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MERCOLEDÌ 20 OTTOBRE, ORE 18:30.

Federico.

Aveva ricevuto un messaggio dalla sua ex e questo lasciò Federico sorpreso. 

Alice: Ti devo parlare Fede. Riesci a raggiungermi a casa mia? 

Non rispose. Salì direttamente in auto e raggiunse casa della mora. I suoi pensieri erano concentrati su ciò che doveva preparare per gli esami di maturità, con argomenti diversi da quelli portati l'anno prima che lo avevano portato a ripetere l'anno. Non si era impegnato particolarmente, e ne era consapevole. 

I suoi genitori dopo questo dispiacere ricevuto dall'unico figlio che avevano avuto, a cui avevano dedicato la loro carriera, e la loro adolescenza, lo avevano quasi costretto a lavorare come stagista nella loro impresa, impedendogli di partire per le vacanze in Spagna di cui aveva parlato con Edoardo per l'intero anno. Si era promesso di impegnarsi per questo; di non deludere le aspettative di nessuno, tanto meno quelle dei suoi genitori! 

Arrivò sotto casa di Alice ed afferrò il cellulare per rispondere al suo messaggio. Faceva sempre così quando dovevano incontrarsi quando stavano insieme: lui arrivava e poi rispondeva. Non amava far attendere, o farsi attendere. Era sempre stato un ragazzo dalle vie facili, è questo è stato uno dei motivi che lo hanno reso sicuro di sé. Nessun no ricevuto se non per cose basilari a cui non prestava importanza. 

Federico: sono sotto casa tua.. salgo io o scendi tu? 

Alice: Sali tu! I miei non sono a casa..

Una risata scappò dalle sue labbra: facevano così nei pomeriggi estivi quando Alice aveva casa libera. E' strano quanti sorrisi, quante risate, quanti momenti pieni di tristezza, rabbia, confusione, possano esserci nei ricordi di una persona. Basta un semplice messaggio, un posto, od una distrazione, a far affiorare tutto ciò.

Scese dall'auto e lasciò che la chiusura automatica si attivasse. Trovò il portone già aperto e si diresse a passo spedito verso il piano in cui abitava Alice. 

VENERDI' 3 GIUGNO, ORE 22:39.

Federico era annoiato dalle chiacchiere dei commensali a tavola, tra cui i suoi genitori, ed i suoi due più cari amici seduti di fronte, con accanto la loro figlia silenziosa. 

Allungò il braccio e lo stese lungo il bordo della sedia libera accanto a lui, in cui appoggiò anche la gamba, rialzandola. Era costretto ad essere sempre presente per la sua famiglia a quelle cene in cui si parlava sempre e soltanto della crescita economica settimana, quella annuale passata, e quella annuale che si concluderà, e della prossima che ci sarà. Si chiedeva come non si annoiassero a prendere sempre gli stessi discorsi, senza mai concentrarsi in qualcosa di più interessante, qualcosa che non riguardasse il lavoro: tipo la fidanzata di Fabrizio, Carla, che era in dolce attesa ma cercava di nasconderlo, o del fatto che mancasse il marito di Maria da diverse sere, oppure della pessima cera di Marco, aveva due occhiaie che contornavano il suo viso, un po' come quelle di chi non dorme da diverso tempo, e passa le nottate fra tazze di caffé e pacchetti di sigarette, lasciati poi sparsi per tutta la scrivania ed il posacenere pieno di mozziconi.

Si chiedeva se da adulto, fra pochi anni, si sarebbe ridotto come qualcuno che stava seduto in questo tavolo, a parlare di lavoro, mentre tutto ciò che circondava la sua vita restava un tabù da non affrontare, da evitare a tutti i costi! 

" Quindi, Federico.. " La voce di Maria catturò l'attenzione del ragazzo, che alzò di poco gli occhi, aspettando che la donna parlasse: " A quando gli esami dell'ultimo anno? "

SKAM ITALIA - ELIA SANTINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora