Mi ritrovai a fissare il disegno sulla parete opposta della mia stanza. I petali erano sempre stati rossi? Entravo qui di continuo e non lo avevo mai notato fino adesso.
Silenzio.
<<Sei tu la spia di Mamma, non è vero?>>Forse, non era tanto ciò che mi stava dicendo, ma come me lo stava dicendo, che mi fece rabbrividire.
Così improvviso, così calmo, sempre attento a cercare il momento giusto per cogliermi alla sprovvista...
Non lo avrebbe certo più fatto se avesse saputo che qualunque cosa facesse mi prendeva alla sprovvista.Un sorriso. Un abbraccio. Un semplicissimo "buongiorno".
Strinsi i pugni, lasciandomi andare in una risatina malevola.
<<Oh accidenti... mi hai beccato, Norman...>> risposi, con quel tono derisorio che sapevo odiava tanto.
<<E dire che pensavo di essermi comportato da così bravo bambino. Ma ormai non ho più nulla da nascondere.>>Se ne stette fermo lì, immobile, e i secondi passavano come minuti.
Stava riflettendo.Improvvisamente, alzò il capo sorridendo gioiosamente, agguantandomi con un gesto veloce le spalle.
Mi pietrificai in un secondo.
Ecco, era proprio di questo che parlavo.
La smetterà mai di essere così impredivilmente irritante?
<<Allora da adesso sarai tu la mia spia!>>Lo fissai sbigottito.
I suoi vivaci modi erano smentiti dai suoi occhi, seri, irremovibili, e con quel luccichio che imponeva comando.
Non era certo un'affermazione qualunque quella che aveva fatto, e quel suo sguardo lo confermava.Nel vedere che non rispondevo strinse la presa sulle mie spalle, e nel guardarlo quasi avevo dimenticato le sue mani su di me.
Ma no, cosa sto dicendo? Come potrei dimenticarmi di una cosa del genere?Me lo scostai di dosso, arrabbiato che la sua sola presenza mi desse tutte quelle sensazioni a cui non ero pronto e che non volevo.
<<Sei forse un idiota? — ringhiai — Vuoi forse che dia false informazioni alla Mamma per depistarla, mentre continuo a pianificare la fuga con voi?>>
<<Incredibile come tu mi legga nel pensiero. Rendi tutto più facile, Ray.>> sospirò, sulle labbra il fantasma di un ghigno.
"Tutto"? Cos'è "tutto", il piano?Mi tese la mano. Almeno questo me lo aspettavo.
<<Allora? Ci stai?>>
Lo fissai per qualche secondo.
"Avevo previsto che prima o poi mi avrebbe scoperto, ma questo rovinerebbe totalmente i miei piani. Se dovessi accettare... oh santo cielo, che faccio? Io non-"
<<...Ray?>>La sua voce mi riportò alla realtà, la sua mano ancora verso di me, trepidante e in attesa di essere afferrata.
E ancora una volta, aveva vinto. Vinceva sempre lui.
"Tsk, maledetto."
Ricambiai la stretta, seppur riluttante, e Norman rise, di quella sua solita risata cristallina e bambinesca.No, no Norman, non ridere ti prego. Non ridere di me. Non ridere perché, ancora una volta, mi hai sorpreso con le tue parole, con i tuoi gesti, non ridere perché so, che in qualche modo, ti faccio pena.
Ma sopratutto, non ridere perché, quando ridi, i tuoi occhi blu sono impossibilmente ancora più belli.<<Ehi... Ray? Stai tremando?>> sussurrò, ora un po' preoccupato, alleviando la stretta della mia mano.
Oh Norman. Se solo fossi giusto un po' più intelligente, sapresti perfettamente perché tremo.
Ma non lo sei.
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Occhi Blu || ɴᴏʀᴀʏ
Fanfic• complete • ❝ Ray non credette mai che Norman potesse avere paura di morire. L'albero, la lanterna e la notte. Le stelle. Quella stretta di mano veloce. Un sussulto. Sei ancora qui, vero? Spero di non sbagliarmi. Ma in quel momento, forse a Ray ven...