POV: LEONE
Sentii i raggi del sole abbagliarmi segno che era già sorto e, malvolentieri, mi scostai dalla bella ragazza che dormiva tra le mie braccia. Così mi alzai appoggiando la mia maglietta per terra e, recandomi al lago mi diedi una bella rinfrescata.
Mi tuffai sperando di non aver fatto troppo rumore altrimenti avrei svegliato Gemini e, dopo le energie sprecate ieri, non mi sembrava proprio il caso.<< Come avevo fatto a perdere il controllo ? >> era la domanda che mi tormentava da ieri sera quando la ragazzina era caduta a terra provando un forte dolore alla testa .
Certo, in passato mi era capitato di sbagliare qualche volta con persone innocenti durante gli esami per passare ad uno stadio più alto e me ne pentivo ma, ero stato addestrato sia a non sbagliare sia a non provare sentimenti data la mia posizione a scuola e da lì in poi non avevo mai sbagliato con una connessione mentale. Tralasciando questi pensieri uscii dall'acqua, mi asciugai al sole e poi, rimettendomi la maglietta, riposizionai la testa di Gemini sul mio petto osservandola . Sembrava così innocente mentre dormiva: aveva i capelli che diventano più chiari con i riflessi del sole che, in quel momento, la stava abbagliando, le ciglia lunghe e scure e le labbra aperte mentre emetteva piccoli suoni che mi fecero comparire un sorriso sul volto.
Involontariamente ripensai a tutto ciò che era successo ieri e a come in un giorno ci siamo legati così tanto. Poi, improvvisamente, una vocina mai sentita prima si insinuò nella mia mente.
<< Non dovresti stare lontano da lei , Leone ? Infondo ieri stavi mettendo a rischio la sua
vita >>Mi irrigidii.
<< O forse è il tuo compito quella di metterla in pericolo ? >>
<< Dovresti allontanarti e lo sai pure tu infondo >>
<< SMETTILA! >> risposi mentalmente .
Notai Gemini sistemarsi in modo più comodo sul mio petto, sembrava non volersi alzare e sinceramente non lo volevo nemmeno io .
<< Allontanati ... >> di nuovo quella voce.
Stizzito scossi forte Gemini facendola svegliare e catapultare così, violentamente , di nuovo nella realtà.
<< Che vuoi? >> disse tra uno sbadiglio e l'altro .
<< Alzati dai dobbiamo andare >> risposi infastidito facendola sollevare a forza dal mio petto dove poco prima si trovava tra le braccia di Morfeo.
<< Che bipolare >> pensò stropicciandosi gli occhi per mettere a fuoco tutto ciò che la circondava.
<< Ieri era tutto dolce perché temeva che avessi paura di lui poi, il giorno dopo,
fa così >> ascoltai i suoi pensieri, non ne potevo fare a meno ma, in un modo o nell'altro la dovevo smettere altrimenti l'avrei messa in pericolo.<< Io l'ho detto che non sta bene >> lo feci di nuovo.
Ad un certo punto però, alzandosi, sentii cambiare qualcosa in lei, infatti le si pararono davanti le immagini della scorsa notte che le fecero ricordare così, al momento, tutto ciò che le era successo.
I cinque anni della scuola delle Lune e i diversi talenti .
Il mio bisogno di nutrirmi di pensieri e della mente delle persone.
La sua memoria offuscata.
E quella voce insistente dentro la sua testa che le chiedeva di scegliere.
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Gemini destiny
FantasyLuna non esiste Luna è in tutti noi In ogni promessa infranta In ogni sconfitta In ogni persona persa Che sta ritrovando la sua strada . -Mose