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Mi chiamo Miki Shine, ho venticinque anni e vivo a New York da circa un anno, lavoro alla Carter Corp nel reparto della comunicazione, una cosa molto noiosa, ma a tirarmi su c'è Matt, il bel Moretto che sto aspettando fuori dallo Starlite in questo momento. Matt è davvero speciale, lo conosco solo da qualche mese e invece è come se lo conoscessi da sempre.
Sbuffo e controllo l'orario, è in ritardo di mezz'ora, mi guardo attorno, tanti ragazzi stanno entrando nel locale, molti a coppie. Mi mordo le labbra, non che sia gelosa, non ho mai avuto bisogno di un ragazzo, mi completo da sola, solo che vedendo quei sorrisi sui volti delle ragazze penso a quando sia stata l'ultima volta che sono stata davvero felice. Fisso il cielo, non si vede neanche una stella a causa della vasta illuminazione, decido di concentrarmi sulla Luna e impregnarmi della sua luce, come se fosse la mia unica speranza di vita, chiudo gli occhi e mi perdo nei miei pensieri.
Improvvisamente due mani si posano sulle mie spalle, sobbalzo dallo spavento per poi incontrare gli occhi nocciola di Matt.
"Hey principessa, non ti ho fatto aspettare vero?" mi chiede sorridendo dolcemente, alzo il sopracciglio.
"No Matt, sono qui da mezz'ora, nulla di che!" rispondo alzando il tono della voce sulle ultime parole, lui si scompiglia i capelli imbarazzato.
"Scusami, ho avuto un contrattempo." si giustifica, noto una punta di preoccupazione nel suo sguardo.
"Spero nulla di grave..." dico invitandolo a entrare, ci avviamo dentro il locale.
"No, tranquilla, questioni di famiglia." risponde sorridendomi e indicando un tavolo libero. Ci sediamo e ordiniamo dei cocktail.
"Potrebbe portarmi un mojito?" chiedo al cameriere, lui annuisce per poi guardare Matt.
"Lo stesso per me..." risponde con noncuranza, il cameriere se ne va e io mi avvicino al mio amico.
"Hey, tu non stai bene, lo sai che con me puoi parlare." gli accarezzo la guancia, le sue labbra formano un sorriso per un secondo, che però scompare quasi subito.
"È colpa di mio fr-." prima che possa finire la frase il suo telefono squilla, lo tira fuori dalla tasca e legge il nome del contato. Sbuffa e porta il cellulare all'orecchio.
"Che vuoi ancora?"
Il suo tono è rude, scortese, Matt è sempre così gentile con tutti, chi può mai essere la persona che lo turba a tal punto?
"Sono allo Starlite con un'amica..." vedo la sua mascella contrarsi.
"È una collega! Non sono come te!!" Matt si alza e cammina avanti e indietro di fronte al tavolo, inizio a preoccuparmi.
"Come sarebbe a dire che sei fuori?" lo vedo guardare verso l'ingresso.
"Senti, non voglio litigare ancora..." dopo pochi secondi mette giù il telefono, l'altra persona deve avergli chiuso la chiamata in faccia. Matt si risiede e sospira.
"Che succede?" chiedo avvicinandomi.
"Mio fratello..." risponde portandosi una mano sul volto. Suo fratello? Non sapevo avesse un fratello!
"Non mi hai mai parlato di un fratello..." gli faccio notare un po' imbarazzata, lui mi fissa con un'espressione disperata.
"Ti prego Miki, non ti ci mettere anche tu."
Deglutisco a vuoto imbarazzata.
"Scusami, solo non mi piace vederti così" ammetto accarezzandogli il viso.
"Che ci vuoi fare? Ho il fratello che merito" dice indicando un ragazzo appena entrato nel locale, somiglia molto a Matt, anzi, forse è addirittura più bello; capelli scuri, occhi nocciola, così sicuro di sé; porta una camicia nera, accompagnata da un completo bianco con tanto di cappello del medesimo colore. L'altezza sembra pressappoco quella di Matt, così come la stazza. Matt non mi ha detto di avere un gemello! Per di più un gemello omozigote!
Si avvicina con passo sicuro e un sorrisetto sul volto, mi rendo conto di essermi incantata su di lui, sbatto le palpebre innumerevoli volte per poi riconcentrarmi su quello che sta per accedere. Il ragazzo si avvicina e arriva al nostro tavolo.
Una stranissima sensazione mi avvolge, i suoi occhi sono familiari, le sue labbra anche, il suo modo di fare agita il mio cuore, ma che mi succede?!
"Miki, ti presento mio fratello... Daryl".
Il mio viso si tinge di bordeaux, le mie labbra si schiudono, come se stessi provando qualcosa che non provo da tanto, troppo tempo. Afferra la mano che ho poggiato sul tavolo e ne bacia dolcemente il dorso socchiudendo gli occhi e cambiando completamente espressione.
"Che dolce creatura..." sussurra allontanando le sue labbra dalla mia mano, mi sento paralizzata, come se mi avesse pietrificata con il suo sguardo di fuoco. Si siede di fronte a noi e mi osserva sorridendo, capisco solo in questo momento che sta ridacchiando a causa della mia mano, è rimasta pietrificata anche essa, ancora in aria, aspettando non so cosa. Matt la abbassa dolcemente. Io la ritraggo e la nascondo sotto al tavolo insieme all'altra, fortemente imbarazzata. Cala un silenzio di tomba, Daryl e Matt si fissano, il primo con aria di superiorità, il secondo accigliandosi, sembra che stiano comunicando con la mente. A rompere il ghiaccio è il telefono del mio amico che squilla. Lui lo afferra e si alza.
"È Colin, ci metto un secondo." dice per poi iniziare a camminare per il locale. Mi ha lasciata sola con suo fratello! Sto per andare a fuoco. Daryl mi fissa senza dire niente, con il pollice poggiato sulle labbra, come se mi stesse studiando. Con mano tremante afferro il mio cocktail e lo bevo, mordendo la cannuccia dal nervoso, non capisco perché mi metta così tanto a disagio.
In breve lo finisco, Daryl richiama l'attenzione di un cameriere, che si avvicina.
"Può portare un altro mojito alla signorina? E per me un gin." chiede sorridendo. Istintivamente frugo dentro la borsa alla ricerca del portafogli, ma quando lo trovo il cameriere è già andato e noto il portafogli di Daryl tra le sue mani. Balbettò qualcosa di incomprensibile, ma lui mi blocca.
"Offro io, principessa." dice socchiudendo gli occhi. Di nuovo quello sguardo che mi fa andare a fuoco! Ma dov'è finito Matt?! Mi volto e lo vedo ancora al telefono. Non riesco neanche a iniziare un discorso, non pensavo di essere tanto timida. In poco tempo i nostri ordini arrivano, lo osservo mentre sorseggia e poi si lecca le labbra. Se Matt non torna subito avrò bisogno di un estintore...
A farmi respirare di nuovo è la suoneria del mio telefono, lo cerco nella borsa e vedo il numero. Carmen!
Carmen è la mia migliore amica, ci siamo trasferite assieme e andiamo molto d'accordo, ha la mia stessa età, eravamo compagne di scuola alle elementari, poi ci siamo perse di vista quando mi sono trasferita a New York durante l'adolescenza... Almeno questo è quello che mi ha detto lei, non ricordo nulla della mia vita prima dei diciotto anni, sono entrata in coma per un incidente... Ma nessuno sembra sapere niente al riguardo e la mia memoria non aiuta...
In ogni caso avere lei in questa città frenetica è come una brezza marina nel deserto del Sahara. Rispondo.
"Dimmi..." quasi sussurro guardando verso Matt.
"L'ho vista! Era quella macchina!" la mia amica urla al telefono. Mi alzo di scatto, facendo sussultare Daryl.
"Sei sicura che fosse una 2019?" chiedo stringendo il telefono.
"Sì, la so riconoscere!" deglutisco a vuoto.
"Dove sei?" chiedo voltandomi verso Daryl.
"Times Square." risponde, mi mordo le nocche.
"Cavolo che invidia..." la sento ridere dall'altro capo del telefono.
"Mi dispiace, non sono riuscita a farle una foto e non ho neanche visto la targa..." ammette dispiaciuta.
"Tranquilla, poi ne parleremo domani!" dico sorridendo pensando alla discussione che ci aspetta.
"Va bene, ciao!!" ci salutiamo, riattacco e mi siedo. Devo avere un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, perché Daryl mi guarda ridacchiando.
"Hai ricevuto una buona notizia?" mi chiede sorseggiando il suo gin. Io annuisco, ora penso che riuscirò a parlargli visto che non sono più tesa.
"La mia amica ha appena avvistato la macchina dei miei sogni..." dico bevendo il mio mojito. Lui alza il sopracciglio interessato.
"Ah davvero? E quale sarebbe?".
Rimango sorpresa da questa domanda, stringo il telefono tra le mani.
"La Ferrari F8 Tributo 2019, lo so... È una macchina vecchia ormai, ma è quella dei miei sogni!" parlo velocemente, mi succede spesso quando sono in agitazione. Daryl posa il suo bicchiere sul tavolo.
"La F8 Tributo eh?... Una bella macchina, hai gusto." dice tirando fuori le chiavi di un'auto.
"Non ho quella macchina, ma ti accontenti di una sua cugina sempre italiana?" vedo il logo sulle chiavi, non può essere!
"Hai una Lamborghini?" chiedo spalancando gli occhi, Daryl fa girare le chiavi fra le dita.
"Potrei, perché non vieni fuori a controllare di persona?" mi provoca sorridendo, non me lo faccio ripetere due volte e finisco il mio drink in un sorso, facendolo sorridere. Mi alzo dal tavolo e lui mi fa strada tra la folla. Per un momento sono sicura che le nostre dita si siano sfiorate. Questo ragazzo mi fa davvero uno strano effetto! Usciamo dallo Starlite e ci incamminiamo nel parcheggio, fremo dall'emozione, e ciò sembra divertire Daryl. Dopo pochi secondi la vedo, una Lamborghini Aventador rosso fuoco troneggia sull'asfalto, mi sento quasi male.
"Oh mio Dio..." esclamo per poi tapparmi la bocca imbarazzata, Daryl si poggia orgoglioso contro la sua macchina.
"Bella vero?" chiede retorico, io annuisco e mi avvicino timidamente.
"Posso toccarla?" chiedo con mano quasi tremante.
"Certo principessa, ma vacci piano, sono un tipo geloso." pronuncia le ultime parole come un sussurro, il che mi fa rabbrividire tutta. Poso una mano sull'auto, è stupenda, così ben curata, si vede che ci tiene, è un vero gioiellino. Sorrido e ne traccio i contorni.
"Wow! Semplicemente stupenda!" ammetto guardando Daryl. Lui si avvicina e mi prende le mani. Vado a fuoco, sono così minuta in confronto a lui.
"Domani darò una festa a casa mia, e il caso vuole che conosca bene il proprietario di una F8 Tributo 2019, potresti passare se ti va." dice guardandomi negli occhi, le mie guance vanno a fuoco, non posso accettare.
"Mi dispiace Daryl, io... Non posso vedere quella macchina..." mi allontano da lui e porto le mani sul volto.
"Beh... Potrei anche non invitarlo. Non ti piace la mia Lamborghini?" chiede sogghignando, mi mordo il labbro, è stupenda.
"Io... Non so se posso..." anche se è come se lo conoscessi da sempre ci siamo appena incontrati, e lui mi fa uno strano effetto, non posso immaginare cosa potrebbe succedere se ci frequentassimo. Lui non si dà per vinto e si toglie il cappello per poi porgermelo.
"Questo è il mio cappello preferito, e lo do a te, domani lo rivoglio indietro..." dice per poi salire a bordo della macchina.
"Hey aspetta! Così mi obblighi a venire!" lo vedo sorridere maliziosamente.
"Non sei obbligata, è solo un piccolo incentivo." prende un cartoncino e me lo consegna.
"Questo è il mio numero, chiamami se ti venisse voglia di vedere quella macchina." prendo il cartoncino e deglutisco a vuoto annuendo. Lui mi saluta con un cenno della testa e parte. Lo guardo sfrecciare nel traffico e stringo la stoffa del suo cappello, un ragazzo davvero misterioso quanto affascinante, mi ritrovo a sorridere come una ragazzina, avvicino il cappello al viso, ha il suo profumo! Lo stringo al petto.
Improvvisamente due mani si posano sulle mie spalle, mi volto di scatto e vedo Matt.
Mi ero completamente dimenticata di lui!
"Miki, ti stavo cercando dappertutto!! Dov'è Daryl?" chiede guardandosi attorno.
"Se n'è appena andato..." dico debolmente accarezzando il suo cappello.
"Perché te lo ha lasciato?" chiede fissando l'oggetto. Faccio spallucce e mi incammino in una direzione sconosciuta, Daryl mi ha addolcita, ora mi sento leggera come una piuma.
"Hey dove vai?" mi chiede Matt, quasi non lo sento.
"A casa... Ho bisogno di una bella dormita."
Matt mi ferma e mi gira in modo che i nostri sguardi si incontrino. Noto che cambia espressione.
"Non ci pensare! Non lo vedrai più!" mi fulmina con lo sguardo.
"Non sono affari tuoi Matt..." mi volto imbarazzata e rossa sulle guance, stringo il cappello al petto, Matt mi afferra la vita.
"Sì che sono affari miei, sei mia amica e conosco troppo bene mio fratello! Ti spezzerà il cuore subito..." dice abbracciandomi da dietro. Sospiro delusa, ho capito subito che tipo di ragazzo potesse essere Daryl, uno che esce con più ragazze insieme, uno che non si fa scrupoli, uno che si approfitta della situazione, un ragazzo furbo...
Ma forse è proprio questo che voglio! Un ragazzo pericoloso, uno che mi faccia provare tutte le emozioni che la vita può offrire. Un ragazzo cattivo!
Mi stacco da Matt.
"È la mia vita! E comunque non avevo intenzione di rivederlo..." mi mordo il labbro, ho paura che capisca che sto mentendo. Lo sento sbuffare.
"Promettimelo! Non voglio che le sue manacce ti tocchino." sento una punta di aggressività in questa frase. Non rispondo e inizio a camminare nel parcheggio, sento che Matt mi segue, come se fosse la mia ombra, stringo la stoffa del cappello, adoro il suo profumo. Come può già farmi questo effetto? L'ho appena conosciuto... Eppure ha qualcosa di familiare nell'atteggiamento e inoltre mi ricorda James...
Tiro fuori il telefono e chiamo un taxi, Matt lo aspetta con me. Quando arriva faccio per entrare ma lui mi afferra per il polso, mi volto.
"Promettimelo!" pronuncia a denti stretti, io alzo gli occhi al cielo. Mi libero dalla sua mano salendo sul taxi.
"Non posso... Matt." non gli do il tempo di rispondere e chiudo lo sportello. Dico il mio indirizzo al tassista e fisso il foglietto consegnatomi da Daryl, prendo il mio telefono e compongo il suo numero, ma decido di salvarlo solamente, non posso chiamarlo! Non dopo quello che mi ha detto Matt. Salvo il contatto come "Daryl Ortega" non desterà sospetti, semplicemente il fratello di un collega... Il fratello stupendo di un collega... Metto il foglietto nella borsa e accarezzo il cappello. È così bello, morbido, piacevole al tatto, lo adoro.
Non vedo l'ora di consegnarlo al proprietario.
Dopo alcuni minuti arrivo a casa. Appoggio il cappello di Daryl sul tavolino accanto alla porta e mi siedo sul divano, cavolo che serata!
Chiamo Carmen.
"Dimmi" sento un gran baccano attorno a lei.
"Hey, ti disturbo?" chiedo alzandomi e girovagando per casa.
"No, dimmi tutto." sento meno chiasso, probabilmente è andata in una zona più silenziosa.
"Oggi ero con Matt." la sento sospirare.
"Grazie per avermi invitata!!" mi imbarazzo, diciamo che a Carmen piacerebbe uscire con Matt...
"Scusami, ma non è questo il punto! Ho conosciuto suo fratello gemello...".
"COSAAA? Matt ha un gemello?! E dimmi è carino come lui?" chiede alzando il tono della voce. Ripenso a Daryl, quel ragazzo terribile, nascosto dietro a un viso estremamente dolce...
"Forse anche di più..." mi mordo il labbro.
"Wow! Dai racconta!" mi incita.
"È stupendo, sicuro di sé, affascinante e poi ha una Lamborghini!" Carmen urla dall'altra parte del telefono.
"Davvero?! Ora capisco, sei proprio furba..." arrossisco al commento.
"Non è per quello! In realtà... Mi ricorda James di carattere." stringo i pugni.
"Ah... Il caro vecchio James, oggi sono sicura ci fosse lui dentro quella Ferrari, però non ho visto la targa!" dice ridacchiando.
"Peccato, comunque Daryl, il fratello di Matt, ha detto di conoscere il proprietario di una Ferrari F8 Tributo 2019, e voleva anche presentarci... Ma ho rifiutato." ammetto timidamente.
"Cosa?! Ma era la tua occasione per vedere la macchina dei tuoi sogni!!" sapevo che si sarebbe arrabbiata.
"Lo so. Ma cosa avrei fatto se fosse stato James? 'oh ciao, ti ricordi di me? Mi hai quasi investita durante il mio primo giorno a New York, ma ti ho perdonato perché mi hai sorriso!!!!' Avanti Carmen! È inutile che continuiamo a cercarlo, tanto non ho speranza..." mi poggio contro il muro.
"Fai come vuoi tesoro! A me non piacciono le macchine, io preferisco le moto!" la sento ridere, okay, va matta per il mio bel collega!
"Comunque, domani penso rivedrò Daryl..." mi siedo sul pavimento.
"Oh sì! Conquistalo!" come se fosse così facile.
"In realtà darà una festa a casa sua e volevo sapere se ti andava di accompagnarmi..." sento improvvisamente silenzio.
"Va bene, spero ci sia Matt!" dice entusiasta.
"Ahah... Già! Domani ti faccio sapere meglio. Ciao tesoro!" ci salutiamo e chiudiamo la chiamata. Detto francamente spero che Matt non ci sia...
Mi fulminerebbe con uno sguardo.
Decido di non pensare più a questa faccenda e andare a dormire.
Il giorno dopo mi sveglio presto, mi preparo rapidamente e vado in salotto, appena vedo il cappello di Daryl sorrido come una ragazzina, ripenso al suo viso, così dolce eppure così sicuro. Prendo il volto tra le mani e scuoto la testa.
"No Miki no!" distolgo lo sguardo e finisco di prepararmi. Vado a lavoro a piedi, è una bella giornata e mi farà bene camminare.
Non appena arrivo alla sede della Carter Corp, Matt mi sfreccia davanti con la sua moto, si ferma accanto a me e alza la visiera del suo casco.
"Ciao principessa, dormito bene?" mi chiede sorridendo.
"Sì, molto bene... Spero anche tu." inizio a camminare verso l'ingresso.
"Non pensare di sfuggirmi, parcheggio e poi sono subito da te!" cerco di ignorarlo, ma mi sento parecchio osservata. Entro nel palazzo e vado dritta al quarantaduesimo piano. Mi siedo alla mia postazione e inizio subito a lavorare. Purtroppo Matt non tarda ad arrivare.
"Allora... Ti va di uscire oggi?" mi chiede per provocarmi. Deglutisco a vuoto.
"Oggi non mi va..." rispondo arrossendo.
"Oh giusto, dimenticavo che devi andare da mio fratello!" incrocia le braccia al petto.
"Si può sapere qual è il problema? Non posso vedermi con tuo fratello?!" mi altero, ora non posso neanche più decidere la mia vita.
"Non voglio che tu sia un altro nome sulla sua lista, sai, non cerca storie serie... Non più..." risponde sbuffando, e lui che ne sa se io cerco una storia seria, non ho forse il diritto di divertirmi un po'?
Stringo i denti e non rispondo, inizio a svolgere alcune mansioni, ignorando del tutto Matt. Verso l'ora di pranzo chiamo Carmen.
"Sì, andremo verso le nove..." sussurro per non farmi sentire da Matt.
"Non so cosa mettere!" ammetto imbarazzata.
"Che ne dici del vestitino fucsia a fantasia scozzese? Non è troppo lungo..." mi propone, penso al vestito, è davvero corto quel abito, però stiamo parlando di una festa, non di un colloquio di lavoro.
"Beh, ci sta. Metterò quello." rispondo sorridendo. Continuiamo a chiacchierare per un bel po'.
Verso le sette rientro a casa, mi tuffo nella vasca da bagno e mi lavo per bene, successivamente mi preparo e asciugo i capelli, decido di farmi uno chignon con dei ciuffi che ricadono sul viso, il vestito mi sta abbastanza bene e decido di truccarmi un pochino. Applico mascara, matita e rossetto color pesca. Semplice ma perfetto. Sento bussare alla porta, vado ad aprire e vedo la mia amica con un abito nero molto carino.
"Wow, che bella!" le faccio l'occhiolino.
"Anche tu non sei male." dice mentre la faccio entrare.
"Senti non so che scarpe mettere!" Carmen non si fa prendere dal panico e corre in camera mia per poi tornare con dei tacchi neri abbastanza alti.
"Queste!" mi passa le scarpe, annuisco debolmente e le indosso. Prendo il cappello di Daryl dal tavolino e chiamiamo un taxi. Arriviamo a casa di Daryl dopo pochi minuti, abita in una villa stupenda, con un cortile immenso e una piscina.
"Ecco! Questo è un punto a suo favore!" dice Carmen ammiccando verso la casa.
"Oh ma che dici?! Devo conoscerlo di carattere, non mi interessa tutto questo!" cerco di difendermi.
"Sì certo! Fai tutto questo per Daryl, non per poter vedere James!" le do un colpo sulla spalla.
"Finiscila con questa storia! Sono qui per Daryl!" dico stringendo il suo cappello fra le dita.
"Ahaha, dai entriamo!" la mia amica mi forza a entrare. Il cortile è pieno di ragazzi, noto alcune ragazze in costume, già non mi piace, la maggior parte di loro sembra già ubriaca. Sospiro e cerco Daryl, il padrone di casa non può passare inosservato! Mi avvicino all'ingresso di casa sua e lo vedo vicino alla piscina, un bicchiere di scotch in mano, il petto scoperto, un sorriso sul volto, mentre parla con alcune ragazze. Arrossisco immediatamente, noto il tatuaggio che ha sul lato sinistro del torso, un teschio, stupendo. Faccio un cenno della testa a Carmen, indicandole Daryl. Lei lo osserva.
"Hai capito Miki? Certo che te li scegli bruttini!" il suo sarcasmo mi fa sorridere, però è vero! Daryl è stupendo!

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