§ Jacob, Cal ed Em
«Amore…»
Apro gli occhi e guardo mia moglie.
«Dimmi Rosie.»«Sta piangendo, portala qui dai.»
Sospiro, poi mi alzo e vado in camera sua.
«Ehi Em, vieni, la mamma vuole parlarti.»
«Non mi va. Torna a dormire papà.»
«Beh… allora non mi lasci scelta.»
La prendo in braccio di peso, la mia bambina. È così grande ormai ed è in tutto e per tutto uguale a mia moglie, i capelli rossi e ricci e gli occhi chiari, la determinazione e la sua bravura a scuola. La lascio sul nostro letto, Rose accende la bacchetta e mi fa segno di andare, così non mi resta scelta e vado a dormire sul divano.
Domani è il nostro anniversario, ho pensato a qualcosa di davvero speciale. Prima di tutto porteremo i ragazzi a Hogwarts, dato che le vacanze di Pasqua sono finite, e poi avremo finalmente una giornata da dedicare a noi.
Sento Em che continua a piangere. Io quel Newt lo strangolo. Ha avuto il coraggio di non portarla a Hogsmeade, dopo averla invitata. Ma dico io, che diavolo hanno nella zucca i ragazzi di oggi? Se fosse capitato a me… ah, probabilmente lavorerei ancora come Auror, no, meglio di no, mi piace insegnare Pozioni.
«Amore? Vieni.»
Sospiro di nuovo, poi mi alzo e raggiungo le due donne. Mi siedo sul letto, vorrei dormire, sono distrutto.
«Che c’è ora?»
«Tua figlia ha intenzione di lasciare la scuola.»
Guardo Em. Sembra seria.
«Ma sei impazzita? Il prossimo anno hai i G.U.F.O.! Che diavolo vai blaterando?»
«Papà… io non posso sopportare di vederlo passare per la Sala Comune ogni giorno. Io non ce la faccio.»
«Rose, coraggio, non dire sciocchezze, ce la farai.»
«Sì, proprio tu mamma lo dici, dopo che hai fatto passare le pene dell’inferno a papà.»
Ridacchio divertito.
«Hyperion, non ridere. Em, vai a letto e cerca di dormire, ne parleremo domattina.» le consiglia Rose.
«Sì Em, vedrai che troveremo una soluzione.»
Mi distendo di nuovo sul letto. Sto per prendere sonno, quando: «Dovremmo fare qualcosa.»
«A mio parere no.»
«Scorpius! Ha intenzione di lasciare la scuola per un ragazzo. Ma scherziamo?»
«Rose, rilassati, non lo farà mai. E quel Newt le chiederà di uscire di nuovo entro il prossimo weekend, quanto scommettiamo?»
Lei sbuffa e si gira dandomi le spalle. Mi avvicino e le bacio il collo.
«Hyperion.» mi riprende.
«Minerva.» la stuzzico.
«Sono stanca, dai, dormi.»
«Eh, anch’io ero stanco, ma per colpa tua mi sono svegliato. E non sono l’unico a essersi svegliato a causa tua.» sorrido.
«Hyperion! Smettila!!»
«Dai… tra meno di mezz’ora è il nostro anniversario… non possiamo festeggiarlo al meglio?»
«Okay ma chiudi la porta, fai un incantesimo o quello che vuoi, Em è sveglia.»
«Non sai resistermi Rosaline.»
«Chiudi la bocca Hyperion.»
«Aiutami tu…»
«Ti amo signor Malfoy.»
«Anch’io ti amo signora Malfoy.»
§
«Jacob, santo Merlino, che diavolo stai aspettando? Prendi quei libri e mettili nel baule, dobbiamo andare!»
«Mamma, sto finendo di vestirmi!»
«Jacob, ascolta tua madre, stai bene così. Hailey apprezzerà la camicia, soprattutto quando te la toglierà, vedrai.» lo prendo in giro.
«Hyperion! Ti prego, non metterti anche tu!» se Rose mi chiama con il mio secondo nome le cose sono due: o mi sta rimproverando o stiamo facendo l’amore. E mi sembra abbastanza chiaro quale delle due alternative sia la più coerente, in questo momento.
«Tesoro, andiamo coraggio. Ricorda Em: disinteressamento. È la migliore arma per far cadere ai tuoi piedi un ragazzo.» dice mia moglie indicandomi con un cenno.
«Ah-ah, divertente. Andiamo Cal, altrimenti arriviamo in ritardo.»
Finiamo di caricare i bagagli sulla specie di automobile babbana che usiamo per andare a Hogwarts quando torniamo dalla casa dove abitiamo durante le vacanze.Abbiamo molta strada, da Londra alla scuola, ma usare l’Hogwarts Express attirerebbe troppo l’attenzione, e i nostri figli hanno bisogno di tutto tranne di attirare l’attenzione. Già sono i primi Malfoy mezzosangue e Grifondoro, tutti e tre, direi che non hanno bisogno di altra pubblicità all’interno della scuola.
Dopo averli lasciati a scuola io e Rose ci Materializziamo di nuovo a Londra per passare insieme la nostra giornata.
«Allora cara, cosa ti va di fare?»
«Visto che è quasi ora di pranzo vorrei andare in quel posto, nella Londra babbana… come si chiamava?»
«Quello dove fanno gli hamburger più buoni del mondo?»
«Esatto. Abbiamo tre minuti a piedi, non è lontano.»
La prendo per mano e camminiamo per la città, come due ragazzini. Vorrei urlare al mondo intero che quella bellissima ragazza che ho a fianco è mia moglie e la madre dei miei figli, vorrei urlare al mondo intero che alla fine ce l’ho fatta, ho messo su famiglia con chi amavo più di ogni altra cosa. Ma mi limito a dirlo a lei.
«Ti amo Rose, ti amo e ti amerò per sempre.»
«Anch’io, Scorpius.»
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Tuo, ~h
ChickLitTredici anni. Tredici fottutissimi anni. Ecco il tempo che ho passato a guardarla, a cercare di farla innamorare di me, a tentare l'impossibile. E poi, quando sembrava andare tutto per il meglio... bang!, eh no, caro Scorpius Hyperion Malfoy, non...