Concorso C'era Una Volta Prima Fase.

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__xNightingale

Citazioni e parole utilizzate: parola numero 8: sbaglio

Citazione numero 13: "Hai detto che questo posto è stato costruito per imprigionare qualcosa. Che cosa?" "Me"
Citazione numero 16: "Io sono la regina"  "Eppure non sei ancora abbastanza"
Numero di parole totali: 1196

"Nessuno mi ha mai capito... Forse sono stata io a non saperlo spiegare, o forse, sono gli altri a vedere solo del brutto in me, adesso che hanno capito chi sono realmente.

Tutti credono che l'apparenza sia importante e che una persona buona non potrebbe mai essere brutta e avere un caratteraccio, soprattutto in quella che appare come una fiaba.

Chissà perché ho deciso di sembrare una piccola caramella, con i capelli rosa, simile proprio a qualcuno con un'anima sincera, pura.

Sono la prova vivente che l'apparenza inganna. Ma cosa mi ha portato a essere così non se lo è mai chiesto nessuno."

Il suono di quelle parole amare rimbomba nella cella di quella prigione e nelle orecchie di chi le ascolta.

"Sono una semplice donna che ha deciso di passare su un'altra sponda, consapevole di ciò che l'aspettava e se l'ho fatto è per ovvie ragioni...

Quando ero piccola apprezzavo chiunque mi salutasse, mi facesse anche solo una carezza, o mi dasse un piccolo bacio sulla guancia.

Poi è successo quello che mi ha cambiata... In fin dei conti tutti abbiamo due parti, poi dobbiamo decidere se far uscire la migliore o la peggiore.

La morte di mio fratello mi è rimasta in mente e ricordo il momento come se fosse ieri... Quell'avvenimento fece diventare il mio cuore di pietra e questa pietra è diventata indistruttibile, col passare dei giorni. Ora ti racconto come è andata... E ti prego di non interrompermi con quelle tue lacrime, simbolo del fatto che sei ancora una bambina, hai tanto da imparare."

La vita non sempre ci appare piena di belle parole, facile, senza alcun ostacolo e forse quello che era successo a Fata Confetto era la conseguenza di un muro che non era riuscita a scavalcare e che continuava a essere costruito, col passare del tempo.

Nella mente di Clara frullano molte idee, tanti pensieri che la fanno sentire perfino in colpa...

"Io non ero così. Le persone non nascono in un modo, coltivano un carattere. Ad uccidere il mio adorato fratello è stata una donna molto vicina a te... Tua nonna!

Quindi ho deciso di mettere una maschera e di fare la doppia faccia, come lei aveva fatto con noi.
Non ho mai pensato che potesse essere sbagliato, volevo soltanto rivendicarlo per la sua morte ingiustificata, non pensando alle conseguenze. Ho fatto lo sbaglio peggiore della mia vita e me ne accorgo solo adesso, quando è troppo tardi.

A volte il dolore oscura gli occhi e non ti permette di guardare oltre lo specchio dell'anima.

Tu non hai nessuna colpa, tuttavia, quel posto che possiedi  non ti appartiene veramente. Il trono non dovrebbe essere il tuo e lo sai benissimo."

Il suono di quelle parole sembra così pieno di orgoglio che fa nascere in Clara un'emozione che non avrebbe mai pensato di provare. Sente la rabbia scorrere nelle vene e non può fare a meno di replicare:

"Non hai alcun diritto di poter dire una cosa del genere. Io sono la regina!"

"Eppure non sei ancora abbastanza. Non è la corona che ti rende speciale e potente, ma le tue azioni. Non hai fatto nulla da quando sono qui dentro che ti abbia distinto da tutti quelli che si sono seduti sul trono e hanno parlato al popolo prima di te.

Tua nonna non è mai stata la donna affabile che tutti credevano, era un'assassina e adesso mi rendo conto del fatto che non sia tu a dover pagare per i suoi sbagli.

Quello specchio maledetto, dove si è riflesso mio fratello per vedere per l'ultima volta il suo viso, prima di fermarsi il cuore, è stata l'arma con la quale ha messo fine alla vita di un povero ragazzo che avrebbe potuto far tanto nella vita.

Poteva essere utilizzato solo una volta, poi non avrebbe più avuto alcun valore e sarebbe rimasto un semplice oggetto come gli altri. La tua così vicina ascendente ha trovato il momento giusto per usare gli elementi che aveva a disposizione.

Bisogna pensare al fatto che quell'oggetto non era destinato a incontrare le sue mani ma, per sua fortuna, ha avuto questa grazia che non so quale fato le abbia donato.

E vuoi sapere perché ha ucciso quello che per me era una punto di riferimento?

Invidia, semplice invidia nei confronti della mia famiglia. Quando ho deciso di diventare cattiva e di avere la mia vendetta, ho costruito questa prigione per mettere in trappola qualcosa.

Sapevo già come sarebbe finita, basta leggere qualche semplice libro per capire che tutte le storie si concludono con un <<E vissero per sempre felici e contenti>>. Nonostante ciò, pensavo di riuscire a fare la differenza, si diventa famosi per questo giusto?

Mio fratello sarebbe diventato re poiché tuo nonno non aveva figli legittimi con sua moglie ma, da una relazione passata, era nato lui.

Avrebbe preferito lasciare tutto a lui che a sua moglie e per questo lei ha trovato il giusto movente per ucciderlo.

Alla sua morte il trono diventò di diritto di quest'ultima. Pensi ancora che i cattivi siamo noi? Tu non hai fatto nulla per aver un posto alto e stimato nella società. Io, nonostante mi sia impegnata per tanti anni, sono caduta in un pozzo senza fondo."

"Mi dispiace tanto per questo. Quindi tu e tuo fratello in realtà eravate fratellastri... Non pensavo di poter avere una parentela con quella che, per certi versi, è anche la tua famiglia.

Hai detto che questo posto è stato costruito per imprigionare qualcosa. Che cosa?"

"Me. Anche se speravo che non finisse così e di avere giustizia. Purtroppo ormai sono abituata a guardare queste sbarre di ferro da troppi anni.

Ho dimenticato quali sono le gioie della vita e non riuscirei a descrivere altro posto che questo. Non ricordo quasi nulla che non sia questa cella. Queste quattro mura sono diventate la mia casa e col tempo ho imparato ad accettarlo e a conviverci."

Il silenzio piomba sulla stanza. Clara si alza dalla sedia e si volta chiamando la guardia... Fata Confetto ha un'ultima cosa da dire... :

" Sai qual è la cosa più brutta e che crea disprezzo? Il fatto che, adesso, tu ti specchi tutti i giorni in quell'oggetto che un tempo era magico e che ha portato qualcuno alla morte. Tu che ti credi così buona in realtà hai una parte oscura, senza emozioni"

Sembra che quelle ultime parole non siano mai esistiti e la regina abbandona il luogo senza pronunciare nient'altro.

Clara si reca nella sua camera e prende in mano il tanto famoso oggetto. Le lacrime escono in modo spontaneo e scivolano sul viso candido della ragazza. Lo specchio viene gettato a terra con tutta la forza possibile e il vetro viene rotto in mille pezzi.

Forse, più che il vetro, in quel momento a rompersi era stato il cuore di quella persona che non si era mai sentita così sbagliata e fuori luogo prima di allora

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