma cosa stai dicendo? Così come?
Io: Non fare l'ingenua, ti conosco.
Sara: Non so di che parli...
Io: Spero almeno che tu sia felice per me, lo desidero.
Sara: Certo che lo sono!
Io: Bene. Se tu lo fossi veramente non saresti gelosa di me.
Io: Vado, ciao.Le persone ingenue e disoneste sono le persone che odio di più: non puoi mentire sui fatti evidenti.
Stavo iniziando a preoccuparmi seriamente e anche tanto, non capivo il motivo di avere tutta questa gelosia nei miei confronti, o generalmente verso le persone in modo esagerato.
Non puoi sempre avere ciò che vuoi, te le devi guadagnare, o semplicemente avere fortuna, a questo punto...Le cose sudate, perché volute veramente, sono sempre le migliori.
Non lasciatevi scappare ciò che per voi è casa.<<Tutto bene amore?>>, mi chiese posando il telefono sul tavolo e avvicinandosi a me. Inizio a disegnare il mio volto quasi al culmine del pianto con la sua solita delicatezza innata. <<Ho scritto alla mia amica, il suo nome è Sara, e le ho fatto sapere che eravamo stati insieme finora e ha avuto sempre la sua solita reazione da ragazza gelosa e ingenua.>>, dissi leggermente scoraggiata, <<sono preoccupata sul fatto che possa andare fuori di testa, come ha sempre fatto, d'altronde... ma non con me, ed è questo il problema>>, finì.
<<So che ti chiederai: "Perché non la lasci stare?">>, ripresi sospirando. <<Beh... bella domanda. Sara è colei che vive di paranoie, sarebbe in grado di venire a lamentarsi con me perché non la calcolo. Onestamente non la voglio sentire, è insopportabile.>>Mai pretendere.
—SARA'SPOV—
Il mio cervello stava diventando un treno di emozioni, pensieri e rancore.
Non avevo molto da dire, Jessica non era affatto una persona da sottovalutare: è una ragazza molto intelligente, ma non sempre molto sveglia, o almeno così speravo.
La mia voglia di lui stava raggiungendo il sopravvento. Ogni giorno era sempre di più.
Non avrei mai pensato che mi sarei messa in una situazione del genere, una situazione dove volevo in quel momento ciò che mi meritavo: Jace.—CHAT—
Io: Hey.
Jessica: Hey, dimmi.
Sara: Domani ho il volo per gli Stati Uniti.—JESSICA'SPOV—
Ero rovinata. Anzi. Eravamo.
Speravo stesse scherzando, ma purtroppo era seria.
Questa ragazza stava diventando pazza. Chissà cosa sarà in grado di fare appena vede il suo amore "impossibile"...
Mi vennero i brividi solo a pensarci, e una sensazione di timore mi percorreva lungo il corpo.
Era la mia migliore amica. La mia fidata, colei che non avrebbe mai abbandonato, colei che ci sarebbe sempre stata per me.
Invece mi sbagliavo, o almeno, quando iniziava a provare una sensazione di gelosa verso gli altri.<<Ti vedo sconvolta>>. Mi notò Jace, fissando il vuoto, arricchendo la mia mente avvelenata di domande, pensieri, dubbi negativi.
<<Domani Sara prende l'aereo e viene qua>>. Mi guardò perplesso e preoccupato.
Sarò in grado di proteggerlo?Non far si che un individuo scombussoli ciò che provi per una persona. Fidati di chi ti sostiene.
L'imprevisto e il tradimento sono sempre dietro l'angolo.***
È brutto pensare che le persone più fidate, sono sempre quelle con cui chiuderai nei peggiori dei modi.Nonostante la compagnia, mi sentivo sola e non capita.
Potevo dire che Jace era l'amore della mia vita, ma come non. D'altronde, per me rimane sempre uno sconosciuto, fino a quando non l'avrei conosciuto meglio, e la paura che anche lui mi potesse abbandonare era elevata.Io sono colei che insegna la vita alle persone.
Certo... non mi ritenevo il vecchio saggio, però la maggior parte delle volte avevo sempre ragione.
Stavo cercando di insegnare a Sara come funzionasse la vita, come ci si deve comportare in certe situazioni.È brutto quando una persona non riesce a stare da solo perché si sente insoddisfatto.
La vita è anche solitudine, e la solitudine cresce.
***<<Ricordami il tuo compleanno>>, disse mentre addentava una fetta di pizza, <<9 marzo>>, gli risposi. <<In quei giorni ci sarà anche il Kids Choice Awards. Il sogno di una vita per me>> Continuai sognante.
Quell'evento è uno dei miei sogni nel cassetto; la me bambina impazzirebbe dalla gioia se io fossi lì.
<<Dato che oramai sei la mia principessa, a me non creerebbe nessun problema portarti con me>>. Mi si illuminarono gli occhi dalla gioia, quasi lucidi dal pianto. Mi comparve un sorriso che sembrava non fermarsi più. <<Davvero?>> chiesi incredula. <<Sì, certo.>> Lo ringraziai.Mi sentivo grata, e al quanto fortunata.
Mi sentivo completa all'interno della mia bolla vuota.
Il mio cuore saltellava, fornendomi gioia, e succedeva esclusivamente con Jace, e recitando in programma per ragazzi, riusciva sempre a farmi tornare bambina.
Questa gratitudine, però, si incrociava con le mie costanti paranoie e preoccupazioni.
Sara, perché?
Non la riconoscevo più.
Era tutto fuori controllo.
Lei era fuori controllo.
Solo lei sa da cosa realmente.
Era incredibile come una figura maschile potesse essere così fondamentale per le.
Come se qualcuno possedesse già quella cosa, ma se c'era Sara nei dintorni, quella cosa diventava automaticamente anche sua, e fino al quel momento ci avevo già fatto l'abitudine, nonostante tutti i rimproveri, ma non sarei mai andata a pensare che prima o poi sarebbe arrivato il mio turno.Viscida, malata, apatica.
Come puoi farmi questo?Mi stava distruggendo, ma credo che questa cosa so dilungherà per molto tempo, me lo sento.
[revisionata]
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Made To Belong Together | Jace Norman *IN REVISIONE*
Fiksi PenggemarAh...Che bella l'America. Un posto davvero magico, a parte per i difetti. Quell'aria hollywoodiana, quei palazzi enormi dove ti senti un nano a confronto, i carretti dei gelati, StarBucks e soprattutto le celeb americane. Posso chiamarla fortuna se...