capitolo 1❥

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Negli ultimi due anni gli umani hanno lottato contro robot spietati,
in grado di polverizzarci con uno schiocco di dita. La cosa più terrificante è che siamo stati proprio noi a crearli, senza curarci delle possibili conseguenze. Ma questa guerra, prima o poi, sarebbe avvenuta. Adesso sono qui, nascosta in un vecchio magazzino di merci a combattere per la mia vita sperando di sopravvivere al giorno successivo, ma so che è impossibile se prima non trovo del cibo.
I dintorni pullulano di Cyborg C-128 -così si chiamano sin dall'origine- e perlustrano con i loro magnetici occhi rossi qualsiasi movimento a loro anomalo. Mi scosto dalla coperta che sono riuscita a trovare qualche giorno fa, quando mi sono ritrovata a fuggire da quei pezzi di ferraglia, e faccio attenzione a non uscire troppo allo scoperto.
Il mio stomaco brontola, ho fame e l'unica cosa che sono riuscita a mettere sotto i denti prima di scappare è stato un tozzo di pane rubato. Dovrò aspettare la notte, penso mentre con forza mi mordo le unghie per ignorare il contorcersi delle mie budella. Penso alla mia famiglia, a coloro che per anni sono stati al mio fianco, e che ora non ci sono più, per colpa loro. Prometto a me stessa che i Cyborg C-128 un giorno spariranno, spero di essere io a farli a pezzi, ma so che non ne sarò in grado. Non con la mia statura almeno.

È calata la notte, e l'unico rumore che posso udire è il frinire dei grilli e il bubbolare dei gufi. Non sento più il pesante passo dei robot, quindi mi costringo ad ingoiare il groppo che ho in gola e a cercare da mangiare. Se sarò fortunata, nel giro di qualche ora sarò sotto la coperta bucherellata di lino che ho trovato nel magazzino. Muovo i miei passi insicuri, stando attenta a non provocare alcun rumore: quei maledetti hanno l'udito acuto e più sviluppato di qualsiasi altro animale sulla faccia della terra. Loro fortunatamente sono stati risparmiati, non avrei sopportato veder morire degli animali. E so quanto egoistico sia pensarlo dato che la mia famiglia è morta e migliaia di umani stanno morendo ogni giorno. Mi appiccico al muro nel momento in cui percepisco un rumoroso passo che stride contro il terreno. Fantastico, penso mentre mi accuccio dietro al muro buio e proseguendo per la mia strada. C'è soltanto una mezza luna a farmi compagnia durante la missione.
Esulto internamente quando, affilando la vista più che posso, scorgo l'insegna malandata di un supermercato. Prego un qualche dio in cui nemmeno credo, di trovare qualcosa da mettere sotto i denti, almeno per stasera. Non pretendo di trovare una miniera d'oro, anche se mi farebbe comodo.
Mi guardo intorno, e non vedendo nessuno, entro nel supermercato.
"Hey!"

Dark Side Of The Moon[kim hongjoong]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora