Il giorno dopo Daryl mi ha accompagnata al lavoro. Cavolo abbiamo passato una nottata fantastica!!
Vedo Matt e lo saluto.
"Hey... Dove siete andati a completare la serata?" chiedo sogghignando.
"Ahah... A casa di Carmen!" mi risponde con un'espressione vittoriosa.
"Stamattina avevamo paura di ritrovarvi nel divano!" rido e mi siedo. Porto le mani sul ventre.
"Mh..." Matt mi guarda strano.
"Che c'è? Stai male?" chiede, faccio di 'no' con la testa.
"No, solo un po' di nausea..." che strano mi era passata!
"Vuoi che ti accompagni in bagno?" mi chiede, cavolo Matt sei peggio di Daryl!
"No tranquillo!" accenno un sorriso e afferro il telefono. Chiamo la mia ginecologa.
"Sì, salve... Avrei bisogno di un appuntamento... Mh... Okay cercherò di uscire prima da lavoro!" saluto e riattacco.
"Dove devi andare?" chiede Matt.
"Dalla ginecologa... Vado a chiedere a Gabriel se posso uscire prima." mi alzo e vado nell'ufficio del mio manager. Busso.
"Avanti!" entro piano e chiudo la porta alle mie spalle.
"Miki! Che piacere vederti!" mi fa segno di accomodarmi.
"Ciao Gabriel..." mi siedo.
"Dimmi tutto..." mi incita lasciando sulla scrivania della carte che stava leggendo.
"Non so se la voce si è sparsa... Ma... Sono incinta..." dico arrossendo, lui spalanca gli occhi incredulo.
"Cosa?! Incinta?!" chiede.
"Si... Di circa quattro mesi..." rispondo mordendomi il labbro.
"Io non sapevo neanche che tu avessi un ragazzo!" ammette accigliandosi.
"Sono molto riservata riguardo la mia vita amorosa..." stringo la mia gonna.
"Aspetta un secondo! Non sarà quel ragazzo che ti aspetta sempre qui fuori con quella Lamborghini Aventador...." alzo lo sguardo imbarazzata.
"Si, lui è il padre..." dichiaro a bassa voce.
"Beh, è un ragazzo fortunato!" ammette sogghigando e guardano il mio ventre.
"Comunque! Oggi non sto tanto bene, ho appena sentito la mia ginecologa e vorrebbe vedermi alle quattro questo pomeriggio, quindi volevo chiederti se potevo uscire prima..." lui sembra rifletterci.
"Ovviamente Miki! Se hai necessità puoi uscire prima..." dice sorridendo. Ricambio.
"Grazie Gabriel." mi alzo.
"Figurati!" ci salutiamo e esco dal suo ufficio.
Non ho avvisato Daryl...
Arrivo con un taxi allo studio della dottoressa, purtroppo è in ritardo con le visite e sono costretta ad aspettare un'ora, poi quando mi riceve leggo il cartello che dice di spegnere il telefono, quindi lo faccio.
"Salve..." saluto e mi siedo.
"Buon pomeriggio Miki... Allora qual è il problema?" mi chiede.
"Vorrei sapere se va tutto bene, oggi mi sento particolarmente strana!" ammetto arrossendo.
"Ovviamente. Prego accomodati sul lettino." dice indicandolo. Faccio come mi dice e lei mi scopre la pancia. Mette il gel e inizia a controllarmi.
"Questa è la prima ecografia vero?" chiede guardando il monitor.
"Sì..." rispondo.
"E il padre?" chiede.
"Il padre non sa che sono qui... Non voglio farlo preoccupare!" ammetto.
"Capisco... Allora guarda, qui c'è il tuo bambino, per ora sembra tutto apposto! Posso dirti che sei incinta da diciannove settimane!" risponde indicando una macchiolina sul monitor, mi intenerisco, forse a Daryl sarebbe piaciuto vedere il bambino...
Guardo l'orologio, sono già le sei passate, mi ucciderà!
"Allora le prescrivo alcuni farmaci!" dice consegnandomi un foglio.
"Se ha bisogno non esiti a chiamarmi!" sorrido e annuisco.
"Grazie mille!" la saluto e esco dallo studio ritornando nella sala d'attesa e proprio lì vedo Daryl e Matt contro il muro ad aspettarmi, cavolo!
Mi mordo il labbro e vado verso di loro intimidita, cerco di sorpassarli ma Daryl mi blocca.
"Che ci fai qui?" chiede accigliandosi.
"Ero a fare una visita!" mi giustifico.
"E io non dovevo saperlo? Hai idea di quante volte ti abbia chiamato?!" chiede, percepisco la sua preoccupazione.
"Scusa... Ho dovuto spegnere il telefono..." provo a giustificarmi.
"Cazzo Miki!" usciamo all'aria aperta.
"Non puoi farmi spaventare in questo modo! Non mi rispondevi e non eri a lavoro! Se non fosse stato per Matt sarei impazzito!" dice chiudendo gli occhi. Cavolo... Ho fatto un casino.
"Scusami Daryl... È che non sto tanto bene! Ma non voglio farti preoccupare!" mi volto.
"Senti Miki, ora abbiamo questo compito... Crescere il nostro piccolino, quindi bisogna fidarsi l'uno dell'altra, dobbiamo dirci tutto!" mi abbraccia da dietro e porta le mani sul mio ventre.
"Ho pensato il peggio..." sussurra baciandomi il collo.
"Mi dispiace..." mi scuso.
Siamo tornati a casa mia e l'ho fatto salire.
"Ho visto il bambino..." ammetto mentre mi accarezza i capelli.
"Davvero?!" chiede sorpreso e poi mordendosi il labbro, capisco che gli sarebbe piaciuto.
"Sì! Era una piccola macchiolina..." dico accarezzando la sua guancia.
"Lo avrei voluto vedere anch'io!" dice accigliandosi un po'.
"Lo so... Mi dispiace! Ma tra poco dovrò fare un'altra visita... Quindi potrai venire con me!" dico dandogli un bacio. So che mi sarei dovuta affidare a Daryl, ma non volevo che si preoccupasse per me o per il piccolo...
"Non vedo l'ora di averlo tra le braccia!" dice Daryl baciando il mio ventre che, anche se di poco, sta iniziando a ingrossarsi, tra poco inizierà a scalciare.
"Anche io..." dico accarezzando i suoi capelli, Daryl sembra così premuroso in questo periodo, mi coccola, si preoccupa per me, mi da tutto quello che voglio! Mi sta viziando.
"No questo non lo puoi bere!" dice allontanando il suo bicchiere di vetro contente alcol.
"Dai... Un goccio!" lo supplico.
"No! Che poi mi nasce il bambino ubriaco!" scoppiamo entrambi a ridere, poi mi concentro sulle sue labbra, ancora umide dal liquore, non riesco a controllare l'impulso e le bacio.
"Mh..." gemo gustando il suo sapore.
"Che buono... Sai di gin!" dico sorridendo.
"Mh... E tu sai di succo di pesca!" dice attirandomi nuovamente a sé e baciandomi appassionatamente. Lo abbraccio forte. Con lui dimentico presto le mie preoccupazioni. Daryl accarezza la mia schiena e nella foga la graffia un po', gemo rumorosamente.
"Scusami piccina..." mi sussurra facendomi fremere. Mi mordo il labbro e continuo a baciarlo. Le sue mani vagano sul mio corpo, soffermandosi sulle mie parti più delicate e morbide.
Ormai il mio corpo sta diventando più materno, ho preso già circa due chili, i miei fianchi si stanno ingrossando, così come il mio seno e le mie guance, eppure Daryl non sembra meno attratto da me.
"Cazzo... Sei così morbida!" ammette finendo di palpare i miei fianchi per poi passarci le labbra. Gemo e accarezzo i suoi capelli. Poi torna sul mio pancino. Ci posa l'orecchio e ascolta, il bambino non si sta ancora muovendo, ma è davvero tenero come gesto da parte sua.
Gli dà un bacio e poi mi guarda. Sono tutta rossa in viso.
Mi pizzica la guancia.
"Micetta mia..." si mette sopra di me e mi domina con il suo corpo. Fa incontrare le nostre labbra in un bacio infuocato, che però viene interrotto dal suo telefono, si lamenta ma risponde.
"Dimmi..." si alza.
"No... Sono a casa sua... Sì lo so che vorreste incontrarla... Okay... Arriviamo." riattacca e mi guarda.
"Chi era?" chiedo stringendo un cuscino.
"I miei uomini... Vorrebbero conoscerti." alzo un sopracciglio.
"Chi?" chiedo non capendo.
"Micetta io ho degli uomini di fiducia che fanno dei lavoretti per me... Come il pacco per il quale siamo andati a Los Angeles, me lo ha portato uno di loro..." annuisco e mi alzo.
"E perché vogliono conoscermi?" chiedo risistemandomi la maglietta.
"Beh... Ora che sei la mia ragazza e che sei incinta voglio che tu sia al sicuro... Ti faranno un po' come da guardie del corpo." dice conducendomi alla porta.
Okay... Avrò delle guardie del corpo...
Arriviamo a casa di Daryl e nel cortile vedo almeno una decina di ragazzi, molto alti e anche abbastanza messi bene di fisico. Sono vestiti di nero.
Scendo e Daryl mi stringe a sé.
"Allora ragazzi! Lei è la mia bimba..." dice Daryl presentandomi.
"Siete undici... E non accetterò che la perdiate di vista un attimo... Sappiamo tutti che cosa è successo con César..." aggiunge, emh... Io non so cosa sia successo con César.
"Va bene capo!" dice quello che sembrerebbe il leader.
"Ora vi darò il suo indirizzo, dovrete portarla e riprenderla da lavoro se io non potrò andarci... In ogni caso possiamo anche contare su Matt. Poi dovrete seguirla in ogni luogo! César la potrebbe rintracciare con facilità!" vedo l'espressione sul volto di Daryl accigliarsi.
"Ovvio capo... Non la perderemo di vista!" okay... Chi è César? Cosa gli ha fatto Daryl? E da quando sono in pericolo?
Daryl mi porta verso casa.
"Paul, rimani nei paraggi e informa gli altri su quello che ho detto!" dice riferendosi all'omone che sembra il leader.
"Va bene capo!" risponde e poi prende il telefono. Quali altri? Quanti uomini ha Daryl?
Entriamo in casa e mi libero bruscamente.
"Cos'è questa storia?!" chiedo un po' spaventata.
"Micetta... Non fare la difficile!" dice sospirando.
"Chi è César? Cosa è successo fra voi?" chiedo stringendo i pugni.
"È una lunga storia... Non voglio metterti in mezzo!" se ne va verso il divano.
"No! Ci sono già in mezzo! Anzi ci siamo entrambi!" dico indicando il ventre. Lui sospira infastidito.
"Cazzo Miki! Non posso dirtelo!" si lamenta toccandosi le tempie.
"Non mi puoi tenere imprigionata! Era per quello che ti sei arrabbiato quando sono andata a fare la visita senza di te? Avevi paura che mi facessero qualcosa?!" chiedo mordendomi il labbro. Lui si alza velocemente e mi sbatte al muro.
"Senti! Sei la mia vita ora! Siete la mia vita! Non voglio che ti accada nulla! Non potrei perdonarmelo! Non posso perdere anche te!!! Quindi... Fai come ti dico... E niente sgarri..." vedo un luccichio nei suoi occhi... Sta per piangere? È una cosa così grave?!
Distoglie lo sguardo ma io lo costringo a guardarmi prendendolo per le guance.
"Daryl... Parlami... Se so, potrei essere più prudente!" cerco di accennare un sorriso.
