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Ringraziò mentalmente di essere stato graziato di riflessi brillanti, i quali gli permisero, se non a non far cadere il telefono, almeno ad afferrare la busta di pop corn e il bicchiere pieno fino all'orlo di bibita ghiacciata. Peccato che quest'ultima avesse deciso di doversi versare comunque, anche se in minima quantità, sulla maglietta di chi l'aveva comprata e la stava trasportando.

In quei secondi in cui la mente di si stabilizzava e realizzava cosa fosse successo, tirando un sospiro di sollievo per la catastrofe evitata, i suoi occhi si fissarono sul tessuto macchiato e ormai fradicio dell'indumento che indossava l'altro.

Fu in quel momento che riuscì a processare l'accaduto, affrettandosi a lasciar andare la presa e ad alzare lo sguardo. Sgranò gli occhi quando si rese conto di avere di fronte Xiao Zhan, anche se questo indossava un cappellino da pescatore, degli occhiali da sole ed una mascherina nera a coprirgli mezza faccia.

«Oh, ehi.» borbottò, sorpreso. Lo stato d'inquietudine, causato dal film, che lo aveva tormentato fino a poco prima magicamente dissolto.

Anche Xiao Zhan si rese conto un attimo in ritardo di chi fosse la persona con cui si era scontrato. La sua mente piena della sensazione di fastidio causata dal contatto delle dita di uno sconosciuto sulle proprie, le quali ora stringevano ciò che teneva in mano.

«Oh, Yibo.» Il fatto che, effettivamente, la persona che lo aveva toccato non era uno sconosciuto diminuì leggermente il fastidio, ma non lo fece scomparire del tutto. Cercò di non pensarci.

«Menomale non è caduto niente. Ma la maglietta si è macchiata.» gli fece notare l'altro.

Zhan sgranò gli occhi e si osservò la maglietta. Ovviamente c'era una macchia di coca cola nell'are subito sotto la cassa toracica. Avendo entrambe le mani occupate, non è che potesse fare molto. Proprio mentre stava alzando le spalle, l'altro lo interruppe.

«Ho un'idea» sorrise, poi lo sorpassò ed entrò nel negozietto dedicato ai fandom a pochi passi da dove si trovavano.

Xiao Zhan lo osservò confuso, ma, dato che aveva ancora in mano il cibo, non poteva entrare. Lo seguì con lo sguardo finché non scomparve all'interno e si andò a sedere ad uno dei tavolini che si trovavano di lato. Finalmente con le mani libere, poté afferrare un fazzoletto e tamponare dove la bibita aveva versato.

Oltre che asciugarla il più possibile, non poteva fare altro, e dopo alcuni minuti di tentativi falliti, si ritrovò con il tessuto ancora macchiato, un fazzoletto sporco e le dita appiccicose di coca cola.

Si alzò e si diresse verso il cestino per gettare il fazzoletto. Quando si voltò per tornare al suo posto, quasi non rischiò di scontrarsi nuovamente con Yibo, che lo aveva raggiunto.

«Che stai facendo?» gli chiese.

Yibo teneva le mani all'altezza delle proprie spalle, ognuna che stringeva una gruccia con appesa una maglietta. «Mo dao zu shi o Death note?» gli chiese.

Xiao Zhan lo osservò confuso. «Che cosa-»

«Scegli. Mo dao zu shi o Death note?» ripeté, alzando prima un braccio, poi l'altro.

Zhan continuava a non capire. «Ma-»

«Tu scegli e basta.» lo zittì l'altro.

I due si fissarono negli occhi per un po', in silenzio, l'uno in attesa di una risposta e l'altro interrogativo. Alla fine Zhan sospirò e guardò le magliette, dato che si rese conto che non avrebbe avuto una risposta o una spiegazione ai suoi dubbi: ovvero cosa stesse succedendo.

Guardò prima una maglietta e poi l'altra. Non era fan di nessuno dei due, anche se ne aveva sentito parlare, ovviamente. La prima era bianca e riportava i disegni di due ragazzi in abiti antichi, l'uno vestito di rosso e nero, mentre l'altro avvolto da una veste candida e una fascia azzurra sulla fronte. L'altra era nera ed il disegno di un ragazzo dai capelli chiari con in mano un libriccino nero su cui era inciso 'Death Note' in grafia gotica spiccata sullo sfondo, dove un mostro teneva in mano una mela e un altro ragazzo, con le occhiaie evidenti, stava accucciato davanti al computer.

𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒊 𝒓𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒂𝒍 𝒔𝒐𝒓𝒓𝒊𝒔𝒐 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒏𝒈𝒆𝒍𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora