One Shot Sulla Serenità

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Il suono che ne esce è melodioso e fa rilassare... Devo ammetterlo: mia sorella Serena è davvero brava a suonare il flauto.

Quando la senti, mentre crea quelle canzoni, ti viene da sorridere solamente a pensare al risultato. Qui, in mezzo alla foresta, puoi sentire il vento che soffia tra i capelli e ti sembra di volare solo al pensiero del silenzio che si cela intorno.

L'unica cosa che puoi udire, ogni tanto, è il cinguettare degli uccellini, credo anch'essi estasiati dalle note provenienti da quel piccolo ma, allo stesso tempo, enorme, strumento.

Il suono ti spinge a farti avanti, a provare a metterti in gioco e, quello che prima era un assolo diventa un'orchestra di due strumenti.
La piccola asticella comincia a toccare e, successivamente, a strisciare delicatamente su quelle corde, mentre il violino si trova sopra la spalla a testa in giù, come se stesse fluttuando in aria.

Questo suono mi ricorda tanto quello del mare, con le sue onde che si infrangono sulla riva; Pensandoci qualcosa di così semplice diventa il primo passo per raggiungere la serenità con sé stessi e con gli altri.

In una foresta vicino ad una baita, quella dei nonni, lontane dagli sguardi e da occhi indiscreti, siamo felici, con la passione che ci ha sempre tenuto unite.

E in quel momento le note che si trovano scritte sullo spartito è come se si staccassero dalla pagina, come se andassero a toccare gli alberi per spingerli in quel mondo fatato dove siamo approdate noi, rimanendo con i piedi per terra. Perché senza libri, senza scrigni o robe magiche, si può riuscire a volare in alto sulle ali della fantasia.

Senza raggiungere luoghi con folletti, gnomi o streghe, senza incantesimi, viene a crearsi una magia, più forte di una pozione o di un colpo di bacchetta fatata.

Il silenzio è impenetrabile ma la musica unisce tutti e rimbomba nella foresta... Le fragilità in questi momenti svaniscono nel nulla, le parole pesano molto di meno. Per un momento, non esistono più il passato e il futuro ma, si pensa solamente al presente e a ciò che succede in quell'attimo fuggente che, purtroppo o per fortuna, non potrà mai durare per sempre.

Si dice la notte porta consiglio ma io, per l'età che ho, posso dire che, insieme a mia sorella, ho sempre trovato delle opinioni di tristezza, gioia e dolore immergendomi nella musica.

Scrivere dei testi fa sentire bene, sia che essi siano destinati ad avere successo e sia che vengano semplicemente chiusi in un cassetto o, solamente, dentro al nostro cuore

In quel momento decidiamo di fare un gioco. Non siamo sole, a noi si è unita tutta la foresta e il cielo, limpido e col sole splendente, che rappresenta il nostro umore e ci illumina la giornata.

Esprimere cosa si prova in una determinata situazione con una sola parola, un'emozione. Trovare il giusto sentimento da mostrare in ogni momento.

Comincio io a fare una domanda o, meglio, a creare un evento, mi tocca, in fondo sono la più grande:

"Allora Serena, cominciamo con qualcosa di semplice e diretto, è facile trovare la giusta parola... Ti ritrovi ad un tratto in una fiaba, proprio in una di quelle che leggi sui libri e noti che tutti lì dentro ti conoscono e parlano con te"

"Stupore. Credo che sia il termine più adatto. Proverei tanta meraviglia poiché non è una cosa che succede tutti i giorni; adesso tocca a me... Bene, ti sei svegliata presto e la sera sarà il tuo compleanno. In quello stesso frengente, nessuno si presenta alla tua festa... Come ti sentiresti?"

"Penso che in quel momento, trovandomi davanti alla mia torta senza nessun invitato, avrei dentro una rabbia strana, mista a tristezza e forse anche un po' a stupore. Credo che, riassumendolo in una sola parola, sarei molto delusa da tutto e tutti. Facciamo l'ultimo e poi torniamo alla baita. I nonni ci stanno aspettando"

Ci penso un attimo prima di fare l'ultima domanda. Voglio che sia complicato... Voglio vedere se, oltre alla somiglianza fisica, le nostre anime sono davvero collegate come credo.

"Okay, ci ho pensato bene... Sei in riva al lago, intorno a te non ci sono macchine, senti il vento tra i capelli, hai immerso le gambe nell'acqua limpida e cristallina, il sole ti riscalda la pelle. Nonostante tu sia da sola non ti sei mai sentita così bene nella vita. Cosa provi?"

"Wow, che bello. Sono felice dentro, provo un'emozione strana ma non saprei descriverla davvero, senza girarci intorno. Credo di non sapere la risposta"

A questo punto prendo la mia penna fortunata, quella che porto sempre con me e con la quale scrivo sullo spartito tutto quello che mi sorge nella mente. Serena mi guarda di traverso, credo poiché non capisce cosa sto per fare.

"Sai cara, l'emozione che si prova in questi casi è veramente strana, non la troviamo tutti i giorni riposta nei nostri cuori.

Assomiglia molto al tuo nome e voglio trascriverla sul tuo braccio. Quello che scriverò, anche quando sarà tolto dall'acqua e dal sapone, rimarrà sempre impresso sulla tua pelle.

Voglio che tu sia così sempre. Voglio che il tuo nome si rifletta sul tuo umore. Voglio che tu trovi per sempre la tua SERENITÀ. È questa la parola"

Lo dico mentre lo trascrivo all'altezza del posto, con la mia penna mista tra il viola e il fucsia. Vengo interrotta nel farlo dalle sue parole:

"Sai che ti dico? Hai ragione. In fondo sono le piccole cose a renderti serena e credo di esserlo sempre, se ci sei tu accanto a me e se restiamo unite. Ti voglio bene cara sorella mia e ti amerò più di ogni altra cosa al mondo, per sempre"

Stranamente mi vengono le lacrime agli occhi, rispondo con un filo di voce  dopo aver finito di scrivere l'ultima A accentata:

"PER SEMPRE"

thatsmarti
Beh, che dire? Spero solo che ti piaccia... 
Numero di parole: 989

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