§ Grifondoro e Serpeverde, mancanza di fiducia e Trasfigurazione
«Amore. N-non ce la posso fare. Mi ucciderà. È solo un trucco per avvicinarmi e poi…»
«Ehi ehi ehi! Ma si può sapere perché ti fai tutti questi problemi?»
«Rose! Lui mi odia, io lo so.»
«Scorpius, non fare il tragico. Guardati, sei bellissimo.»
Sì, io bellissimo, dovrebbe guardarsi allo specchio, con quel top rosa antico e i jeans bianchi, tutti vestiti babbani che a mio avviso hanno gusti di gran lunga migliori rispetto a nostri.
«Tu lo sei. Andiamo, forza.» usciamo da casa mia, Rose si è trasferita da me da quasi due mesi e sono felice di aver molto tempo da passare insieme, dato che non lavoriamo più per il Ministero. Abbiamo deciso che i pericoli da Auror non fanno tanto per noi, vogliamo costruirci una famiglia, essere felici insieme.
«Vedrai che a furia di stare con me ti regalerò un po’ di coraggio da Grifondoro!»
«No no, tieniti le tue qualità da Grifonschifo, io preferisco di gran lunga le caratteristiche da Serpeverde. E lo so che anche a te piace quest’alone di mistero tremendamente affascinante, ti piace talmente tanto che mi sbatteresti su qualsiasi superficie in qualsiasi momento. Ammettilo Weasley.» le faccio il solletico.
«Già Hyperion, proprio così.» mi prende in giro.
In men che non si dica siamo dai genitori di Rose, nonché, se tutto fila liscio, miei futuri suoceri. Ci apre Ron e mi si blocca il flusso sanguigno per zero virgola tre secondi.
«Ehm… b-buongiorno signor Weasley.»
«Ron, ti prego. Entrate pure, Hermione non vede l’ora di vedervi.»
Guardo stupito Rose, che mi sorride come a dire ‘te l’avevo detto’. Entriamo e ci accoglie un’Hermione piuttosto euforica di vederci, come aveva già annunciato Ron.«Ciao Scorpius! Sei cresciuto così tanto, non ti ricordavo così grande!»
Ridacchio imbarazzato, sperando che la mia ragazza mi dia una mano a tirarmi fuori da questa situazione imbarazzante.«Mamma!! Ha ventiquattro anni, per Merlino!»
«Oh sì, scusami caro. Accomodatevi in sala da pranzo. Scorpius vuoi darmi la giacca?»
«Oh grazie Hermione.»
«Beh, ascolta… sai bene che io e tuo padre non siamo in buonissimi rapporti… ma voglio il meglio per la mia Rosie.» mi guarda negli occhi «E se lei ha visto il meglio in te… beh, in tal caso io mi fido di lei. Quindi benvenuto in famiglia.» mi dice Ron.
«Oh… beh, g-grazie…»
«Okay. Possiamo mangiare ora, Herm, ho una fame che non ci vedo.»
«Comprati un paio di occhiali allora!» lo prende in giro la moglie. Quanto sogno di riuscire ad instaurare un rapporto simile con la mia donna. La guardo, è così bella, i capelli ramati che leggeri si arricciano in lievi onde e quegli occhi azzurri, cristallini. Le appoggio una mano sulla coscia, so quanto la faccia arrossire. Lei la sposta dolcemente. E io la riporto dov’era.
«Quindi ragazzi, avete intenzione di riprendere a lavorare come Auror?»
«In realtà ci siamo già licenziati entrambi, abbiamo parlato con Neville e dal primo settembre lavoreremo a Hogwarts, hanno bisogno di un insegnante di Pozioni, uno di Trasfigurazione e uno di Divinazione. Rose comincerà i corsi di aggiornamento per insegnare Trasfigurazione a breve, mentre io deve ancora decidere se accettare il posto di Pozioni oppure se seguire un club di Quidditch sempre a scuola.»
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Tuo, ~h
Chick-LitTredici anni. Tredici fottutissimi anni. Ecco il tempo che ho passato a guardarla, a cercare di farla innamorare di me, a tentare l'impossibile. E poi, quando sembrava andare tutto per il meglio... bang!, eh no, caro Scorpius Hyperion Malfoy, non...