• complete •
❝ Ray non credette mai che Norman potesse avere paura di morire.
L'albero, la lanterna e la notte.
Le stelle.
Quella stretta di mano veloce. Un sussulto.
Sei ancora qui, vero? Spero di non sbagliarmi.
Ma in quel momento, forse a Ray ven...
Allungò le dita, il palmo pallido completamente aperto verso di me.
<<Allora, alla fine sono riuscito a mostrarti qualcosa di bello?>>
E su quel muro, gli schiamazzi dei bambini, terrificati quanto eccitati di saltare nel vuoto pur di ottenere la libertà, fiduciosi di quel piano perfetto. Il tuo piano.
L'orecchio sanguinante, reciso di netto, quel cerotto improvvisato quanto pianificato zuppo e macchiato di rosso.
Versai tante lacrime quella notte, che fossero di felicità o tristezza. Qualcosa di bello? Qualcosa di... bello?
Tu. Tu, tu, tu... la tua sola esistenza, il tuo solo essere... per tutti questi anni mi ha spinto con forza a mettere tutto me stesso in questo piano, per scappare, liberi, scoprire luoghi... Senza te. Senza te e i tuoi occhi blu. Ma va bene così.
Congiusi tremante i nostri polpastrelli, lentamente, uno per uno. Passarono oltre i suoi, attraversando con estrema facilità quella pella candida che vedevo così chiaramente.
Non sentivo nessun calore. Nessuna brezza. Non sentivo nulla. E così doveva essere.
<<Si... Norman.>>
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
