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Eravamo in 10 a frequentare quel corso, i famosi 10 dell'anno prima.

Sara arrivò poco dopo Erika, la guardai male perché era in ritardo, o forse perché ero solita a guardare male le persone.

Non dimenticherò mai gli sguardi pieni di odio che lanciavo a quei due gemelli, più grandi di noi di un anno, che vivevano a Pavona anche loro.

Si chiamavano Alessandro e Damiano, ed erano identici. Alti, mori, occhi scuri... facevano parte della cosiddetta "Mafia di Pavona", o meglio, per noi, "Quelli dell'Horus". In realtà ai nostri occhi erano tipo una banda criminale, si riunivano dentro questo locale, l'Horius Club, e per anni pensammo che quel luogo fosse una specie di bisca. Un giorno mia cugina fu assunta lì a lavorare, ero preoccupatissima, non sapevo cosa le sarebbe potuto capitare tra quelle mura. Lei diceva che si trovava tanto bene, al contrario dei miei sospetti, così un giorno fui pervasa da un coraggio proveniente da  chissà dove ed entrai. Mi aspettavo un luogo buio, losco, invece era un semplice baretto, come tanti, due vecchi tavoli da biliardo, un bancone, dietro al quale trovai mia cugina sorridente, e qualche tavolino di legno. Insomma mi ero fatto tanti film mentali per niente, ma tornando ai gemelli. Federica, Federica e la mia santissima pazienza di starle dietro e ascoltarla mentre si lamentava del fatto che Alessandro, il suo grande amore, la prendesse per il culo insieme a tutti i suoi amichetti deficienti. Alessandro di qua, Alessandro di là. Odiavo vedere Federica stare male. Odiavo ciò che la faceva stare male. Odiavo lui. Quindi un giorno decisi di lanciargli occhiatacce ogni qual volta l'avessi visto, e lo vedevo spesso.

Solo che i due erano IDENTICI! Federica diceva che Damiano era completamente diverso, che aveva la faccia più tonda, che era meno bello... io non riuscivo a riconoscerli, quindi quando ne vedevo uno, lo guardavo male, tanto per sicurezza. Mi ricordo che chiesi loro l'amicizia su Facebook: non me l'accettarono.
È ovvio, testa di cazzo, tu li ammazzi con lo sguardo!

Annalisa giunse poco dopo l'arrivo di Sara.

Annalisa era una tipa... boh, non saprei bene come definirla, aveva gli atteggiamenti un po' da bulla, ma infondo era simpatica e mi ci trovavo bene.
Chiaro, la signorina è una perfettina e non odia mai nessuno, gli sono tutti simpatici e, trovandosi bene con tutti, perdonerebbe anche il suo peggior nemico.

AHHAHAHAHHHAHA, NO. Stai zitta, voce del cazzo. Non ho detto questo. Guarda, ti faccio un esempio di persona che odio: TU.
No, dai, scusa, non volevo, perdonami...

Vabbé dai, ripartiamo da capo.
Sei proprio una deficiente. Visto che perdoni tutti? Hhahahahaha.

Sparisci.

Allora, stavo dicendo..

Annalisa, si Annalisa. Un'altra cosa da dire su di lei: era amica di Ashton.

- Guarda chi è arrivata! La mia spacciatrice preferitaaaaaa. - fece il riccio con la sua tipica faccia da "ti sto prendendo per il culo/ amo farti incazzare".

Annalisa scosse la testa. Da quando aveva scoperto che fumava non la smetteva un attimo con quelle battutine. Che poi il bue dice cornuto all'asino, Ashton stava sempre con una sigaretta in bocca.

- Ciao. - sorrise un po' sforzatamente Luca, il nipote di una delle due insegnati.

Conoscevo Luca dai tempi dell'asilo. Ci avevo passato insieme tutti e cinque gli anni delle elementari. Ancora ricordo di quando, al suo ottavo compleanno, mi invitò come sempre. Entrai in questa sala che aveva affittato e lui era su un palco, in fondo, appena mi vide corse da me e mi disse:《Buongiorno, Fiorellino》. Ero imbarazzata come può essere una ragazzina di otto anni compiuti poco tempo prima di lui. Credo che giammai rimuoverò questa scena dalla mia testa.

Alle medie andavamo entrembi alla Gramsci, a Pavona, ma eravamo in classi diverse, infatti lui aveva scelto di studiare lo spagnolo, mentre io il francese. Feci questa scelta più per ritrovarmi in classe con Giorgia, Sara, Erika e Federica che per altro, mi attirava molto di più lo spagnolo, nonostante abbia origini tunisine e una nonna che dunque è un po' fissata con questa lingua. Penso che questo fattore abbia contribuito a farmelo detestare...

Mi sto perdendo in ciance ed ho molto altro di cui parlare..
Ti perdi sempre in ciance...

Taci.

Altro amico che frequentava il corso e che conosco dalle elementari è Matteo.

Ah, Matteuccio, nel dopo-mensa lo aiutavo sempre a decorare le pigne con le margherite. Lui le regalava a Sara, e lei le buttava. Perfida. Già, era innamorato perso di lei fin dalla prima elementare. Ci fosse stato un San Valentino nel quale non le avesse portato cioccolatini o rose o un anello o qualcos'altro. Le stette dietro fino alla seconda media(?).. secondo me non ha mai smesso di piacergli, ma lei lo vedeva sempre e solo come un amico.

Situazione simile se non identica era accaduta a Federica con Calum. Ma questo gli stava sotto ancora, a quanto lei mi raccontava. Anche Calum era stato con noi alle elementari e poi alle medie finí in un'altra classe. Finí nella C. Insieme ad Alessandro, bocciato, e ad Ashton. Stare lì lo ha rovinato. Lo ha cambiato completamente. Era diventato un coattone che se andava in giro insieme alla banda di GianPeppino. Eppure Federica diceva che nei suoi confronti non era cambiato, che un giorno, in seconda media, se l'era ritrovato sotto casa, in ginocchio davanti a lei con una rosa, un anello e una collanina con un ciondolo a forma di F e uno a forma di cuore. Le chiese di fidanzarsi con lui. Lei che fece? Lo rifiutò. Ovvio. Lei era persa per Alessandro. Diceva che Calum lo vedeva solo come amico e che era brutto. Brutto? Ok, forse prima, perché ormai era diventato un figone da paura. Alto, moro e muscoloso. Bello bello.

- Cogno! - salutò Ashton.

Esatto, "cogno" si chiamavano. Ah vabbe, contenti loro.

Così era il nostro gruppo al completo.

Eravamo io, Erika, Sara, Annalisa, Stevano, Emanuele, Luca, Matteo, Calum e Ashton.

***
Tadaaaaaa ecco a voi il nostro gruppo al completo...
Questa è la situazione iniziale.
Che succederà?

OPERAZIONE P.A.G.Z.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora