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«Com'è andata poi ieri?» gli chiese Yixuan mentre, seduto su una panchina del parco, sorseggiava un tè freddo.
Prima di dirigersi allo skate park, si erano fermati a un café a prendere qualcosa da bere e, dato che il sole brillava alto nel cielo e la temperatura era piacevole, avevano deciso di gustarsi i propri drink all'esterno.

Yibo provava alcuni trucchi a pochi metri da lui, il suo caffè sulla panchina accanto all'amico.

«Tutto apposto. Ho cercato di rifare quella mossa che mi hai fatto vedere l'altra volta.»

«Quale dici? Quella che mentre giri il braccio vai giù?» chiese Yixuan.

«Si» confermò «È più difficile di quanto sembri, perché devi muovere il braccio da una parte ed il corpo nella direzione opposta, poi non hai tutto il tempo del mondo. È davvero veloce.»

«Guarda che sei tu che dicevi "è un gioco da ragazzi", mica io!» lo prese in giro Yixuan.

L'amico prese un altro sorso di tè, mentre lui si apprestava a fare un flip. Entrambi in silenzio, rilassati, che fingevano di non dover studiare una miriade di roba per l'università.

«Vado a fare qualche discesa» lo avvisò Yibo. Yixuan annuì e lo osservò allontanarsi sullo skate, poi afferrò la rivista che aveva comprato prima di incontrare l'amico e iniziò a sfogliarla.

Dopo che per l'intera settimana aveva sentito rimbalzare il nome "Xiao Zhan" a destra e a sinistra, pronunciato da chissà quante voci diverse, era diventato curioso. La gente ne elogiava la bellezza, alcuni la gentilezza e qualcuno addirittura l'aveva visto disegnare e ne aveva riconosciuto il talento. Ormai era diventato una sorta di celebrità, perciò aveva voluto sapere almeno che faccia avesse.

Sfogliò la rivista per ragazzine lentamente, fermandosi ora a leggere qualche riga di questo, ora di quest'altro articolo, sorpreso di vedere quali argomenti interessassero le ragazze di quei tempi. Si parlava di moda e trucco, ma anche di cinema, libri e serie tv, fino a qualche rubrica di posta del cuore con consigli d'amore che probabilmente né chi li dava né chi li leggeva avrebbero mai seguito.

Due pagine in cui si parlava del "ragazzo ideale" presentavano delle foto di quello che doveva essere Xiao Zhan. Era carino, doveva ammetterlo. Aveva gli occhi grandi, le labbra piccole ma carnose, l'espressione tenera. Capiva perché le ragazze erano impazzite per lui.

«Che stai leggendo?» Yibo gli si sedette accanto. Era tutto sudato e afferrò il proprio drink per berne una lunga sorsata.

Yixuan, che non si era accorto di lui finché non aveva proferito parola, gli lanciò un'occhiata, per poi mostrargli le pagine della rivista.

«Ah! Lo conosco!» esordì Yibo, vedendo le foto.

«Certo che lo conosci, cretino! È il tipo di cui tutti parlano all'università.»

«No, intendo che l'ho incontrato. Wow, è proprio fotogenico.» Yibo gli afferrò la rivista dalle mani e cominciò ad osservare le foto.

«Ma se ieri mi hai detto il contrario!» ribatté Yixuan.

Yibo alzò le spalle, bevendo un altro sorso di caffè. «È perché l'ho incontrato  mentre stavo provando nella sala da ballo di Belle Arti. Si è nascosto per un po' lì.»

Yixuan gli lanciò un'occhiataccia. Yibo lo ignorò e continuò a guardare le foto. «Mi stai prendendo in giro.»

«Per nulla» rispose, chiudendo la rivista e ridandola all'amico. «Mi ha detto che c'erano delle ragazze che lo stavano inseguendo e mi ha chiesto se poteva nascondersi lì per un po'. Gli ho detto di si, ma quando si è presentato, non avevo mica ricollegato il suo nome a quello che è sulla bocca di tutti.»

𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒊 𝒓𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒂𝒍 𝒔𝒐𝒓𝒓𝒊𝒔𝒐 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒏𝒈𝒆𝒍𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora