23) Possiamo farlo

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«Visto? E anche questa giornata di terapia è andata. Non è stato tanto difficile, vero?»

L'entusiasmo di Lyssa non entusiasma Niall allo stesso modo.

Lui è solo stanco. E anche se lei finge che non sia in quel modo, per lui è stato davvero tanto difficile. Niall si stringe nella felpa, abbassa ancora di più il berretto sulla testa appena fin sopra agli occhi e si lascia cadere sul divano.

Anche le sue sopracciglia sono andate ormai. E lui vorrebbe andare in giro con un sacco sulla testa. Non con quel semplice berretto. Dio, non riesce nemmeno più a guardarsi allo specchio.

Non è più lui. E lo sa perché la gente per strada non lo riconosce più. Chiunque poggi lo sguardo su di lui, lo ricaccia subito via, colmo di tristezza e compassione.

«Se lo dici tu» sussurra, chiudendo gli occhi.

Il sorriso di Lyssa svanisce in un solo secondo. Beh, per lo meno non è in quelle fase in cui vengono fuori le lacrime. Quelle arrivano la sera, quando Niall dorme già tra le sue braccia. O quando torna a casa e Miles la guarda preoccupato.

Dio, da quando lei e Niall si sono definiti una coppia, passa le giornate unicamente e interamente con lui. Lyssa ha lasciato il telefono del lavoro a casa sua. Adesso che ha scelto Niall, non vuole più sapere nulla dell'articolo.

Forse dovrebbe dirlo al suo capo. Non può andare avanti così. Ma perché non lo fa allora?

Una di quelle notti la giornalista ci ha pensato. E se Niall... se ne andasse? Lei sarebbe rimasta anche senza lavoro, oltre che senza amore.

Ma lei lo ama. E proprio perché lo ama sa che sta sbagliando tutto. Deve dire la verità a Niall. Oh, no. Questo non può farlo... non ancora. Ma deve assolutamente cestinare l'articolo pronto e chiamare John per farsi licenziare. Anche Miles pensa che sia la cosa giusta.

Lyssa sospira e si avvicina al ragazzo sul divano. Si inginocchia proprio davanti a lui e gli accarezza la guancia gelida. «Vuoi dormire?»

Niall scuote la testa e fa una smorfia subito dopo. Smorfia da nausea, Lyssa lo sa.

«E allora cosa vuoi fare?»

Niall scrolla le spalle, restando in silenzio e godendosi la carezza dolce della ragazza.

Lyssa volta la testa verso il tavolino e come se avesse avuto un'idea brillante, si lancia sul foglio sempre lì da settimane.

Ci stanno ancora un bel po' di punti da togliere da quella lista. Li guarda e scarta velocemente: non possono vedere l'aurora boreale; non possono guidare un aeroplano e di certo non possono andare a Venezia. Gli ultimi tre punti (sposarsi, avere un figlio e leggere il libro di Lyssa) sono esclusi a prescindere.

«Che ne diresti di andare in spiaggia? Potremmo finalmente fare il nostro falò.»

«Lys, fa troppo freddo per andare stasera.»

Anche se le temperature non sono così basse ed è solo Niall a sentire tutto quel freddo, l'idea è stata decisamente bocciata.

«E fare un tatuaggio? Un amico di Miles potrebbe farci questo favore proprio adesso, magari lo facciamo venire qui.»

Niall rabbrividisce. Non vuole altri aghi sulla pelle per oggi. La ragazza capisce dall'espressione sul suo viso, nonostante i suoi occhi siano ancora chiusi. Bocciata.

«E va bene. E se cantassi davanti al...»

Gli occhi immensamente blu di Niall si aprono. E la fulminano. Ok, d'accordo! Pessima idea anche quella.

Don't Let Me Go ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora