LA FINE DI TUTTO

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Salve a tutti! Dato che questo è l'ultimo capitolo, mi piacerebbe ricevere un commento dai nuovi lettori che, immagino, non l'abbiano letta prima nel mio vecchio profilo. Detto ciò, vi lascio all'ultima parte di questa breve storia.

Il giorno atteso con ansia arrivò in fretta; Lorenzo aveva assoldato dei sicari sotto consiglio di Bernardi, mentre Bianca lo aveva sostenuto nonostante non approvasse la sua scelta. Al contrario Piero, non essendosi voluto arrendere alla crudeltà del padre, decise di seguire il consiglio di Costanza e l'esempio di Tommaso avvertendo in tempo l'uomo di chiesa. Per questo, quando, durante quella domenica, padre Girolamo camminava per le strade cercando di sembrare sereno ed ignaro del proprio destino, i sicari invece si preparavano all'attacco. Lorenzo, per non destare sospetti, aveva deciso di presentarsi anche lui al sermone. 

Dunque, non appena tutto il popolo fu riunito, padre Girolamo, davanti ai dipinti degli impiccati di Botticelli, si rivolse alla folla.

"Al mio arrivo a Firenze ho trovato un nuovo amico, ho appreso che quando era giovane questo amico aveva un sogno far diventare questa città una vera repubblica, ma quando lo ho conosciuto questo sogno lo aveva abbandonato. Perchè? Il mondo è un luogo molto complesso; un uomo pensa di doversi compromettere per avere la metà di ciò che vuole ed è vero: un uomo deve rinunciare ai suoi sogni se agisce da solo, senza il signore - queste parole mossero l'animo di Lorenzo - e ancora peggio, può perdersi pensando di fare del bene anche quando fa del male. Un uomo così può uccidere non soltanto chi intende fargli del male - aprì il palmo e allungò il braccio verso la parete dietro di lui indicando Frascesco Pazzi - ma coloro che lo amano - Costanza sentì un tonfo al cuore a queste parole riferite al fratello - Un uomo così può creare un falso Eden, costruito nei giardini vicini alla casa di Dio. Un luogo dove la logica delle menti antiche come la mela della conoscenza corrompe la fede"

"Distruggiamo i giardini!" esclamò qualcuno suscitando l'approvazione di tutti i cittadini

"Morte ai Medici! Morte al tiranno!" urlò ancora carico di ira. Istintivamente Costanza guardò in direzione di Piero consapevole della purezza di quell'animo.

"Comprendo la vostra rabbia, è legittima - li placò il frate - Ma la violenza non è la strada di Cristo" 

Detto ciò scese lentamente i gradini guardandosi attorno, speranzoso di aver suscitato il pentimento nel cuore del Magnifico e così andando incontro ad una possibile fine. quando fu abbastanza vicino alla folla, Lorenzo strinse fortemente la corona e si ricordò di sua moglie Clarice, delle sue parole, e della sua bontà. 

"Ma di nuovi inizi, e offrirvi speranza - concluse Girolamo esprimendo tutta la fiducia che possedeva - se un uomo agisce con il Signore può ottenere qualsiasi cosa."

Bernardi fece un cenno col capo verso l'assassino che, a quel segnale, insieme ai suoi compagni iniziò ad avvicinarsi alla preda. Lorenzo invece, ancora avvolto nei propri pensieri, ruppe la propria corona da quanto la aveva stretta e, preso dal rimorso e dal dispiacere sia verso la sua famiglia che verso il popolo, si gettò sopra il corpo di Girolamo in modo che l'uomo assoldato non riuscisse a togliergli la vita.

A questo gesto scoppiò un putiferio.

"No Lorenzo! Avete perso la ragione! Deve morire, o tutto è perduto" lo richiamò Bernardi estraendo un pugnale. Ma le sue parole non furono sufficienti per portare a termine il piano: il Magnifico rimase sdraiato per terra guardandolo, mentre il popolo iniziò a scagliare pietre addosso allo scrittore. La giovane Peruzzi colse l'occasione che da tanto aspettava; mischiandosi fra la folla corse verso l'uomo ormai ferito e, col pugnale preso il giorno prima, trafisse il suo cuore.

"Per mio fratello, Tommaso!" urlò con tutte le energie che possedeva mentre si accasciò sulle ginocchia osservando la vita di quell'assassino svanire. Venne presto sollevata e condotta lontana dalla folla da due braccia forti il cui tocco aveva imparato a riconoscere. 

I Medici - Piero de MediciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora