17. Redemption - Redenzione

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Kreya era rimasta sbigottita da tutte quelle informazioni ricevute, soprattutto anche perchè erano vere, mentre l'ombra la osservava con un sorriso sadico in volto, sapendo bene la verità. 

-Ora mocciosa, vuoi davvero continuare il tuo cammino?- chiese la nemesi aspettandosi una risposta affermativa dalla ragazza. 

Kreya per un tempo che sembrava infinito rimase in silenzio per poi con decisione guardare l'ombra e rispondere:

-No-

-NO? TU OSI RISPONDERMI NO?- chiese l'ombra infuriata mentre si alzava, troneggiando sulla ragazza. 

-Esatto e ti spiego il motivo di questa decisione. Prima di tutto si, potevo reagire, ma dobbiamo pensare alle conseguenze di tutto. Il semplice fatto che se avessi reagito alle suore, sicuramente mi sarebbe capitato qualcosa di molto peggiore. Dai miei ricordi sembravano delle credenti estremiste e sicuramente mi avrebbero fatto partecipare a qualche rito di esorcizzazione, se non peggio. E per le persone scappate, non potevo seguire il loro esempio per il semplice fatto, sempre basandomi sui miei ricordi, le suore mi tenevano d'occhio molto di più rispetto ad altri bambini. 

Riguardo alla scuola, si venivo definita strana, parlavo poco, avevo poche amiche con cui non parlavo nemmeno tanto, ma alla fine nel momento del bisogno qualcuno mi aiutava, perché io come potevo aiutavo loro e alla fine non avevo motivo per serbare rancore. 

Per il mio stile, sì, sapevo che mi volavano critiche, ma alla fine il nostro Signore ha detto che non importa mai dell'apparenza, ma della nostra fede ed è questo che conta. La vita è fatta anche di momenti in cui ci si crede e ci si sente superiori ad altri, ma in realtà è solo una copertura per nascondere la paura di rivelarsi per quello che si è, raccontare delle proprie passioni che si credono un po' strane o immature. riguardo al mio corpo, in piccola parte mi piaceva perché voleva dire che avrei avuto speranze per il futuro, anche perché fischiare in quei anni era considerata una cosa alla stregua di un complimento, per quanto possa far sentire a disagio. 

Riguardo a quello che mi ha portato qui. Si, sono stata stupida a non reagire, ma alla fine fa parte della formazione, è stato doloroso e meschino, sopratutto mi sentivo violata, ma avevo molte possibilità di raccontare e chiedere aiuto e se lo hanno fatto, beh il nostro Signore li punirà come sempre fa, ne sono sicura. 

Riguardo agli insegnanti ho capito che per la mia generazione queste persone non hanno l'autorità che avevano con generazioni precedenti e per ogni cosa potrebbero essere licenziati o semplicemente denunciati, quindi preferiscono starsene alla larga e cercando scuse, in parte non gli biasimo. 

Riguardo a coloro che mi hanno adottata... Sicuramente avevano le loro buone ragioni e volevano comunque qualcuno da amare, certo, non erano persone che mi seguivano, ma ci provavano e sapevo che avevo il loro appoggio e stima. 

Riguardo all'ultima azione compiuta... semplicemente il nostro Signore ha deciso così e io.. si in parte mi pento del gesto, ma in parte forse alla fine di questo percorso ci sarà qualcosa per me, chi lo sa- disse Kreya tutto d'un fiato e la cosa sembrò sollevarla non poco, si sentiva molto più leggera e libera. 

L'ombra sorrise iniziando a scomparire.

-Vedo che hai anche superato la redenzione- disse per poi sparire, lasciando Kreya sola in quella stanza. 

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