Capitolo 25

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Hermione si appoggiò con la schiena alla corteccia di un albero, sentì le gambe cedere e si lasciò scovolare fino a trovare la gelida erba umida.

Il miscuglio di emozioni le esplose dagli occhi in lacrime cristalline e salate. Si tirò le ginocchia al petto ed affondò le mani nei riccioli bruni.

Cercò di sfogarsi il più silenziosamente possibile. Destava provare quei sentimenti per quel ragazzo. Le avrebbe portato solo sofferenza. E lei aveva già sofferto molto a causa sua.

Passò un lampo nella sua testa, ripensò a tutte le scelte sbagliate che Draco aveva fatto, ma poi si corresse. Non aveva avuto scelta. E si sentì un'emerita egoista. Il cuore fu come gelato
Per un attimo e al suono di passi sull'erba bagnata alzò di scatto il volto rigato dalle lacrime.

I solo sguardi si intrecciarono. Si lessero dentro. Lei si asciugò velocemente le lacrime e si alzò aggrappandosi alla corteccia dell'albero.

"Perché piangi?" Domandò il biondo, in tono piatto. "Nostalgia?" Continuò,senza interrompere il contatto visivo, avanzava cautamente come se al posto della ragazza dai boccoli castani ci fosse una fragile fenice, pronta a spiccare il volo se si fosse avvicinato in maniera troppo brusca.

Hermione deglutì per poi scuotere le testa. "No, non direi. In realtà... non lo so." Mormorò con voce tremante.

Una volta che Draco arrivò difronte a lei le portò una ciocca di riccioli dietro l'orecchio, nel suo sguardo non c'era traccia di scherno, o ironia. Era malinconico, triste.

Hermione afferrò la mano accanto al suo volto, gelida, liscia, morbida. "Sono un'emerita egoista, Malfoy." Disse sicura di se.

Sul volto di porcellana del ragazzo si dipinse un'espressione interrogativa, ma non fiatò. "Ho pensato solo a cosa volevo io. E non al dolore che avrei potuto causarti." Continuò la strega.

Il biondo scosse la testa. "Her..." ma Hermione lo interruppe. "No Draco, fammi finire." Lui zittì e continuò a guardarla.

"Mi dispiace. Mi dispiace di non averti capito, mi dispiace di averti sempre schifato, mi dispiace fi non aver mai provato a mettermi nei tuoi panni, mi dispiace per averti odiato quasi ingiustamente , mi dispiace per averti... tirato un pugno, per averti insultato e per... averti fatto soffrire." Le si incrinò la voce.

A quel punto Malfoy si abbassò sulle sue labbra, e la baciò come se fosse stata l'unica cosa di cui avesse avuto bisogno. Come se fosse aria da respirare.

Lei non si oppose. Schiuse le labbra per accogliere la sua lingua e portò le sue mani delicate sulle guance di lui per attirarlo più a se. Le mani del ragazzo finirono sui fianchi di lei, si intrufolarono sotto il maglioncino e accarezzarono la calda pelle nuda.

Hermione non si oppose e lui le separò le cosce infilando un ginocchio tra di esse. Si desideravano, avevano bisogno l'uno dell'altra.

Una mano del biondo risalì lungo io ventre di lei e si intrufolò sotto una coppa del reggiseno, li trovò un seno tonico, non molto abbondante riusciva a tenerlo in una mano, amava i seni piccoli, erano sinonimo di eleganza.

Un gemito fuoriuscì senza controllo dalle labbra di Hermione che ormai era del tutto fuori controllo. Draco si separò dalle sue labbra e scese con baci umidi sulla mascella, poi sui nervi del collo, dove succhiò gentilmente un lembo di pelle.

La grifondoro nemmeno si rese conto di aver infilato una mano sotto la camicia candida del ragazzo, per accarezzarne il petto tonico e sodo.

"D-draco..." ansimò la ragazza, non era una richiesta di fermarsi, bensì io contrario.

Una mano del ragazzo scivolò sulla coscia di lei, la sollevò e la fece agganciare intorno alla sua vita.

Non ci volle molto che il maglioncino della Grifondoro incontrò l'erba umida, facendola rimanere seminuda, vulnerabile agli occhi del biondo. Il vento freddo le accarezzò la pelle bollebte facendola rabbrividire ma non se ne curò.

In cielo si potevano ammirare le prime stelle della notte, romantiche e mozzafiato, i colori caldi del tramonto attribuivano pace all'anima di Hermione che prese a sbottonare la camicia del serpeverde con mani tremanti dal desiderio.

Sarebbe stata la volta buona, non voleva fermarsi, lo desiderava. Con una mano Draco fece scattare il gancetto del reggiseno, che ebbe la stessa sorre del maglioncino.

Si prese un attimo per osservarle i seni, le calvicole sporgenti, il ventre piatto, si lanciarono uno sguardo complice, Draco non ci mise molto a capire che era la sua prima volta, la consapevolezza nel suo sguardo era trasparente. "Sei bellissima santo Salazar."sussurrò per poi fiondarsi di nuovo sulle sue labbra.

Hermione liberò il ragazzo dalla sua camicia di sera che finì al suolo leggiadra, lo accarezzò premendo le dita sul suo petto.

Le gambe divennero molli e Draco dovette sorreggerla dalla vita ed adagiarla a terra. Al contatto con l'erba umida trasalì mordendosi l'interno della guancia.Fremendo la liberò dai jens, la osservò all'apice dell'eccitazione. La sua erezione implorava pietà, e lei era li, stesa fragile, pura, vulnerabile.

"Se... vuoi che mi fermi, dillo adesso o non sarò più in grado di fermarmi." Ansimò il biondo con i capelli scompigliati.

Hermione in tutta risposta lo afferrò dalle spalle e lo baciò con una passione travolgente. Lo liberò dai pantaloni e le sue mutandine le furono letteralmente strappate di dosso.

Malfoy le divaricò le gambe con leggerezza, allineò i due bacini ed entrò con una spinta decisa ed un gemito roco.

Vide la grifondoro strizzare gli occhi per il bruciore, si accovacciò du di lei facendo leva sui gomiti per non pesarle addosso e le mani di lei finirono sulla sua schiena.

Iniziò a muoversi dolcemente per non farle male ma lei infilò le unghie nella sua schiena per incitarlo a muoversi più velocemente.

"Hermione... devo fare piano... altrimenti sarà come uno.. stupro." Disse ansimando. "Ti sembra uno stupro questo?" Domandò per poi gemere quando lui aumentò il ritmo.

Erano uniti, amanti, due anime che danzavano lievi al triste vento. Riprese a baciarla con dolcezza continuando a spingere senza controllo.

Lei ansimava tra un bacio e l'altro mentre il bruciore lentamente lasciava spazio all'estremo piacere. Ora capiva di cosa tutte le ragazze parlavano nei bagni femminili.

Una mano finì tra i morbidi lisci platino e li tirò con dolcezza. "Draco..." ansimò portando la testa indietro. "Guardami Hermione." Gemette lui.

Gli occhi scuri da cerbiatta si incollarono a quelli cristallini si lui. Le guance arrossate e le labbra rosse pee i baci facevano perdere la testa al serpeve sempre più vicino al culmine.

"Ti amo Hermione. Ti amo tanto." E con un ultima spina ed un gemito roco si riversò in lei, che raggiunse il culmine graffiandogli la schiena. "Ti amo Malfoy."
Spazio Autrice
Saaaalve, cooome va? Premetto che non sono molto... brava? A scrivere queste scene(ma va serena sei vergine che ti aspettavi) ma ci ho provato e mi sono davvero impegnata. Se dovessi avervi deluse mi dispiace ma le mie conoscenze sono ferme qui ops.
Spero comunque di avervi accontentate finalmente e che vi sia piaciuto. Ho provato a... mettere più dettagli possibili.

L'angelo Nero e La Principessa Sangue MarcioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora