Kirishima pov'sPresi il telefono e risposi.
-Pronto Mina? È tutto ok? Che succede?-
Solo dopo averle domandato il motivo per cui mi aveva chiamato riuscii a sentire la sua voce tremolante come se stesse piangendo.
-Kirishima... mio fratello... ha avuto un incidente d'auto... ora è in ospedale in condizioni gravi e... ti prego tornate qui.-
Dopo aver detto quella frase sentii la sua foce scoppiare in un pianto forte, riuscii a sentire anche la voce delle ragazze che cercavano di tranquillizzarla. "Che cosa?! Ren un incidente d'auto?!" pensai.-COSA?!COME?! COME È SUCCESSO?!... arriviamo subito.-
Attaccai il telefono e mi girai verso gli altri tre, visibilmente preoccupati e confusi, con uno sguardo spaventato ma a col tempo serio.
-Ren ha avuto un incidente d'auto! Dobbiamo subito tornare da Mina e gli altri! Mina ha detto che si trova in ospedale e che è in condizioni gravi!-
Vidi subito le facce degli altri tre pietrificasti in uno sguardo sconvolto e spaventato. Jirou sembrava la più spaventata di tutti.-Era questo il motivo per cui questa mattina lui non era qui?! Questo vuol dire che se l'avessi chiamato questo non sarebbe mai successo... -
Gli occhi di jirou si arrossarono e si riempirono in poco tempo di lacrime che però non scorrevano sul suo volto, rendendo i suoi occhi più lucidi.
-Non è successo per colpa nostra Jirou. Non potevamo sapere cosa stesse facendo.-
Disse Kaminari cercando di tranquillizzarla, ma anche lui era visibilmente preoccupato e spaventato.-Non c'è tempo da perdere, lasciate qui gli ombrelloni, dobbiamo tornare dagli altri ora.-
Disse Katsuki che più che spaventato sembra arrabbiato.
Comunque gli annuimmo e raggiungemmo la casa per poi andare in ospedale. Per scelta numerica decidemmo di andare solo io, Mina e anche Katsuki che si aggiunse all'ultimo.*in ospedale, sala d'attesa*
Ci trovavamo in sala d'attesa, ci avevano detto che quando sarebbe stato possibile ci avrebbero fatto visitare Ren, che era stato mandato in sala operatoria poiché una costola gli aveva perforato un polmone nell'incidente.
Inoltre un'assistente ci ha fatto sapere che Ren si trovava in stato di ubriachezza quando ha fatto quell'orribile incidente di cui l'altro automobilista era rimasto fortunatamente indegno.
Eravamo seduti, io tenevo la mano di Mina per farla sentire un po' più tranquilla ma Katsuki quando ci notò si allontanò mantenendo uno sguardo scocciato e arrabbiato per quello che era successo e andò a prendere qualcosa alle macchinette.Prese una bottiglia d'acqua che inizialmente pensavo fosse per lui ma poi notai che la porse a Mina.
-Bevi un po'-
Disse per poi passarle la bottiglia.
Lei lo ringraziò asciugandosi le lacrime e bevve un pochino. Non posso che adorare quella parte del suo carattere. Per quanto possa essere scorbutico e comprensivo sa sempre cosa fare nel momento giusto.Mentre tenevo la mano di Mina con due mani come a chiuderla in una carezza leggera, un'infermiera si avvicinò a noi. Erano passate ormai sei o sette ore dal nostro arrivo all'ospedale e stavamo aspettando questo momento da molto.
L'infermiera ci scrutò fino alla stanza di Ren, Mina vedendolo sul letto d'ospedale scoppiò a piangere di nuovo, sono sicuro piangesse anche di gioia sapendo che suo fratello fosse vivo, anche se in quel momento Ren non era sveglio.
Lei rimase con lui tutta la giornata per occuparsene insieme alle infermiere.
Io avrei voluto sostenerla in quel periodo, facendole compagnia, ma i genitori di loro, dopo essere stati avvertiti dell'incidente, decisero di farmi tornare a casa, rassicurandomi del fatto che lei avrebbe superato questo difficile periodo grazie al loro sostegno.Ovviamente non potevamo rimanere nella casa al mare dopo quello che era successo e così grazie ai cellulari ci organizzammo tutti per tornare ognuno a casa propria.
Il viaggio fu pesante e io non potendo tornare a casa poiché mia madre non si trovava lì per il suo lavoro in quei giorni, Katsuki si offrì di ospitarmi in casa sua.
Io e Katsuki prendemmo un autobus per tornare a casa ma ovviamente solo dopo recuperato le nostre cose alla casa al mare.
Io stavo tenendo dentro tutte le mie emozioni, credo che in quel momento il mio viso non poteva essere più cupo.I posti su quell'autobus erano pieni quindi stemmo in piedi, tenendoci su una di quelle sbarre che erano lì.
Ad un certo punto sentii la mano di qualcuno accarezzarmi il volto. Era Katsuki.
-Kirishima, qualsiasi cosa tu ti stia tenendo dentro voglio che una volta a casa te ne liberi okay?-
Annuii confuso, ma comunque era piacevole sapere che era preoccupato per me. Dopo il mio cenno con la testa tolse subito la mano dal mio volto senza rispondermi e spostò lo sguardo in modo da non guardarmi, insomma era tornato nella sua normalità.*Dopo il viaggio in autobus*
Seguii katuski fino ad arrivare ad un appartamento. "Vive da solo?" pensai nel momento in cui aprì la porta di casa.
-Entra pure.-
Disse per poi togliersi le scarpe e mettere quelle da portare per casa.
-Con permesso-
Ribattei, tolsi le scarpe e misi quelle che Katsuki mi porse.
Mentre lui avanzava notai che se pur fosse un piccolo appartamento era molto carino. Le pareti erano di un grigio chiaro e il pavimento era un parquet più scuro rispetto alle mura pur essendo della stessa tonalità.
-Vivi da solo?-
Chiesi continuando a esplorare con lo sguardo per capire meglio come fosse la casa.-Anche se non sono affari tuoi, capelli di merda, si. Vivo da solo.-
Mi rispose tornando al suo lato scorbutico.
-Seguimi, ti faccio vedere la mia stanza. Lì potrai mettere le tue cose.-
Disse e io lo seguii. La stanza non era molto grande ma era abbastanza ampia per poter ospitare due persone. Oltretutto notai la Playstation 4 e la switch su un mobile vicino a una tv in camera sua. "Non pensavo fosse un gamer" pensai.-E così ti piacciono i videogiochi eh?-
Dissi accennando finalmente un sorriso dopo tutto quello che era successo.
Lui spostò lo sguardo prima sulle consol e poi sui miei occhi, rispondendomi distolse il suo sguardo dal mio volto porgendolo verso il basso.
-Si beh, alcuni videogiochi sono abbastanza interessanti da giocare, altri dovrebbero essere buttati nella pattumiera.-
Disse prendendo i due joystick dalla switch e ponendomene uno di essi.-Prima di cenare e di sistemare la tua roba vuoi fare una partita?-
Mi chiese, presi il joystick blu che mi stava ponendo e sorrisi.
-Certo! Mi farebbe molto piacere! A che gioco?-
Mentre gli domandai ciò lui aprì un cassetto posto sul mobile sotto la tv della camera. Quest'ultimo era colmo di giochi per la Nintendo, "Non pensavo che Katsuki potesse essere un Nerd di gameplay" pensai.
-Scegli. Questi a destra sono tutti i giochi da due o più giocatori.-Mi disse mostrandomeli. Mi accovacciai per vederli meglio e così facendo mi avvicinai a Katsuki, sfiorandogli la spalla. Lui si ritrasse subito e non notai il suo volto arrossire leggermente.
Cercando nel cassetto trovai un game che avevo voglia di giocare. Lo presi e dissi sorridendo
-Che ne dici di Mario Kart?-TO BE CONTINUED...
STAI LEGGENDO
Se solo sapessi quanto ti amo
FanfictionATTENZIONE STORIA ROMANTICA BOYXBOY, DON'T LIKE?DON'T READ! •la storia inizierà con un flashforward• "Ciao! Il mio nome è Kirishima Eijirou, sono uno studente americano di 16 anni venuto qui in Giappone a Hiroshima 2 anni fa poiché mio padre lavora...