In un mondo in cui i robot hanno preso il controllo e gli umani ridotti alla schiavitù, Hongjoong e Alexa devono trovare il modo di fermare la guerra scatenata dai C-128 e salvare il genere umano in via di estinzione.
La primavera sta lasciando spazio all'estate, i miei incubi invece non fanno che peggiorare. Temo centri qualcosa con il microchip disattivato. E se avesse lasciato dei danni ai miei nervi? O peggio, al cervello?
Dovrebbe rincuorarmi questo sole, invece non fa che irritarmi. Vorrei splendere di felicità ma la voragine che ho nel petto me lo impedisce. L'unica ragione per cui respiro ancora, è Hongjoong, che lavora sodo per cercare altre persone sopravvissute al disastro della guerra. Mi faccio da parte quando San e Wooyoung entrano in casa, e mi affretto a mettere qualcosa in padella. Rimembro la ruvidezza della paglia sotto le dita, il sole tiepido e alle volte il vento impetuoso che mi scompigliava i capelli, alla capanna. Quando non eravamo altro che fuggitivi.
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Il loro sguardo mi brucia sulla schiena. Mi domando cosa frulli nella loro testa: saranno ancora confusi. Affetto qualche verdura e la metto in una ciotola abbastanza capiente, quando un mormorio mi ridesta dalle mie azioni. "Alexa?" È la voce morbida di Hongjoong, al suo fianco un ragazzino basso più di lui con il viso sporco e i capelli biondastri stropicciati. "cos'è successo?" mi precipito da lui, ma il nuovo arrivato è spaventato e si ritrae facendo un passo indietro. "Jongho, non devi avere paura..lei è..la mia fidanzata" mi scalpita il cuore per un momento, a quelle parole. Così sincere, così.. "Era solo, a qualche isolato da qui.." dice. "mi occupo di ripulirlo, puoi occuparti della cena?" Hongjoong annuisce e mi lascia un tenero bacio sotto l'orecchio. "Andiamo tesoro" afferro la mano del piccolo Jongho e lo accompagno al bagno. Non mi sono mai occupata di un bambino prima d'ora, perciò sono parecchio timorosa di sbagliare qualcosa.
Per prima cosa lascio che si tolga le scarpe sporche e lo faccio sedere dentro la vasca. Lo aiuto a togliere i vestiti. "hai bisogno di una mano per il bagno?" Jongho scuote la testa, ma io mi assicuro di tenerlo d'occhio. Adesso abbiamo cinque bocche da sfamare, ed una quasi nuova famiglia.