Daryl si arrende.
"César è il fratello dell'ex ragazza di Matt..."
"La ex... Di Matt?" chiedo, lui mi fa sedere nel divano e si mette accanto a me.
"Cercherò di essere breve. Matt stava con una ragazza di nome Lana, inizialmente facevamo cazzate tutti insieme, ma poi quando lei è morta César se l'è presa con noi..." lo interrompo spalancando gli occhi.
"Cosa? È morta?" chiedo.
"Sì... Ha avuto un incidente in moto con Matt... Fortunatamente lui si è salvato..." gli occhi di Daryl luccicano, deve essere stata dura per lui, Matt è comunque il suo gemello! Sono legatissimi!
Lo accarezzo per tranquillizzarlo, lui mi stringe e continua.
"Da allora ci siamo divisi perché César dava la colpa a Matt... Ma da poco... Gli ho fatto un torto..." ammette mordendosi il labbro.
"Che gli hai fatto?" chiedo appoggiando la guancia sul suo petto, lui mi accarezza la schiena.
"Il giorno che abbiamo perso il pacco sapevo c'entrasse lui, quindi da poco... Sono riuscito a mandare a monte un suo 'affare' e gli ho fatto perdere ben duecentomila dollari." dice mordendosi il labbro. Lo guardo, vedo la disperazione sul suo volto.
"Non cambierai mai..." dico dandogli un dolce bacio sulle labbra.
"Micetta... Guarda che per il pacco che abbiamo preso da Los Angeles ho sborsato trecentomila dollari!" dice accigliandosi, non voglio sapere cosa contenesse quel pacco... E so che non me lo direbbe mai.
Gli do un altro bacio nella speranza di calmarlo.
"Cercherò di fare la brava." dico nascondendomi nell'incavo del suo collo.
"Mi dispiace piccola... Non volevo metterti in questo casino..." prende il mio volto e mi bacia appassionatamente, ricambio avvicinandolo a me.
"Siete troppo importanti per me adesso..." dice guardandomi negli occhi e toccando il mio ventre.
"Mi comporterò bene." mi accoccolo contro di lui, in questo momento mi sento al sicuro, fra le braccia del mio ragazzo so che non mi accadrebbe nulla.
"Senti..." sussurra stringendomi più forte.
"Ti va di trasferirti da me?" mi chiede baciandomi la guancia.
"Eh? Davvero Daryl?" chiedo cercando i suoi occhi.
"Sì... Potresti tenere comunque il tuo appartamento... Ma ti preferirei con me... Se vuoi rimanere a casa tua posso venire io." dice un po' imbarazzato.
"Per me va bene... Se ti fa sentire più tranquillo lo faccio." sorrido.
"Grazie.. sei proprio un amore!" mi abbraccia più forte.
Vivere con Daryl non è un problema... Non voglio farlo preoccupare inutilmente.
La mattina dopo Daryl non può accompagnarmi a lavoro visto che ha una 'riunione' con i suoi, quindi mi accompagnerà Paul.
"Buongiorno signorina Shine!" dice appena esco di casa.
"Oh Paul! Solo Miki ti prego!" dico sorridendo.
"Come preferisci." dice facendomi salire in macchina e controllandosi intorno per vedere se qualcuno è nei paraggi.
Mi accompagna fino all'ingresso dove trovo Matt ad aspettarmi. Si scambiano il testimone, che sarei io e entro nell'edificio. Matt mi prende per mano e ci infiliamo in ascensore. Per fortuna siamo da soli.
"Mi dispiace per questa situazione!" ammetto mordendomi il labbro.
"Tranquilla è meglio così! Non posso perdere un'amica cara come te!" mi scorta fino alla mia scrivania. Cavolo neanche il presidente!!
Per fortuna ho lavorato in tranquillità. Sento il telefono squillare e rispondo.
"Pronto?" chiedo continuando a digitare sulla tastiera.
"Micetta sono io... Tutto bene?" Daryl sembra preoccupato.
"Sì sì! Tutto bene! Tu?" chiedo.
"Bene... Matt e lì con te?" chiede agitato. Mi volto e vedo la sedia di Matt vuota.
"Mh... No, è andato un attimo in bagno." dico controllando se trovo il mio collega nel corridoio.
"Cosa?!!!! E ti ha lasciati lì? Da sola?" okay Daryl sei paranoico!
"Daryl... Sono con altri venti colleghi! Stai tranquillo!" cerco di calmarlo.
"Adesso vedi cosa gli faccio!! Senti tu stai ferma fino a che non arriva!" mi avverte.
"Sì... Magari un foglio potrebbe attaccarmi!" alzo il sopracciglio.
"Smettila di scherzare!!! Non è proprio il momento!" sospiro.
"Senti... Ci sentiamo più tardi che devo lavorare..." lo saluto e riattacco prima che risponda.
Matt torna due secondi dopo.
"Sei nei guai..." ammetto ridacchiando.
"Eh?" chiede sorpreso sedendosi.
"Daryl mi ha chiamato e ora è incazzato perché mi hai lasciata 'sola' con venti colleghi e poteva succedermi di tutto!" Matt sospira e il suo telefono squilla.
"Pronto?" sento la voce di Daryl da lontano da quanto sta urlando, Matt sembra non farci caso.
"Daryl calmati! Non è successo niente... Sì... Sì la controllo... Mh mh... Va bene... Ciao!" Matt chiude la chiamata.
"Scusalo..." ammetto arrossendo.
"Miki è mio fratello! Quello che mi dice mi entra da un orecchio e mi esce dall'altro!" dice ridendo.
"Comunque scusami tu... Non dovevo lasciarti da sola." mi dà un bacio sulla guancia.
"Tranquillo Matt! Non è successo niente!" lo rassicuro sorridendo. Non vorrei essere un peso per nessuno, ma Daryl si preoccupa tanto per me...
Daryl mi sta aspettando fuori, esco dall'edificio mano nella mano con Matt e poi lui mi 'consegna' a Daryl che lo guarda accigliato.
"Emh... Ciao!" gli do un bacino. Lui ricambia rilassandosi e stringendomi forte.
"Miki... Sali in macchina... Devo parlare un secondo con Matt!" mi dice facendomi salire, non faccio obbiezioni e entro dentro. Prendo il telefono e guardo le notifiche, vedo i due gemelli parlare dallo specchietto retrovisore. Daryl ha posato una mano sulla spalla di Matt, ma non sembra arrabbiato, sembra seriamente preoccupato! Non voglio essere così tanto un peso per lui!
Dopo qualche minuto si salutano e Daryl mi raggiunge in macchina. Si volta verso di me e mi accarezza il volto per poi baciarmi appassionatamente. Cavolo! Non mi aspettavo un bacio così focoso! Pensavo fosse arrabbiato!
La sua lingua si stringe alla mia e mi abbraccia forte, non vuole lasciarmi e io non voglio che lo faccia.
Con Daryl mi sento benissimo, al sicuro come non mi sono mai sentita!
Ci stacchiamo e io mi lamento, volevo ancora baciarlo!!
Daryl ansima leggermente, io mi riavvicino e lo ribacio, ho bisogno di lui! Dei suoi baci per vivere!!
Non sembra dispiaciuto e mi bacia nuovamente.
Ci stacchiamo dopo qualche minuto.
"Dobbiamo andare micetta! Ci baceremo ancora a casa!" dice mettendo in moto. Io annuisco e mi allaccio la cintura.
Arriviamo a casa sua un po' più tardi, c'era tanto traffico.
Appena scendo vedo Daryl portarmi fuori in strada. Indica una macchina nera.
"Quelli sono Thomas e Steven. Loro controllano la casa." dice per poi portarmi subito dentro.
"Cavolo! Ci tieni a me!" dico alzando il sopracciglio.
"Cazzo! Sei la mia ragazza! E poi porti in grembo mio figlio!" dice mettendosi in ginocchio e accarezzando il mio pancino, alza la mia maglietta e mi bacia dolcemente.
...
Sono passate alcune settimane, per ora va tutto bene, nessun attacco da César... E il mio pancino è diventato un pancione, sto per entrare nel sesto mese.
Sto infrangendo una delle regole imposte da Daryl.
Sono sgattaiolata fuori di casa e sono andata a fare shopping. Ho comprato alcune cose per me e anche qualche cosuccia per il piccolo.
Ho trovato un completino intimo irresistibile e non sono riuscita a lasciarlo lì!
Poi ho comprato alcuni vestiti e un carillon stupendo che lascerò nella camera del mio bimbo.
Sono in giro da almeno un'oretta e solo adesso il mio telefono inizia a squillare.
Vedo che è Daryl.
"Dimmi..." cerco di fare l'innocente.
"DOVE SEI?!" okay è incazzato.
"Emh... Io..." provo a giustificarmi.
"Senti... Torna subito a casa e chiuderò un occhio!" sbuffo.
"Dai! Ero solo andata a fare shopping!" mi lamento uscendo dal centro commerciale.
"Se vuoi uscire a fare compere me lo dici e ti ci accompagno! Ma da sola non esci di casa!" dice cercando di mantenere la calma.
"Va bene... Ritorno subito..." dico per poi salutarlo e riattaccare. Sospiro e vado nel marciapiede.
"Assurdo! Palloso! Non posso neanche più uscire!" mi lamento a denti stretti. Cammino a testa bassa e finisco per sbattere contro qualcuno.
"Scusi." dico senza vedere chi sia, lo sorpasso ma poi questo mi afferra il polso.
"Mh... Ma guarda un po' chi abbiamo qui!".
...
La stretta sul mio polso si stringe maggiormente. Poi sento il suo petto poggiarsi contro la mia schiena, le sue mani mi abbracciando all'altezza del mio ventre e le sue labbra si avvicinano al mio orecchio.
"Allora le voci erano vere... Sei davvero incinta di Daryl!" sussura dolcemente. Io ridacchio divertita.
"Non c'è bisogno di farmi gli agguati James!" accarezzo il dorso delle sue mani.
"Scusami piccina, ma che ci fai qui tutta sola? Immagino che con quella storia di César, Daryl ti tenga sotto chiave." ammette voltandomi e regalandomi un sorriso.
"Già... Sono scappata di casa per fare shopping ma mi ha beccata e ora devo tornare." James ridacchia.
"Povera stellina! Dai ti riaccompagno io!" dice conducendomi alla sua macchina. La sua bellissima macchina.
"Grazie ma non devi!" ammetto imbarazzata.
"Sono anch'io uno degli uomini di Daryl... È mio dovere controllarti!" dice sorridendo e facendomi salire.
Adoro gli interni di questa Ferrari!
James si siede dietro il volante e parte.
"Allora dimmi... Com'è sapere che diventerai mamma?!" chiede sorridendo. Mi volto verso di lui, ha davvero un sorriso stupendo, poi con quei capelli biondi così lunghi e lisci sembra un angelo!
"Beh... Ho un po' paura, ma niente di che!" dico accarezzando il mio pancione.
"Senza offesa, però sei molto grossa, a che mese sei?" chiede lanciandomi un'occhiata veloce.
"Quasi sesto! Il punto è che è figlio di Daryl... Quindi anche solo adesso peserà già due chili!!" rido, lui sembra divertito da questa battuta.
"È vero! Sei molto piccolina e con un ragazzo come Daryl nasceranno solo giganti!" continuiamo a ridere.
"Spero tanto che sia un maschietto... Anche se lui vuole un femmina..." sospiro e continuo a accarezzare il mio pancione.
"Beh anche a me piacerebbe fosse femmina Miki! Un bellissima bambina come te!" ammette sorridendo.
"Ma James!! Io voglio un piccolo Daryl!" penso sia normale che una mamma voglia un maschietto e un papà una femminuccia.
Arriviamo a casa di Daryl dopo mezz'ora.
"Eccola qui! Sana e salva!" dice James 'consegnandomi' a Daryl.
"Grazie mille James! Tu sei in grossi guai signorina!" dice accigliandosi. James ci saluta e se ne va.
Daryl mi porta in casa e mi fa sedere nel divano.
"Allora... Perché sei scappata?" mi chiede mettendosi davanti a me in tutta la sua altezza.
"Non lo so... Volevo solo andare a fare shopping..." ammetto dispiaciuta. Daryl sospira e si siede accanto a me.
"Micetta... Hai idea di quanto mi sia spaventato quando non ti ho trovata a casa?!" chiede stringendo dolcemente la mia mano.
"Lo so... Scusa..." mi dispiace tanto di aver deluso Daryl.
"Tranquilla... Per fortuna c'era James..." mi abbraccia forte e mi bacia.
Sono le sei del pomeriggio e oggi Daryl deve dare una festa.
Iniziamo a preparare anche se lui non mi fa portare niente di pesante a causa del mio pancione!
Verso le otto arrivano Joe e altri della sua squadra. Okay... Non mi piace questa situazione. Daryl mi avvicina a sé e va a salutare Joe.
"Ciao ragazzi!" ci saluta soffermandosi su di me.
"Mh... Che bel pancione!" ammette alzando il sopracciglio, io arrossisco e non rispondo.
"Già... Sai, c'è mio figlio lì!" dice Daryl per provocarlo.
"Lo so bene..." dice Joe. Cala un silenzio imbarazzante che però viene interrotto dall'arrivo di alcuni invitati. Matt e Carmen non verranno, quindi decido di concedermi qualche bevanda analcolica e mi metto vicino alla piscina. Sono contro il muro della villa, sono un po' stanca.
Daryl sta parlando con alcune ragazze e ridacchia, accenno un sorriso, sembra così spensierato, è la prima volta in questo mese...
Sospiro e inclino la testa verso il basso.
Improvvisamente qualcuno afferra il mio mento e mi costringe a guardare in alto. Incontro gli occhi ghiaccio di Joe. Arrossisco, non vorrei parlare con lui.
"Hey... Stai bene piccola?" mi chiede poggiando un braccio contro il muro intrappolandomi.
"Mh... Sì! Tutto bene!" cerco di liberarmi inutilmente.
"Davvero? Eppure hai una faccia... Vorresti stare con Daryl?" chiede ammiccando verso il mio ragazzo che sta parlando con una bella bionda.
"No! Per carità! Lascialo divertirsi!" dico alzando gli occhi al cielo. Joe mi spinge ancora di più contro il muro.
"Miki... Davvero vuoi stare con lui?" distolgo lo sguardo.
"Joe... Ti prego... È il padre di mio figlio..." cerco di respingerlo, ma sono debolissima.
"Io me ne prenderei cura comunque..." dice accarezzando il mio ventre.
"Ma che dici Joe???!" mi blocca i polsi e si avvicina alle mie labbra.
"Voglio solo stare con te..." ammette a un soffio dal baciarmi.
"Ti voglio...!" un attimo dopo mi bacia. Le sue labbra sono molto più carnose di quelle di Daryl... Più morbide... Ma non sono quelle di cui mi sono innamorata. Mi lamento e cerco di mandarlo via inutilmente, accarezza la mia vita e mi stringe forte.
Sento la sua lingua accarezzare la barriera dei miei denti, ma non gli lascio il passaggio!
Un istante più tardi veniamo separati.
"JOE! CHE CAZZO FAI?!!"...
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GOOD BOY
FanfictionPrima stagione della storia di Miki e Daryl. ATTENZIONE: La storia è già stata pubblicata sul mio profilo Instagram @isitloveita ma era una semplice bozza, questa è la storia definitiva.