"Allora come me lo spieghi questo eh?" sussurrai sulle sue labbraLe gambe mi stanno cedendo, mi sento il cuore in gola e potrei svenire da un momento all'altro. Se solo mi avvicinassi di più le nostre labbra si unirebbero, è questo quello che voglio? Con un bacio potrei rompere in mille pezzi il rapporto che avevo creato, lui potrebbe non parlarmi mai più o addirittura odiarmi. Ma ho visto come si è comportato ieri e so per certo che quella era pura gelosia, però perché ho la costante paura che lui mi possa rifiutare?
Vedo la mia mano muoversi da sola verso il suo viso, gli accarezzo la guancia e lui chiude gli occhi, come se con quel gesto fossi riuscito a togliere tutta la rabbia. Questo mi da la spinta, io vogl-"KATSUKI SONO A CASA!!"
Quella voce ruppe la bolla che si era appena creata. Bakugou si allontanò da me in un battibaleno e io dovetti tenermi al divano per non cadere.
Lei si avvicinò mentre cercava qualcosa nella borsa"Sono già a casa perché Misa mi ha detto che per oggi non aveva bisogno di me....Oh" disse spostando lo sguardo dalla borsa a noi
"Ho interrotto qualcosa...?" disse sussurrando
"Non hai interrotto proprio niente, Kirishima se ne stava andando vero?" rispose Bakugou con freddezza
Aveva gli occhi puntati sui miei e si capiva benissimo cosa stesse cercando di dirmi: "Vattene"
Sentì un dolore al petto che mi fece mancare il respiro per qualche secondo"S-Si stavo per u-uscire, buona giornata" dissi velocemente balbettando
Corsi ad aprire la porta e l'aria fredda colpì il mio viso ancora accaldato. Mi incamminai verso casa e non mi accorsi neanche di stare piangendo.
Mi ero illuso, credevo che forse nel suo piccolo lui provasse qualcosa, invece l'ho solamente disgustato. Le giornate a casa sua, le sfide, le risate, la sua testa sulle mie gambe, ho frainteso tutto. Eravamo solo amici, anzi per lui non eravamo neanche quello. Niente. Eravamo il nulla.Arrivato davanti alla porta di casa scoppiai in un pianto liberatorio mentre tiravo pugni al muro. La porta si aprì di scatto e vidi mia madre
"Eiji che fai qui fuori? Entra e spiegami cosa è successo" disse preoccupata
Mi sedetti sul divano e decisi di raccontarle tutto. Di come mi sono imbambolato a guardarlo il primo giorno di scuola, di come ho cercato di avvicinarlo facendo anche lo stupido, di come ci guardiamo, dei pomeriggi passati insieme. Alla fine del mio discorso lei si avvicinò e mi asciugò le lacrime
"Va tutto bene Eiji non piangere più. Figlio mio da come ho capito ti sei scelto un ragazzo con un bel caratteraccio eh? Da quello che mi hai raccontato, secondo me è molto confuso. Lui conosce l'amore? Si è mai innamorato? Forse prova diverse emozioni e non sa come esprimerle, ancora devi conoscerlo meglio. Prenditi la sua fiducia, fagli capire che tu vuoi aiutarlo e che non c'è nulla di male a stringere amicizie e anche qualcosa di più"
"Ma come faccio? Da oggi mi odierà a morte" dissi guardando a terra
"Stagli accanto per fargli capire che anche dopo quello che è successo tu ci sarai sempre, ma allo stesso tempo provocalo. Sei un ragazzo virile, bello, hai un sorriso mozzafiato! Fagli vedere cosa si sta perdendo e più farai così più lo manderai in confusione finché lui dovrà fare i conti con i suoi sentimenti"
"Sei sicura che funzionerà? E se non gli piacessi? E se non gli piacessero i ragazzi in generale?"
Lei si mise a ridere e poi mi prese il volto con le mani
"Oh Eijiro che gli piaci tu è sicuro" rispose facendomi l'occhiolino
Andai in camera mia con mille dubbi per la testa. Pensai a quando l'avrei dovuto rivedere, riuscirò a parlargli facendo finta di niente? Riuscirò a non guardare quelle sue splendide labbra?
La vibrazione del cellulare mi distolse dai miei pensieriMina:
Eiji sono felice che ieri ci siamo chiariti, ti va di vederci?*flashback*
Bakugou mi ha appena sbattuto la porta in faccia, sento i miei occhi bagnarsi. Veramente è appena andato via?
"Eiji mi dispiace per Bakugou, ma dovevi aspettartelo. Dai su andiamo in camerino" disse Mina prendendomi per il braccio
"Mina la colpa è anche tua! Prima mi insulti dicendo che sono il suo schiavo e poi ti comporti in quel modo" dissi puntandole un dito contro
"Eijiro per favore calmati e andiamo a parlare seriamente" mi prese per mano e mi trascinò dentro quelle quattro mura davanti a tutti i nostri compagni
"Mi dispiace di aver detto quelle cose ma è soltanto la verità. Lo sai quanto io ti...voglia bene e non permetterò a nessuno di ferirti" disse mentre mi accarezzava la guancia
Cercai di fare profondi respiri per calmarmi
"Tu non sai niente del rapporto che c'è fra me e Bakugou,non hai il diritto di giudicare. Lo sai che per me sei come una sorella quindi non voglio litigare con te"
A quelle parole vidi i suoi occhi spegnersi ma allo stesso tempo sorrideva
"Si certo, anche per me sei proprio come un fratello....per questo non voglio che tu soffra" rispose abbracciandomi
"Lo so ma non ti preoccupare, so badare a me stesso e Bakugou per me è molto importante"
"Avete legato molto eh? Non ti avevo mai visto così preso da qualcuno" disse staccandosi da me e guardandomi negli occhi
"Si, ok ora possiamo uscire? Si sta veramente stretti qua dentro" dissi ridendo un po' istericamente
Mina era troppo vicina per i miei gusti, che Baku avesse ragione? No impossibile ha appena detto che sono un fratello per lei
*fine flashback*
Io:
Si certo, avrei bisogno della mia migliore amica adessoMina:
ArrivoDopo pochi minuti mi disse di scendere, come sempre ci sedemmo nel portico. Mi guardo e subito capì
"Kiri hai pianto? Perché?!" mi disse preoccupata
"Sai quella cotta di cui ti ho parlato no? Beh mi sta dando un po' di problemi" dissi imbarazzato
"Stai addirittura piangendo per questa persona? Ma chi è che la vado a prendere per i capelli? Io non ti farei mai piangere" disse stranamente agitata
"Ehi ehi calmati, so per certo che le cose si aggiusteranno"
"Non vuoi dirmi ancora chi è vero? Non ti fidi di me?" chiese sbuffando
"È più complicato di quanto pensi..."
Chiusi gli occhi e lo vidi.
Bakugou farò di tutto per conquistarti stanne certo.
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Red Hair - Kiribaku\Bakushima
Teen FictionKatsuki Bakugou non è il solito ragazzo popolare e pieno di amici, anzi il contrario. Sta sempre per le sue ed è solo, ma per sua scelta, non ha bisogno di nessuno accanto e non crede né nell'amicizia né nell'amore. Ha un solo obbiettivo, diventare...