Hermione si sistemò meglio sul divanetto del vagone del treno indirizzato verso la sua seconda casa, Hogwarts, un brivido di freddo le percorse le braccia obbligandola a scorrerci sopra le sue dita infreddolite e tremanti.
Mancava poco all'arrivo al grosso ed imponente edificio, ma nonostante ciò, la giovane non riusciva più a contenere l'euforia; questo era il suo sesto anno e ciò implicava dover superare una serie di esami per poter accedere all'anno successivo, ma soprattutto poter studiare Antiche Rune, una delle materie preferite dalla maga.
Nel frattempo, difronte a lei, i fratelli Weasley si punzecchiavano per passare il tempo, incuranti dello sguardo pensieroso della loro compagna, concentrata a ripetere a mente la lista di libri che avrebbe dovuto comprare non appena avesse raggiunto Hogsmade.
«Hey Granger,» uno dei gemelli interruppe il flusso dei suoi pensieri riportandola controvoglia alla realtà, «non abbiamo ancora iniziato le lezioni e già sento le rotelline del tuo cervello girare, non dovresti prenderti una pausa?» Un sorriso sfacciato si allargò sul viso di quello che suppose fosse Fred, riconoscibile solo per un piccolo neo alla base del suo collo, mentre una luce divertita balenò nello sguardo del rosso.
«La cosa ti stupisce perché non riesci a sentire le tue, non avendo affatto un cervello?» La riccia rispose con un sopracciglio alzato, con un tono sarcastico, facendo sorridere maggiormente il gemello.
«Touchè.» Fece un piccolo inchino con il busto, tornando poi a discutere animatamente con George riguardo la loro prossima invenzione.
Arrivati alla stazione di Hogsmade, i ragazzi percorsero la strada per raggiungere il castello, seguendo Hagrid, che aveva il compito di fare da guida ai ragazzini del primo anno, eccitati di varcare per la prima volta la soglia della più grande e meravigliosa scuola di stregoneria.
Il grosso castello imponente si stagliava sulla collina, torreggiando il grosso Lago Nero situato ai piedi del promontorio; sfortunatamente la notte era fredda ed uggiosa, costringendo i giovani a stringersi nei loro cappotti di lana mentre piccole goccioline si infrangevano nei loro capelli umidicci.
Vennero accompagnati alla Sala Grande, dove Albus Silente si preoccupò di accogliere benevolmente i nuovi arrivati e i veterani, introducendo a tutti il nuovo Professore di Difesa Contro Le Arti Oscure, Severus Piton.
I ragazzi della casata Serpeverde levarono un grido di approvazione mentre Ron, seguito da Harry, brontolò, definendo il prossimo anno una vera tortura.
«Ci renderà la vita impossibile, lo so.» Ron sbuffò mentre si apprestava ad afferrare una coscia di pollo al limone, senza rivolgersi ad una persona in particolare.
«Non esagerare Ron, basta studiare.» Hermione lo ammonì, ridacchiando sotto i baffi, sapendo quanto Ron detestasse quell'uomo.
«Appunto, questo è il problema.» Bofonchiò il rosso con la bocca piena, guadagnandosi una risata collettiva.
Una volta finito il banchetto si recarono in Sala Comune, stanchi e reduci dal lungo viaggio spossante, si accomodarono intorno al caminetto, insieme a Dean e Seamus, parlando del più e del meno, soprattutto di come avessero passato le vacanze estive.
«Mio padre mi ha portato a pesca, non credevo che fosse così divertente, mi sono pentito di tutte le volte che, con una scusa, declassavo la sua proposta.» Dean asserii, raccontando quanti tipi di pesci avesse pescato e di quanto, però, fosse faticoso pulirli.
«Non mi ispira per niente.» Rispose Seamus, con una faccia tra il disdegno e lo stupore, non riuscendo a capacitarsi di come un suo amico potesse trovare attraente e affasciante tale pratica tanto usata dai babbani.
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The Defiance
Fanfiction«Ti sfido.» George fece spuntare un sorriso complice sul suo volto cosparso da piccole lentiggini, sapeva che il fratello mai e poi mai avrebbe potuto declassare una scommessa, di qualunque tipo si trattasse, ne valeva il suo orgoglio e la sua digni...