3.3 ( PARTE 2)

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SABATO 9 OTTOBRE, ORE 20:59.

" Sicura che non finisci in punizione? " Domandò Elia ad Alice che stava per addentare il suo pezzo di pizza che divideva col moro.

Masticò ed ingoiò prima di rispondere:
" Ho detto a mia madre che non mi sentivo di stare con loro nelle cene in cui io non c'entravo niente, e che non mi andava di vedere Federico. " 

Il ragazzo annuì distogliendo lo sguardo da lei, prendendo la sua bottiglia di birra per bere un sorso. Guardò la luce dei lampioni sul terrazzo e si chiese il perché aveva sempre ignorato salire sul tetto del suo palazzo e stare in quella pace e silenzio assoluto. Un leggero venticello tirava facendo svolazzare i capelli di entrambi, e facendo scambiare ai due dei sguardi e sorrisi timidi in attimi di silenzio. Ci vuole poco ad innamorarsi di qualcuno, no? 
Era la domanda che Elia si stava ponendo in quell'istante mentre Alice finiva la sua pizza. Si sentiva uno stupido, lui che l'amore lo aveva sempre tenuto lontano!

" Come hai conosciuto Canegallo?" Domandò il moro, interessato a sapere se fra i due c'era ancora qualcosa. Gli occhi di Alice divennero cupi, pieni di una tristezza improvvisa. Aveva sbagliato a farle quella domanda?  Alice posò il pezzo di pizza dentro il cartone, giusto il tempo per permettere ad Elia di dirle: " Se non vuoi parlarne.. cioè.. forse sono stato invadente.. " 

Il moro passò una mano fra i capelli, nervoso.

La ragazza scosse la testa. 
" Non preoccuparti! Io e Fede ci siamo conosciuti ad una di queste cene, è il figlio di un amico di mio padre. Una sera abbiamo parlato, si è ricordato che andassi nella sua stessa scuola, abbiamo passato 2 mesi estivi ad essere la coppia più bella secondo i nostri genitori, e poi tutto è finito. " Scrollò le spalle e guardò Elia, che la fissava di già.

Poi tornò di nuovo silenzio fra i due.

Anche Alice, come Elia, in questi ultimi giorni si chiedeva come fosse possibile avere qualcuno in testa come un chiodo fisso. Nemmeno con Federico era così. Ogni volta che guardava Elia pensava che fosse diverso. 
Ed, effettivamente, lo era davvero diverso.

" Vuoi l'ultimo pezzo? " Disse Elia indicando l'ultimo trancio di pizza.

Alice sorrise e scosse la testa, mentre il ragazzo iniziò a mangiare.

ORE 23:49.


La cosa più strana che può succedere fra due persone è il trovarsi a non aversi nulla da dire, ad iniziare a raccontarsi storie così assurde, che a tratti possono nascondere bugie solo per farsi vedere forti, o belli, da chi ci ascolta. Ci si ritrova a parlare, a sentire la gola irritata per le tante parole e le tante risa, ed era quello che stava succedendo ai due ragazzi, con scambi di sguardi dopo le tante cose raccontate.

" Un giorno.. " Alice tossì appena. ".. metterò una tenda su questo tetto.. " Poi guardò verso il cielo e sorrise: " Sai, ho sempre sognato di dormire sotto le stelle! "

Elia sorrise mentre un pensiero balenava nella sua testa: magari avrebbe avverato il suo piccolo sogno, sorprenderla.

" Tu, cosa vorresti fare un giorno? Una cosa che non hai mai fatto, e Luchino non vale! " Puntualizzò, puntando il dito contro di lui che alzò le mani in segno di resa.

" Zì, me stavi a sgama', cazzo! " Esclamò divertito. " Beh.. fare sesso al parco fatto, rubare fatto, fumare fatto anche, forse.. fare qualcosa per qualcuno che non sono io. " La voce di Elia aveva assunto un tono con un pizzico di imbarazzo. Perché riusciva ad essere così con lei? 

La mora stava giocando con i lacci delle scarpe con le gambe incrociate, e le ginocchia che si sfioravano con quelle di lui, di tanto in tanto. Rimase in silenzio per quella risposta inaspettata, piena di sincerità ed insicurezza.

" Ti va di vedere un film? " Chiese Elia, cambiando discorso non riuscendo a sopportare il peso della sua frase, pentendosi di averla detta.

Alice annuì. " Vieni da me visto che siamo nel mio palazzo. " 

Iniziarono a ridere.
Anche se non era l'ora perfetta per la visione di un film, la voglia di sentire il moro accanto a se, Alice avrebbe sopportato anche il peso delle sue palpebre pesanti per il sonno che iniziava a farsi sentire!

ORE 24:26.

Le labbra di Alice sfioravano quelle di Elia, mentre erano stesi sul letto di quest'ultima, abbracciati. Le mani del moro sui fianchi di lei, e le mani di lei sul viso di lui. Gli occhi socchiusi ed i respiri così lenti che sembravano carezze sulla loro pelle.

Non si aspettavano di finire così!

Avevano deciso di vedere un cartone animato della Disney sotto le coperte. Elia si era seduto ai piedi del letto con lei accanto, indecisi se stendersi. Erano due sconosciuti ancora. Poi la mano di Alice che aveva sfiorato quella del ragazzo, intrecciandone le dita, con un sorriso sulle labbra quando lui stava facendo lo stesso, accarezzando le sue nocche.

Poi la sensazione di non perdere quel momento; Alice si spostò su Elia, lo guardò negli occhi per un paio di minuti, poi si decise a baciarlo. 

" Resti qui a dormire? "

" Posso restare? "

" Tutte le volte che vuoi.. " 

" Sempre. Se le mie serate devono finire così, sempre.. " 

Alice passò le dita fra i capelli di Elia e poi riprese a baciarlo.
Infondo non c'era niente di male in quei baci in una stanza piena di foto e vecchi peluche, di libri sparsi, e di qualche maglietta sparsa un po' ovunque: sulla sedia, sulla scrivania coprendo i fogli ed i quaderni, una penna sotto la televisione, ed un profumo di vaniglia che accarezzava le narici di Elia.



Spazio autrice:

Si sono baciati eh 🤭 chissà che succederà dal prossimo capitolo in poi!
A mercoledì col prossimo aggiornamento ❤

SKAM ITALIA - ELIA SANTINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora