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È Kj, il mio ex.
Inizialmente il mio intento è quello di non rispondere o addirittura attaccargli il telefono in faccia, ma so che entrambe le soluzioni non porterebbero a nessuna conclusione costruttiva .
Devo sapere perché mi chiama e porre fine a questa mia sofferenza chiudendo definitivamente con lui, ed in fondo, nel mio cuore, sono molto curiosa di sapere il motivo di quella chiamata quindi mi decido e rispondo.
"Pronto" esordisco seccata.
Anche se, fino a pochi minuti prima, avevo sperato in questa chiamata, ora sono pronta a lasciarmi il passato alle spalle e anche se mi manca, devo andare avanti con la mia vita.
Era sparito per giorni non facendosi più sentire e adesso appare come se nulla fosse.
" Sei arrivata?" mi chiede con timore.
Lui è sempre stato deciso, sicuro di sé e sfrontato a differenza mia che dipendevo da ciò che lui mi diceva.
Ora perché quell'atteggiamento? Quella paura da cosa dipendeva?
L'unico sentimento che dovrebbe provare è vergogna, per come mi ha trattata e lasciata.
"Si sono arrivata. Perché mi hai chiamato Kj?" chiedo cercando di saltare questi inutili convenevoli e cercare di arrivare al punto.
"Voglio sapere se è tutto ok, se il viaggio è andato bene e come ti stai trovando... come stai ecco."
"Ha importanza per te?"
"Si, Jane. Per me è importante che tu stia bene."
Ma che cazzo gli dice il cervello?
Spero per lui che stia scherzando.
Dove stava il suo interesse e la sua preoccupazione, quando si scopava di nascosto la mia coinquilina?
Quando mi mentiva dicendomi che non aveva tempo per vedermi perché impegnato per i vari casting e invece vedeva lei?
O peggio ancora, quando veniva a casa mia e flirtava con lei sotto i miei occhi ?
Quante volte abbiamo discusso per quel motivo, ed io ero così stupida da aver sempre creduto alle sue cazzate.
L'amore rende stupidi, anzi ciechi nella maggior parte dei casi.
" Cos'è ti senti in colpa adesso? Sbaglio o non era così quando mi hai lasciata per un'altra? Sei sparito per settimane ed ora te ne esci così con questa chiamata senza senso"
"Jane, mi dispiace. L'ultima cosa che volevo era farti soffrire ed è anche per questo che sono sparito"
" Ma lo hai fatto. Mi hai fatto soffrire quindi se mi chiami perché vuoi liberarti dai tuoi sensi di colpa, ti prego non chiamarmi più."

" Quanto ti ci vuole a prendere una borsa?" - dice Quenie irrompendo nella mia stanza.
"Arrivo subito!"- le rispondo chiudendomi la porta alle spalle.
Nel frattempo seguo Quenie verso la sala prove, continuando a parlare con lui al telefono.

" È stata una tua scelta Kj, non mia" dicocontinuando la conversazione di prima.
"Hai ragione e ti chiedo scusa... non ti chiamerò più. Sappi solo che sei stataimportante per me nonostante il mio comportamento del cazzo, ma la scelta che hopreso era la più giusta per entrambi. Ho agito d' istinto  non pensando cheti avrei ferita e ti ripeto che mi dispiace"
"Me le hai già dette queste cose" rispondo esausta e stanca disentire sempre le stesse parole, se prima ero distrutta, avevo pianto per giorni, adesso ne ho davvero le palle piene delle sue stronzate.
"Si"- mi interrompe lui -" ma non sai che ho pensato tanto aquesta situazione, alla nostra relazione e a te. Sono pentito giuro. Senza di te mi sento vuoto  ed è perquesto ti ho chiamato. Ho provato a lasciar perdere ma non ci riesco. Avrei voluto  semplicemente riprovarci "
"E chi dice che io ti avrei perdonato?"
Stavo mentendo a lui o a me stessa?
O semplicemente stavo finalmente tirandofuori il carattere forte che con lui non ho mai avuto? Non mi interessa dareuna risposta a queste domande ciò che è importante per me è il rispetto, cosache lui non mi ha minimamente dato quando mi tradiva e per questo nonperdonarlo era la cosa giusta da fare.
"Jane sii sincera con me, sapevo che se mi fossi fatto vivo prima nonavresti mai accettato il nuovo lavoro. Io ero un ostacolo per te, lo sonosempre stato. Volevo solo che tu lo sapessi."
Cazzo, mi conosce meglio lui di quanto mi conosca io stessa.
"Va bene Kj. Ti credo."
Devo chiudere con lui per sempre o non sarei più andata avanti con la mia vita.
" Forse sarebbe stato meglio non saperlo ma ormai è irrilevante perché tuhai preso le tue scelte in passato sapendo che ci sarebbero state delleconseguenze ed ora è il momento che io prenda le mie scelte. Adesso sono io a dire basta, a decidere che tu non fai più parte della mia vita" rispositutto di un fiato.
" Come vuoi Jane. Ti voglio bene, buona estate."
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Vi aspetto come sempre ogni giovedì per un nuovo capitolo.
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A presto!

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