A volte la fortuna può non girare dalla tua parte... ma quando sei sfigata sei sfigata. Punto. E così la prima festa (e che festa!) che avrei dovuto passare con le mie amiche... le mie amiche la passarono senza di me.
Forse vi starete chiedendo il perché, o forse non vi interessa, ma voglio dirvelo ugualmente, dato che ho deciso di raccontarvi dei fatti miei.
Allora, la benedetta festa era stata decisa con mia grande felicità il 27 Settembre, o meglio il compleanno di mia nonna.
***
- Allora andiamo alla festa di Camerinsss? - domandò entusiasta Giorgia che già si vedeva a ballare in mezzo alla pista con un bel drink tra le mani sudate. Già, aveva le mani sudate Giorgia, sempre e da sempre. Ci divertivamo sempre a prenderla in giro per questo fatto, che bastarde.
- No puedo. - scossi la testa dispiaciuta.
- Why? - si intromise Erika (e daje col mix di lingue oleeee!).
- Il 27 devo andare al Sorriso - risposi facendo riferimento a una pizzeria vicina e abbastanza nota dalle nostre parti. - Festeggiamo il compleanno di nonna.. - spiegai spalancando le braccia in segno di resa.
- Proprio non puoi mancare? - domandò Sara.
- No. - storsi la bocca.
- Vabbe, dai, ci saranno sicuramente altre feste. - mi sorrise Federica.
Si, altre feste ci sarebbero state, ma io proprio a questa dovevo mancare?!
***
- E insomma loro vanno alla festa organizzata dal figlio del proprietario dell'Albalonga. - spiegai a mia madre.
L'Albalonga non so se l'avete mai sentita nominare, credo che sia alquanto conosciuta, dato che è da lì che è iniziata Roma. Albano si trova proprio dove sorgeva questo antico posto dal quale poi si è sviluppata Roma (mica è un posto da quattro soldi il mio è! Se se... Ironia portami via..). L'Albalonga comunque è rimasta nel nome della squadra di calcetto del posto (che fine gloriosa, da fondamenta di Roma a campo nel quale un branco di ragazzini insegue una palla). Beh, fatto sta che il proprietario ovviamente ha molti molti money e una super villa all'interno della quale era organizzata questa festa dal figlio quasi diciottenne.
- Mi dispiace che non ci puoi andare... magari se finiamo un po' prima con la cena ti ci porto, anche tuo padre sarà d'accordo, vedrai - provò a convincermi mia madre. Avrei potuto tenere in considerazione l'idea, infondo se arrivavo un po' dopo che cambiava? E invece le dissi che non importava, che ci sarebbero state altre feste. Accidenti a me e al mio essere una figlia modello.
Ricordiamoci di aggiungere modesta.Giustissimo, fortuna che me l'hai ricordato.
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- Che ci mettiamo alla festa?
- A che ora ci vediamo?
- Ma tu ti metti i tacchi?
- Allora liscia o riccia? Come sto meglio?
- Non mi sta bene niente!
- Devo farmi la ceretta per la festa!
- Chi ci può portare?
POTETE SMETTERLA DI PARLARE DELLA FOTTUTISSIMA FESTA?!
***
- Mi dispiace che non vieni. Non sarà lo stesso senza di te... - mi confessò Federica.
Non l'ha mai detto. Bugiarda.Lasciami far credere alle altre importasse della mia assenza!
No, non è vero. Sono state splendidamente anche senza di te.Non sei proprio capace di starti zitta!
Colpa tua, cara.***
- Melí, ma tu pensa se c'è Azzurrino alla festa! - ipotizzò Sara scherzosa.
Sentendo quel nome mi voltai di scatto e la guardai come un omicida guarda la sua futura preda. Nessuno doveva nominarlo. Azzurrino era mio e di Erika. Stop. E se fosse andato a quella festa avrei lanciato le peggiori maledizioni agli dei dell'Olimpo. Si, bestemmiavo Apollo quando ero particolarmente incazzata. Sembra stupido, ma mi aiutava a sfogarmi.
- Non ci sarà e non lo nominare. - scandii bene ciascuna parola cercando di mantenere la calma. Quando si trattava di lui mi agitavo in modo assurdo.
- Tranquilla, tranquilla, era solo per dire..
- Non dire. Tanto è solo un asociale mi merda, anche se lo abbiamo trovato nella lista degli invitati, non verrà mai. - cercai di convincere più me stessa che lei.
***
Era il gran giorno e alle 22:00 la cena di compleanno era già finita.
Arrivata a casa mi buttai sul letto, poi decisi di non andare subito a dormire. Accesi il pc e mi vidi un film insieme a Vanessa.
- Che tristezza. Noi a vedere un film, e loro a divertirsi alla festa.. - ammisi.
***
- Ehi genteeeee - scrisse Federica sul gruppo.
- Alle 5:00 in piazza? - fece la bionda.
- Ooookaay... come è andata la festa? - domandai.
Ero un po' in ansia mentre aspettavo la risposta e non sapevo neanche il perché.
Quando il cellulare vibrò lessi il messaggio di Giorgia: "Ahhahaha poi ti raccontiamo".
Sospirai. Ok..
***
Ero quasi arrivata in piazza e con mia grande sorpresa trovai Sara già lì ad aspettare.
Mi avvicinai e la salutai abbracciandola forte, come facevo con tutte.
- Ehi.. - sorrisi.
La ragazza ricambiò il saluto e gesticolando mi invitò ad indovinare chi fosse stato presente a quella maledetta festa.
- No. - scossi la testa.
- Si.
- No, non ci posso credere. Mi stai prendendo per il culo. - facile da credere data la mia ossessione degli ultimi tempi.
- Azzurrino. C'era Azzurrino. -
Rimasi immobile e avrei voluto urlare e tirare calci al muro e piangere e strapparmi i capelli. Credetemi pazza.
Lo sei.Non ora, ti prego, sono ad un punto importante.
Dicevo, avrei dato testate contro il muro fino a farlo crollare, ma quando Sara iniziò a dirmi che era stupendo, che in foto non la convinceva ma dal vivo la aveva rapita, che i suoi occhi erano così intensi da potercisi perdere dentro, che lui la aveva guardata e altro che ancora non era riuscita a dirmi... beh, allora non ci vidi più, e ringrazio il cielo per avermi lasciato quel minimo di buon senso che mi servì per non picchiarla!
- No, comunque è proprio bello...
- Tu vuoi morire. - affermai convinta.
Azzurrino era mio. Ok? E NESSUNO doveva toccarlo. Nessuno.
***
Ok, la mia ossessione per Azzurrino era un pochiiiiino esagerata, but who cares? LOL.
Vabieeen spero che vi piaccia, fatemi sapere. Ah, non indovinerete mai tutto quello che è successo alla festa: lo scoprirete solo nella prossima puntata! ahahha ok, no.
Alla prossima bellissime ♥
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OPERAZIONE P.A.G.Z.
FanficEssere AMICHE vuol dire saper condividere tutto, vuol dire potersi dire qualunque cosa, vuol dire che senza una non esiste l'altra. Sara, Erika, Giorgia, Federica, Melissa e sua sorella minore Vanessa possono vantarsi di avere un rapporto di amicizi...