VERITÀ

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Madonna Peruzzi entrò nella propria casa, si tolse il mantello, si slegò i capelli e si recò verso lo studio di suo fratello. Le parole di Savonarola riguardo la morte del fratello continuavano a rimbombare nella sua mente. Non poteva più sopportare l'idea di rimanere allo scuro della verità riguardo quella recente disgrazia. Controllò prima la stanza del fratello da cima a fondo, aprì ogni singolo cassetto, ogni singola credenza, ogni armadio, ma sfortunatamente non trovò niente. Dunque si diresse verso il suo studio. I libri ed i resoconti del catasto non erano stati spostati, si trovavano ancora ordinatamente riposti negli scaffali dietro lo scrittoio, ma, sopra ad esso, la giovane si accorse della presenza di due grossi libri: i libri contabili della famiglia Medici e quello del Monte delle Doti. Dopo averli aperti notò alcuni strappi al loro interno: mancavano delle pagine. 

Tutto questo la insospettì molto; nonostante suo fratello la avesse già messa al corrente del furto di denaro, comunque lei non si riusciva a spiegare come mai quelle pagine fossero scomparse. Il suo occhio si soffermò sul focolare dove c'era parecchia cenere: qualcuno, o meglio, un Medici, aveva bruciato le prove e, con loro, aveva eliminato anche il fratello.

Corse giù dalle scale, prese un pugnale che nascose sotto la sottana, dalla fretta non le venne nemmeno in mente di prendere il proprio mantello per ripararsi dal freddo.

In poco tempo giunse a Palazzo Medici. Non appena entrò cercò di sembrare il più naturale potesse e si sforzò di essere cordiale.

"Siete qui per Piero? Mi spiace dirvi, Madonna Peruzzi, che è impegnato in un colloquio con il padre e la zia. Se non vi dispiace, vi chiedo di accomodarvi gentilmente e attendere."

Lei fece così, reprimendo la propria ira e, con un falso sorriso si sedette.

"Voi chi siete?" chiese una bambina arrivando.

"Io sono Costanza Peruzzi, voi immagino siate Maddalena de Medici, non è forse così?" 

La bambina annuì e aggiunse: "Volete giocare con me? Prima c'era mio fratello Piero, ma ora è obbligato a stare con mio padre."

"Data la circostanza mi vedo costretta ad accet-" non ebbe il tempo di concludere la frase che venne interrotta da una voce che ben conosceva e dai passi pesanti di alcuni adulti. Lorenzo de Medici e Bernardi uscirono senza dare spiegazioni, invece Piero prese il suo braccio alzandola con la forza e dicendole un semplice: "Dobbiamo andare!"

La bambina guardò con degli occhi supllichevoli il fratello tentando di convincerlo a far rimanere la ragazza, ma lui non le diede attenzioni. Appena furono fuori di casa Costanza smise di fingere serenità e si scagliò contro il giovane allontanando la sua morbida mano.

"Cosa fai Piero? Lasciami! Tuo padre, è stato tuo padre!" scagliò l'accusa la ragazza.

"Bernardi." urlò l'altro in risposta. Fortunatamente nessun passante prestò troppa attenzione a due giovani che litigavano.

"C- cosa? Se ne hai la certezza, mi spieghi perchè lui è ancora vivo, mentre il corpo di Tommaso marcisce sotto la terra?" continuò a sputargli in faccia queste parole.

"Un giorno tuo fratello mi disse che dovevo essere paziente. Ecco, è ciò che faccio. Ora devi aiutarmi Costanza, aiutami ad impedire che un'altra vita innocente venga presa da quell'uomo" la supplicò Piero determinato ad impedire il piano del padre.

"Cosa intendi?" chiese Madonna Peruzzi finalmente calma.

"Bernardi vuole uccidere padre Girolamo, questa domenica, prima che giunga in piazza per il suo sermone" spiegò lui abbassando la voce e avvicinandosi al suo orecchio.

"Costanza, ascoltami - aggiunse richiamando la sua totale attenzione - io non voglio vivere nella menzogna, non voglio essere parte di una famiglia macchiata del sangue di bravi uomini. Mi dispiace, per tutto quanto - la sua voce si spezzò - Per favore, promettimi che tu ci sarai, e sarai onesta con me, condurrai una vita leale e devota. E, in futuro, mi impedirai di diventare come mio padre. Ti supplico, fai in modo che io non segua la sua stessa strada." le prese le mani e la guardò dritta nei suoi occhi grigi.

"Non servirò io. Guardati Piero: stai già facendo la cosa giusta. Salva quell'umile frate, e poi, a tempo debito, ci sarà giustizia anche per mio fratello." posò la mano sulla guancia del ragazzo e lo baciò. Bianca, rimasta nell'atrio della casa, li riuscì a vedere da una finestra. Sperò con tutto il suo cuore che almeno Piero avrebbe portato pace in quel mondo.

I Medici - Piero de MediciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora