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LUNEDI' 5 OTTOBRE. ORE 8:02

Elia era insieme ai ragazzi, e come ogni mattina aspettavano che suonasse la campanella per entrare in classe.  La scuola era iniziata da nemmeno un mese e già ne risentivano; mancava loro la sensazione di relax. Sospiravano tutti e quattro al pensiero che, poche settimane dietro erano in vacanza, ognuno con le proprie famiglie, anche se non tutti erano stati per  al mare.

Giovanni la sua estate la passò fra le feste in paese a tenere per mano Eva, presentandola alla sua famiglia lì in Sardegna, e facendole conoscere il posto che lo aveva visto crescere da bambino nei periodi estivi. Martino era partito per Amsterdam insieme a Niccolò, entrambi avevano programmato quella vacanza due settimane prima che finisse la scuola, partendo dopo gli esami di Nicco. Luca, invece, aveva solo passato una vacanza di una settimana a Malta insieme a Silvia, e poi era ritornato a Roma. 
Mentre Elia aveva passato le giornate estive a lavoro con lo zio in officina, e qualche bevuta al solito baretto con il cugino di appena sedici anni. 

Qualche volta, di Domenica, o di sabato pomeriggio, si dirigeva ad Ostia col treno, insieme ad una ragazza che aveva conosciuto ad una piccola festicciola in piazza, organizzata dai ragazzi che non potevano permettersi quelle vacanze che sognavano ogni volta, quando l'estate era alle porte.

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VENERDI' 27 GIUGNO 2019, ORE 22:08

" Allora stasera festicciola in piazza zì' sei solo? " Giovanni si massaggiava il lobo dell'orecchio, sorridendo come era solito fare prendendo in giro l'amico benevolmente. Elia era abituato tanto da non farci più caso! Sorrideva e scuoteva la testa, e Gio capiva che non avrebbe ricevuto risposta.

" Credo che venga Luchino.. voi come la state passando? " Chiese Elia al riccio che aspettava che Eva fosse pronta per uscire a fare una passeggiata.

" Dai frate! Fagliela prendere un po' de fregna a quel poraccio de Luchì. " 
La rossa spuntò dietro il fidanzato, tirando appena i suoi capelli e guardandolo severamente per quello che aveva detto. Sapeva che fra il biondo e la sua migliore amica stesse nascendo qualcosa! Giovanni le lanciò un'occhiata confusa mente il moro rideva dall'altra parte dello schermo.

" Fai comportare bene Luchino. " Eva si rivolse ad Elia che alzò le mani, annuendo.

..

Elia si trovava seduto su uno dei  tre gradini della piazza dove al centro si trovava un chiosco pieno di ragazzi della sua età, e anche meno. Indossava una maglia bianca e dei jeans, insieme alle inseparabili converse, mentre beveva la seconda birra della serata.

A pochi passi da lui, sicuramente c'era un ragazzo che aveva con se' una di quelle casse bluetooth che si collegava tramite il cellulare, che sparava a tutto volume canzoni trap di qualche ragazzo del quartiere di Roma che si era fatto conoscere per il suo essere di strada. Al moro non piaceva questo genere tanto da farlo impazzire, diversamente da Giovanni invece, lui non riusciva a vivere senza queste frasi che riteneva simili, solo dette da voci diverse!

Il telefono gli vibrò fra le mani, facendo distogliere lo sguardo concentrato su un gruppetto di ragazze, osservò di chi si trattasse e lesse il nome di Luca:

Luchino: Zì stasera salto, Silvia è qui da me.. facciamo qualche altra sera?

Elia visualizzò il messaggio senza dare alcuna risposta all'amico, tornando con lo sguardo sul gruppetto di ragazze. Notò che anche una del gruppo lo stesse osservando: il moro bevve un sorso dalla bottiglia e tenne lo sguardo incollato alla ragazza. 
Quella sera si sentiva che non avrebbe passato la nottata in bianco, e, che una scopata di tanto in tanto, occasionale, ci stava. Alla fine ciò che pensava era: era un adolescente, ed era giusto che facesse le sue esperienze, non stava facendo del male a nessuno!

