Kiralik Aşk - Amore e pregiudizio

Cap. 3 "Prima della partenza"

Avrei tanto voluto fermare Defne quella sera, avrei voluto guardarla negli occhi , chiederle il perché di tanto silenzio, il perché di tutto questo, ma non l'ho fatto. Le sue parole pesavano come macigni. Mai avrei immaginato che mia zia potesse arrivare a tanto pur di ereditare le ricchezze del nonno, mai avrei immaginato che Defne , così pura e sincera, cedesse a un tranello simile. Eppure l'ha fatto, proprio lei, la mia Defne. Il barbiere di Siviglia in sottofondo mi ricorda quando la prima volta ho sentito il suo telefono squillare, sembrava essere un sogno, la donna perfetta era lì; con le mie stesse passioni, con la dolcezza e la purezza che la distingueva dalle altre. Un sogno che si è trasformato presto in un incubo. Chi stavo sposando? Chi era la donna che percorreva la navata al mio fianco ? Defne o una copia ? Chi ero io in questa storia ? Ma soprattutto perché a me? Non ho mai amato una donna a tal punto, prima di lei solo storielle, dopo di lei chi ci sarebbe stata? Nessuna risposta.
Partirò per Roma , ricostruirò li la mia vita. Non ho più nulla che mi tenga legato qui. I miei affetti sono andati perduti, la mia Defne non è più mia. Chissà cosa sarà della mia vita, chissà se rimarrà traccia di lei in me, se riuscirò a perdonarla, se perderò il fuoco della rabbia che mi brucia dentro. Chissà cosa ne sarà della sua di vita, se adesso finalmente canterà vittoria o si arrenderà al fallimento. Non credo che lei non mi abbia mai amato, non credo che abbia recitato tutto il tempo, non lo credo e non lo voglio credere. Non lo so, sono arrabbiato, confuso, a pezzi. Partirò e troverò la mia strada o semplicemente vivrò con la speranza di non incontrare mai più la sua, perché se ciò accadesse non sarei poi più così sicuro ma cadrei ai suoi piedi come un castello di carte, in attesa di risposte.