Three

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Quella notte sognai una signora molto giovane, con la pelle chiarissima che brillava alla luce della luna e con occhi neri e vuoti. Non so perché ma mi pareva che l'avessi già vista da qualche parte, aveva qualcosa di famigliare.
Dopo un pò mi resi conto che non stava guardando la luna ma me .
Io in quel sogno ero la sua nemesi e lei sembrava avere paura di me continuando a ripetere ...

<< Ti prego non farmi del male >>

<< Ma tu chi sei ? >> le domandai non capendo il significato di tutto quello che stavo vedendo .
Fece un sorriso sornione e schioccò le dita invertendo completamente la situazione e facendomi ritrovare in una bolla blu senza aria .

<< Che vu-uoi tu d-da m-me ? >> chiesi con il fiato che mi mancava e accasciandomi a terra.

Schioccò per una seconda volta le dita e mi ritrovai davanti a lei, faccia a faccia.

<< Sei davvero così speciale come dicono >> mi squadrò da capo a piedi .

Poi sorridendo e facendo comparire sul suo volto delle strane venature nere continuò sussurrandomi all'orecchio.
<< Vieni da me Gemini , non puoi sottrarti al tuo destino, è già stato scritto molti anni fa prima che tu nascessi >>

<< Ma di che cosa stai parlando?! >> urlai iniziando a volteggiare su me stessa mettendomi le mani tra i capelli.

<< Oh fidati Gemini quando lo scoprirai verrai da me, per ora è tutto, ci sentiamo >> mi salutò con la mano e svanì.

Mi svegliai con la fronte imperlata di sudore in un letto morbido e soffice .
Poi ricordai.

<< Ma che diamine ci faccio qui se fino a dodici ore fa ero in un bosco ? >>

Oh mio dio.

E se fosse la signora del sogno?

No, non può essere mi dissi mentalmente.

<< Tutto può essere qui in questo mondo Gemini >> mi ricordò la mia vocina interiore.

Mi alzai cauta e prima di varcare la soglia della porta trovai accanto al comodino un bastone , lo presi e iniziai a camminare per la casa . Mi guardai attorno e vidi che era una di quelle casette fatte tutte in legno che ti tengono al calduccio durante l'inverno e mi sentii subito accolta.

<< Ricorda Gemini, non sai nemmeno chi è il proprietario >> sempre la solita voce nella mia testa.

Giusto non sapevo nemmeno a chi appartenesse quella casa. Forse non me lo ricordo e l'ho trovata ieri sera no ?

<< Vedo che ti sei svegliata signorina e hai anche una bella cera >> disse ad un tratto una voce profonda.

Mi girai di scatto e vidi un signore sulla settantina con gli occhi blu ghiaccio venire verso di me zoppicando.

<< Chi è lei e perché mi ha portata qui ? >> chiesi a denti stretti alzando il bastone per difendermi.

<< Ti ho visto ieri nel bosco dei nidi d'argento e stavi morendo di freddo così ti ho portata qui per scaldarti un po' >>

Non risposi ma mi limitai solo ad osservarlo meglio. Sembrava un signore d'altri tempi con un giaccone blu scuro e un cravattino bianco e sulla testa aveva un capellino dello stesso colore della giacca.

<< I tuoi occhi >> si fermò un attimo sorpreso poi riprese << no, non è possibile >>

<< Senta lo dico adesso e lo dico per l'ultima volta. Io non so perché tutti abbiate questa fissazione per i miei occhi sono semplicemente blu e argento non hanno niente di speciale se contiamo che mia madre aveva un occhio lilla e uno verde smeraldo >>

Gemini destiny Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora