19. I'm sorry - Mi dispiace

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Kreya spalancò la porta, vedendo Marel seduto a terra che la osservava seduto a terra sorridendo come un ebete mentre la guardava e con un orologio accanto, che lui fece sparendo con un piccolo schiocco di dita.

-Complimenti, sperata anche questa- disse lui alzandosi calmo.

-Si vero, ma vorrei palarti un attimo...- disse la ragazza esitante. 

-Certo, dimmi tutto, ti ascolto- disse comprensivo, era strano che lei volesse parlare.

-Ecco. In quella stanza ho affrontato una prova, e diciamo che per quanto io ci abbia provato a mantenermi calma e a essere razionale e aggrapparmi alla fede, non ci riesco. Perché fino a pochi minuti fa stavo parlando con la me stessa, la colei che ho sempre represso e che pensavo di non aver mai avuto, ma mi sbagliavo. 

Mi ha riportato alla mente alcuni episodi salienti e alla fine, quello che è detto è la pura e semplice verità, perché erano miei pensieri, che erano lì ma che non ho mai avuto il coraggio di esprimere o fare, cercavo di essere positiva e sia perché erano azioni troppo violente. 

Io... ho sempre cercato la fede del nostro Signore, ho sempre creduto che per ogni azione buona compiuta avrei avuto qualcosa in cambio, ma con il tempo mi sono resa conto che le persone ne approfittavano. Pensavo che ignorando, come hanno sempre insegnato a scuola, servisse, ma non è così, perché finché tu non dimostri almeno quel minimo di interazione richiesta la molestia verbale continuerà crescendo. 

Ma la cosa che più ha fatto male è quando ha tirato fuori coloro che mi avevano adottata, perché sul resto bene o male potevo passarci sopra, c'erano soluzioni, ma non ho mai avuto il vero affetto che si vedono nei film o comunque anche nelle altre famiglie, almeno di quel poco che ho visto. e non per questo però dico che ogni famiglia è come nel cinema, ovviamente è solo un esempio. 

Marel, tu sei stato una guida fantastica e comprensiva, immagino che tu abbia fatto molto per me.

Ma... Mi dispiace, io non posso andare in paradiso. Ti prego di portarmi all'inferno.-

A quell'affermazione Marel quasi ebbe un mancamento, mentre osservava l'espressione di Kreya seria e senza ombra di nessun dubbio. 

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