Give Me Love||Ziam|| (IN REVISIONE)

capitolo 5

-cosa succede?!-

-mi-mio padre mi vuo-vuole fare del m-male la pre-prego mi deve aiutare-

-ti aiuto però ho bisogno di sapere dove sei!

-so-sono sotto al mio letto, lu-lui sta cercando di romp-rompere la porta-

-okay non uscire da lí sto venendo ok? Dove vivi?

-21nesima strada nº10-

-prendi un bel respiro e calmati, sto arrivando! -

Attaccó e feci ciò che mi disse, cercando di calmarmi! Non sentivo più lui che urlava, quindi avrà sentito e sarà scappato! Cazzo e se ora non mi credono?!?

Ripresi a singhiozzare, avevo una fottuta paura.

Sentii la porta di casa rompersi e pensai subito che fosse lui e che volesse picchiarmi ancora e ancora...sentii i suoi passi farsi sempre più vicini...ruppe anche la mia porta ed è lì che capii che non era lui, ma la mia ancora di salvezza.

-hey dove sei?

Uscii dal letto lentamente e ciò che vidi mi lasciò a bocca aperta...era un angelo!

-i-io...-

-è tutto okay, ora vieni con me in centrale e ne parliamo ok? Stai bene?-

-okay, si i-io sto be-bene si!-

Mi sorrise dolcemente, mi prese la mano e mi portò fuori.

-è scappato vero?-

Non sentii la domanda, ero troppo concentrato ad osservare le nostre mani intrecciate.

-scusa n-non ho capito-

Mi rivolse un sorriso che mi fece sciogliere, se continuava così sarei morto!

-volevo sapere se fosse scappato-

-oh s-si lui avrà sentito che parlavo con te e sarà scappato...penso-

Entrammo nella sua macchina, mise in moto e partimmo.

-non so come ti chiami! Hahaha io mi chiamo Liam-

-mi...mi chiamo Zayn-

-bene Zayn, quanti anni hai?-

-di-diciassette...tu?-

-ventidue, sei piccolino allora, vai a scuola?-

-s-si, ma io appaio piccolo perché a tredici anni ho avuto un blocco di crescita e...e sono basso, sono un metro e sessantasette e quindi...-

-hey piccolo smettila, sei perfetto,  davvero!-

Sentii le guance andare a fuoco, no non potevo arrossire davanti a lui

-e lo sei ancor di più quando ti imbarazzi-

-oh i-io...-

-hahahahaha siamo arrivati-

Guardai fuori dal finestrino e vidi un'enorme edificio con su scritto polizia e altre cose.

Liam mi aprii la portiera, mi prese di nuovo per mano e ci dirigemmo all'edificio.

Era quasi vuoto visto l'orario, meglio così, non amavo essere guardato.

Arrivammo davanti una scrivania dove c'era seduto un ragazzo, forse dell'età di Liam, biondo e con gli occhi marroni.

-Andy questo è il ragazzo che ha chiamato prima, Zayn-

-oh, ciao Zayn, io sono Andy lo psicologo ma non solo,della centrale, siediti-

Sembrava un tipo simpatico.

Mi sedetti e aspettai che parlasse, intanto Liam si era preso una sedia e si era messo vicino a lui, tutti e due mi guardavano, così abbassai di poco lo sguardo.

-haaha allora piccolo Zayn incominciamo! Quanti anni hai?-

-diciassette-

Andy prese un foglio e iniziò a scrivere, penso che scriverà tutto ciò che dirò.

-quando sei nato?-

-il dodici gennaio 1997-

-okay, hai sorelle o fratelli?-

-n-no sono figlio unico-

-oookay,come si chiama tua madre?

-oh bhe i-io n-non lo so, lei è morta e papà non mi ha più parlato di lei, so solo questo-

-ah...allora tuo padre?-

-si chiama Jack ha sessanta anni-

-lavora?

-no

-hai parenti? Zii zie...-

-i-io non lo so...-

-oh bhe proveremo a cercarli, pooi, vorrei sapere da quanto tuo padre ti picchia-

-l-lui lo fa da quando avevo quattordici anni,  pe-peró ultimamente mi...mi ha violentato e...e l'altra sera ha portato anche un suo amico ed  io...-

-okay basta piccolo-

A parlare fu Liam e ne fui sorpreso visto che  era rimasto tutto il tempo a sentire cosa mi chiedeva Andy.

-si, penso che per ora possa bastare, poi sammai verrai domani e finiremo, ora è tardi. C'è solo un problema-

Cosa?! Si giró verso Liam e disse.

-dove andrà? Non possiamo lasciarlo in un hotel Liam, e poi da come mi hai detto suo padre è in circolo e...e poi lo farei venire da me ma c'è Ashley e lo sai com'è-

È vero non avevo pensato, dove avrei passato i giorni?!

-non preoccuparti Zaynie verrà a stare da me! Vuoi?

Certo che lo voglio Leeyum!!

-oh bhe se non do fa-fastidio io...-

-nessun fastidio! Allora andiamo, a domani, ciao And-

-ciao ragazzi-

Mi prese la mano, ormai era diventata un'abitudine e ci avviamo in quella che sarebbe stato per me un nuovo inizio.