La ragazza toccò il braccio della sua amica, sussurrandole qualcosa all'orecchio; quest'ultima si girò verso la direzione di Elia, e poi tornò a guardare l'amica negli occhi. Elia riuscii a leggere il labiale della bionda dai capelli ricci, dire: " sei sicura? ", e la ragazza annuendo si morse il labbro inferiore, allontanandosi.

Elia mantenne gli occhi sul corpo minuto della ragazza che, con un leggero imbarazzo leggibile sul suo volto, si avvicinava. Cercava di muoversi lentamente, come se non fosse più sicura del passo che aveva scelto di fare verso un ragazzo sconosciuto, seduto sugli scalini, da solo a bere una birra.
Quando fu vicina a lui, gli si sedette accanto, guardando, anche lei, il gruppo delle sue amiche che sghignazzavano e ridevano della presa di coraggio che aveva avuto quest'ultima!

" Sei qui da solo? " Gli domandò lei, osservandolo per rompere il silenzio.

Il moro scosse la testa e ricambiò lo sguardo della ragazza. 
" Teoricamente sono da solo, praticamente no! Mio cugino di 16 anni è lì infondo a fumare il suo terzo spinello con i suoi amici, mentre il mio di amico mi ha accannato per la sua ragazza. " Sorrise e fece una pausa di pochi secondi, prima di distogliere lo sguardo: " .. e tu? "

" Sono con le mie amiche. " indicò il gruppetto. " Comunque, io sono Cecilia.. " 
Allungò la sua mano verso Elia. Quest'ultimo osservò le unghie sistemate e gli anelli alle dita di Cecilia, poi la strinse. 

" Io sono Elia. "

ORE 24:09

Elia e Cecilia avevano passato due ore a parlare e conoscersi, chiedendo l'uno informazioni sull'altra. Lei era di Milano, ma nata a Genova. 
Si erano diretti al parco abbandonato che aveva conosciuto grazie a Martino, raccontandogli della volta in cui andò lì per incontrare Filippo e chiedergli come poteva capire se lui fosse gay davvero, o magari era solo attratto da Niccolò.

" Una Roma da scoprire! " Esclamò Cecilia, sorridendo ed intrecciando le dita a quelle di Elia, che ricambiò, stringendola appena al suo corpo, indeciso se posarle il braccio attorno alle spalle, quel gesto che la ragazza aspettava. 

Elia si fermò dopo essere entrati in una strana struttura di cui non capiva in che modo potesse essere utile al divertimento. Si concentrò sulla ragazza che adesso era di fronte a lui, prese il suo viso con entrambe le mani, iniziando a baciarla. Lei lo strinse dai fianchi e sorrise, mordendo il labbro inferiore del moro.

" Hai delle belle labbra Elì.. " Sussurrò. 

Era strano come le persone si lasciassero andare alla prima notte, alla prima volta, con una persona conosciuta poche ore prima. Erano giovani, pronti a sbagliare e rischiare!

Cecilia iniziò a sbottonare la sua camicetta gialla dalla stoffa leggera, rivelando il reggiseno bianco, senza vergognarsi e sicura dei gesti che aveva deciso di fare con quel ragazzo che gli piaceva tremendamente tanto. Elia fece lo stesso, togliendo la sua maglia e poi sbottonando i jeans. La serata finì con loro due a fare l'amore dentro quella giostra strana, con la brezza estiva, ed i brividi alla pelle che non sentiva quasi mai.

Accompagnò Cecilia nelle prime ore del giorno. 
I due si frequentarono per i due mesi estivi, troncando la relazione nei primi giorni di settembre, prima dell'inizio della scuola, ed il giorno prima della partenza della ragazza.

Rimase solo un bel ricordo di quell'estate.





Spazio autrice:

Ecco a voi il capitolo, vi sta piacendo questa storia? Sono parecchio insicura e boh, ogni volta che faccio qualcosa temo sempre che non venga bene.
Scusate gli eventuali errori grammaticali.

Aggiornerò ogni mercoledì o domenica
In base a come sono messa io.

Fatemi sapere, un bacio!❤




SKAM ITALIA - ELIA SANTINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora