Capitolo 3

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Un attimo più tardi, Draco ed Harry assieme al loro amico Neville si avviarono verso Hogwarts e nell'arco di altri pochi secondi, i tre uomini si ritrovarono davanti all'entrata della scuola che in quei lunghi istanti inevitabilmente gli lasciava una serie di ricordi infiniti.

Gli anni trascorsi in quella che per loro nonostante tutto era come una seconda casa, furono magnifici e anche se a rendere tutto più oscuro un tempo c'era il terribile mago Lord Voldemort ucciso dal moro stesso, alla fine Potter, così come Malfoy e Paciock erano felici di poter rientrare in un luogo speciale.

Non appena i tre varcarono la soglia, Harry venne travolto da alcuni e particolari ricordi del...

Passato.

"Ci vediamo Edvige!" Disse un Harry dodicenne al suo gufo bianco e cara complice/compagna di avventure, per poi guardare Ron, il suo migliore amico. "Insomma un elfo domestico si presenta in camera mia, non riusciamo ad attraversare il binario 9¾ e quasi ci facciamo ammazzare da un albero! È chiaro che qualcuno non mi vuole qui quest'anno!"

All'improvviso i due ragazzi dovettero fermarsi, dato che davanti a loro c'era Argus Gazza, il custode.

"Datevi un'occhiata in giro ragazzi! Questa notte potrebbe essere l'ultima che passate in questo castello." Dopo quelle parole Harry e Ron si guardarono spaventati. "Oh, siete nei guai stavolta." Sorrise soddisfatto.

"Siete stati visti!"

Urlò a quel punto il professor Severus Piton, Capo della Casa dei Serpeverde qualche minuto più tardi, nel tempo che i quattro maschi si potessero spostare nell'ufficio del docente.

"Da non meno di sette babbani!"

Finì per poi gettare con forza il giornale, la Gazzetta del Profeta sulla scrivania.

"Avete un'idea della gravità della cosa? Avete rischiato di rivelare il nostro modo! Senza parlare del danno inflitto al Platano Picchiatore che fa parte di queste terre da prima che voi nasceste!"

"Sinceramente professor Piton, credo che abbia fatto più male lui a noi." Rispose allora Ron, nel mentre Harry lo guardava senza parole.

"Silenzio!" Ringhiò l'insegnante. "Vi assicuro..." Continuò l'uomo per poi alzarsi in piedi. "Che se voi apparteneste ai Serpeverde e il vostro destino dipendesse da me entrambi vi trovereste sul treno di ritorno, stanotte! Sta di fatto che..."

"Che non è così!" Rispose allora il professore e preside scolastico Albus Silente.

Presente.

"Harry!" Disse ad un certo punto l'uomo stesso, sopravvissuto alla Seconda Guerra Magica riportandolo alla realtà dei fatti. "Signor Malfoy, signor Paciock. Che bello rivedervi tutti qui. Come mai?"

Nei suoi occhi azzurri come il cielo, c'era una certa malinconia.

"Albus." Rispose il moro per poi abbracciarlo con gioia. "Sono felice di rivederla. Beh, noi in realtà siamo qui perché..."

"È successa una cosa davvero grave!" Rispose Draco. "E vogliamo sapere da lei alcune cose importanti!"

"Certo." Rispose allora l'uomo tornando serio, o almeno provandoci, dato che in quel momento era sovrastato dalla tanta ed immensa felicità.

"Accomodiamoci pure nel mio ufficio!"

Drarry ~ Intrighi ad Hogwarts - Indietro nel tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora