È circa un anno che mi sono trasferito a Roma , è circa un anno che sono lontano dall'azienda, che ho cambiato lavoro, che vago per le strade della mia vita. Da quando sono qui non faccio altro che pensare all'anno passato. Tutto quello che ho dovuto sopportare e che sto ancora sopportando, tutti i pensieri e le emozioni, la delusione e la rabbia , la frustrazione per non essere riuscito a capire cosa tramavano alle mie spalle non fa altro che alimentare la mia solitudine. Pensavo che andare via da Istanbul fosse la soluzione migliore, pensavo di lasciare il peso dei miei pensieri in quel posto che non era più casa , pensavo di riuscire a scappare da tutto e tutti ma così non è stato. Mi ritrovo in una città fantastica quale Roma, con i miei nuovi amici, con il mio nuovo lavoro, con la vita che sembrerebbe sorridermi visti i numerosi successi . Successi che avvengono solo come causa della mia dedizione al lavoro nonostante tutto. Di notte mi ritrovo a vagare per le vie di questa grande città, mi ritrovo a fare i conti con i fantasmi del passato che mi inseguono nonostante io cerchi rifugio ovunque, mi ritrovo a fare i conti con la mia solitudine che non fa' altro che peggiorare ogni giorno di più. Nonostante le donne non manchino , nonostante affoghi tutti i miei pensieri nell'alcol. Cosa mi sta succedendo? Un tempo non ero così. Dove è finita la mia capacità di controllo? Dove è finito Ömer İplikçi?
Un anno fa sono andato via pieno di rabbia , con un vuoto dentro e con tante domande senza risposta. Sono stato tradito dalle persone a cui tenevo di più nella mia vita. I miei zii , che mi hanno cresciuto come se fossi figlio loro, hanno creato questo gioco sporco solo per potersi appropriare di ricchezze che neanche volevo possedere .Sapevano della mia situazione con il nonno , come avrei potuto accettare di ricevere la sua eredità? Non lo avrei mai fatto.
Avrei tanto voluto chiedere a mia zia il motivo di tanta cattiveria nei miei confronti. Perché sfruttare una ragazza, approfittando delle sue debolezze, per trarre beneficio? Perché non ha approfittato del fatto che il mio rapporto col nonno fosse così deteriorato per parlarne con me? Capisco la pressione del nonno sull'argomento ma non capisco perché agire alle mie spalle. Sarebbe stato tutto più semplice se solo ne avessero parlato apertamente con me. Riconosco di non aver avuto mai un carattere " aperto e tranquillo" su questa questione ma arrivare a tanto è troppo, anche per me che non ho mai avuto limiti.
La cosa che più mi fa andare su tutte le furie è il fatto che lei abbia trascinato Sinan ,Koray e Sude in questo gioco. Koray posso anche capirlo, è il suo migliore amico, l'unico folle che poteva appoggiarla. Ma Sinan? Cosa poteva fare Sinan di così utile per aiutarla in una situazione del genere? Davvero non lo capisco. Non capisco come abbia potuto giocare con la vita di tutti noi.
Zio Necme credo che sia stato trascinato a sua volta in questo vortice. Voglio credere nella sua buona fede, voglio credere che l'abbia fatto per amore della zia e per non rattristarla. D'altronde sappiamo tutti le grandi capacità della zia quando si tratta di convincere qualcuno per ottenere qualcosa . Ho guardato a lungo il suo modo di fare mentre lavorava in azienda e ho visto da me il tipo di rapporto creato con Defne, questo mi fa' pensare che infondo forse lui non voleva che questo gioco continuasse ma ahimè a questo non avrò mai risposta.
Sude ha da sempre dimostrato una sorta di risentimento nei miei confronti, questo a causa del mio modo di fare a volte brusco per quanto riguarda la sua " relazione " con Sinan. Non l'ho mai approvata per mancanza di sentimento da parte di lui, ho sempre pensato che fosse un' amore adolescenziale e non credo di essermi mai sbagliato. Nonostante ciò ,la mia amata cuginetta, ha preferito ferirmi e prendere parte a questo gioco piuttosto che confessare tutto e subito. Ma di cosa mi meraviglio? È pur sempre figlia di mia zia e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di trovarsi un gradino sopra me nella mente dei suoi genitori. Così facendo pensava forse di avvicinarsi a Sinan ma ha solo fatto un buco nell'acqua.
La cosa che più mi tormenta da circa un anno è come abbiano fatto tutti loro, nessuno escluso, a guardarmi negli occhi e a continuare questa farsa.
La cosa che più mi tormenta è come abbia fatto anche Sinan che, da sempre conosce ogni parte di me, ad assecondare tutto questo. Abbiamo sempre confessato tutto l'uno all'altro, abbiamo sempre impedito che giochi meschini come questi contaminassero le nostre vite, non solo sul lavoro ma soprattutto nella quotidianità. Ho sempre pensato a Sinan come se fosse il mio fratellino e non a caso ho deciso di passare parte della mia vita al suo fianco investendo in quello che era il nostro più grande sogno. Un sogno andato in frantumi. Ho sempre pensato al nemico come qualcuno di diverso da loro, invece alla fine sono stati proprio loro, chi più amavo, a distruggermi.
La rabbia è tanta , con ognuno di loro. La delusione e l'amarezza di questo momento è qualcosa che mi logora nel profondo. Una parte di me vorrebbe perdonarli e voltare pagina , l'altra parte invece a stento riesce a pensare a loro senza spaccare qualcosa. Se solo penso che a causa loro ho perso ciò che di più caro avevo trovato in vita mia, mi vien voglia di tornare indietro per riversargli addosso tutto questo odio e questa rabbia.
Ah Omer ah! Come hai potuto farti abbindolare così? Come hai potuto far vincere l'odio nella tua vita? Come hai potuto lasciare Defne a se stessa dopo tutto questo casino?
Per quanto lei possa avere le sue colpe alla fine è solo una povera vittima come me... e cosa più grave è che a risentirne al momento siamo proprio noi. Perché sono sicuro che infondo al suo cuore ci sono ancora io, perché sono sicuro che l'amore che ancora provo è vivo anche in lei, nonostante tutto il dolore e nonostante il mio allontanamento.
Mentre il resto del mondo va avanti , io resto fermo qui... con tante domande, poche risposte e tanto vuoto nel cuore.
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Kiralik Aşk - Amore e pregiudizio
Fanfiction(COMPLETA) Una raccolta di lettere inerenti al periodo in cui Ömer si trova a Roma e Defne a Istanbul. I protagonisti danno voce ai loro pensieri più intimi, alle loro emozioni e sensazioni. N.B. Tutte le lettere che trovate in questa raccolta sono...