Matter of looks ― VKOOK

𝘀𝗲𝘃𝗲𝗻 ― envy

Cambio del punto di vista:
Jimin's pov
Tutto quel momento mi parve surreale.
Se qualcuno mi avesse detto che sarei stato vicino allo scopare con Min Yoongi, tra l'altro nel bagno di uno dei miei migliori amici, sicuramente gli avrei riso in faccia.
Seokjin stava ancora dietro la porta a bussare.
Appena sbloccai la serratura e l'aprii, subito mi arrivò un pugno sulla spalla, Seokjin mi guardò malissimo.
Come biasimarlo, gli avevo detto che mi ero masturbato nel suo bagno, una mezza verità.
Nel mentre Hoseok, un po' confuso, si guardò attorno.

«Sai dov'è Yoongi?»
Chiese quest'ultimo subito dopo, rimasi congelato sul posto, come avrei dovuto dirglielo?
"Eh... sai... io e il tuo fidanzato ci stavamo divertendo in bagno, ma poi tu e Seokjin ci avete interrotti."
Sicuramente non così.

«Non ne ho idea Hobie.»
Assottigliò lo sguardo fissandomi, sudai freddo.
Poi si voltò.

«Mh va bene.»
Se ne andò via, tirai un sospiro di sollievo, ma Seokjin mi diede un altro pugno, che non capii.

«Coglioni, stavate per farvi scoprire.»
Stavolta mi guardò in cagnesco.

«Tu-»
Mi zittì nuovamente.

«Ed è meglio che ti presti un po' di cipria per... quello.»
Fissò una parte in particolare del mio collo, spalancai gli occhi.
Stavo per aprire bocca, mi ma precedette.

«Ovviamente sono deluso da tutti e due, non avreste dovuto, avete mancato di rispetto a voi stessi, ma maggiormente ad Hoseok, sai che non se lo merita.»
Non degnandomi del suo sguardo, entrò in bagno trascinandomi con lui.

«Ora puoi uscire.»
Seokjin aprì la tenda della vasca da bagno, dove Yoongi si era nascosto nel mentre.

«Io-»
Anche quest'ultimo venne bloccato dall'infuriato Seokjin.

«Siete fortunati se stavolta non dico niente ad Hoseok, però mi avete deluso ragazzi, vi ho cresciuto come se foste figli miei, mi sento come se mi aveste voltato le spalle.»
Fece una breve pausa e cercò di trattenere i singhiozzi, ma non ci riuscì, lo abbracciai d'istinto, ma lui mi respinse, consegnandomi cipria, terra ed altri trucchi tra le mani.

«Jin...»
Sussurrai vedendolo piangere, mi aveva cresciuto come se fosse davvero mia madre, dopo che la mia biologica venne a mancare, non riuscivo a vederlo in questo stato, mi sentivo malissimo.
Non degnandoci di un altro sguardo, si girò di schiena ed uscì da lì, avevamo toccato il limite.
Ormai l'aura di un silenzio molto pesante regnava tra le quattro mura di quel gelido cubicolo, Yoongi stava ancora dietro di me senza fiatare, posizionò una mano sulla mia spalla, però mi ritrassi, tirandogli uno schiaffo in pieno volto.

«Non parlarmi mai più, hai perso la mia stima.»
Iniziai anch'io a piangere, uscendo frettolosamente da quella stanza che, anche se era passato brevissimo tempo, mi riportava in mentre dei ricordi scandalosi.
Avevo lasciato lì in bagno i prodotti che mi aveva consegnato Seokjin pochi minuti prima, non aveva senso coprire un marchio che non volevo, mi sarei solo preso in giro da solo.
Uscii velocemente dalla casa della persona che avevo deluso, ed iniziai a camminare, a passo veloce, senza meta.
Fin quando non mi trovai davanti un ponte, che sovrastava una grande distesa d'acqua.
Con gli occhi ancora arrossati dal pianto, deglutii frustrato e mi avvicinai al bordo, toccando la ringhiera di ferro con le mani, un brivido mi percorse, causato dall'improvviso contatto con il freddo materiale.
Non avevo intenzione di buttarmi e nulla di tutto ciò, ma ero stanco, non ce la facevo più, la mia vita peggiorava giorno dopo giorno.
Chiusi gli occhi abbandonandomi alla circostanza della situazione, pochi secondi dopo avvertii un rumore ed un forte dolore, non capii più nulla, la testa girava, vedevo delle ombre nere intorno a me che si avvicinavano, non capii neanche di essere caduto al suolo, ma chiusi gli occhi perennemente arrossati facendo scendere una lacrima da essi.