So che hai paura

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A: non ci siamo ancora presentati... piacere Alex

G: G-Giorgio

A: capisco che hai paura, ma tranquillo, non devi avere paura di me, ti sto aiutando

G: g-grazie

A: vieni ad ordinare

G: a-arrivo

A: per me un gelato alla stracciatella...tu che prendi Giorgio?

G: p-pistacchio, g-grazie.

A: ci sediamo in quel tavolo

*si vanno a sedere*

A: appena finiamo se vuoi possiamo andare al parco e parliamo un po'

G: c-come vuoi

*mangiano e vanno al parco*

A: è difficile vero??

G: c-cosa?

A: stare in questo modo, è difficile...e ti posso capire.

G: a-anche tu vieni bullizzato??

A: venivo...alle medie. Sono stato forte, e nessuno mi ha più bullizzato

G: c-che fortuna

A: sono le 13... vado a casa a mangiare. *strappa un foglio e scrive il suo numero* Chiamami quando hai bisogno di una mano.

G: ok g-grazie

*si salutano e vanno a casa*

A: *pensa* povero, non ha forze quel ragazzino. Cosa cucino adesso?? Pasta...al pesto. Buonaaa

*A casa di Giorgio*

Mamma di Giorgio: Amore com'è andata oggi la giornata??

G: Bene, come sempre mamma

Mamma di Giorgio: sono contenta amore

G: *pensa* se glielo dicessi sicuramente andrebbe a parlare con qualcuno e mi prenderanno in giro perchè non riesco a difendermi da solo...ma in realtà è la verita.

*Giorgio mangia e si va a chiudere in camera a studiare*

La sera:

G: mi metto a leggere un po'. *Gli arriva un messaggio sul telefono*  Alex? Vediamo che vuole

A: So che hai paura di me. Ma tranquillo ti posso capire. Domani alle 16 al parco. Infondo siamo amici no?


G: Si ma io in realtà dovrei studiare domani


A: Studi la mattina...Dai vieni


G: Va bene, a domani allora

Il giorno dopo al parco...




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