Davy Jones si fece strada tra la sua ciurma, bloccata dai soldati della Compagnia delle Indie Orientali, a bordo dell'Olandese Volante; avanzò in prima fila e fronteggiò James Norrington. Non avrebbe mai permesso a nessuno di offenderlo in tale modo.
Spostò lo sguardo su due uomini della Compagnia, intenti a trasportare lo scrigno. Lo stesso scrigno che lo tormentava ormai da numerose notti.
<<Via, tutti quanti! E portate quell'infernale cosa con voi.>> comandò il capitano Jones, <<Non voglio neppure vederla sulla mia nave>>.
<<Oh, mi dispiace davvero tanto>> venne interrotto in quel momento da Lord Cutler Beckett, che li aveva appena raggiunti. Il commodoro Norrington si fece da parte. <<Perché lo voglio io>>, continuò, <<Visto che sembra l'unica garanzia che questa nave ottemperi agli ordini diretti impartiti dalla Compagnia.>>
Il commodoro fece un cenno alle due guardie che portavano lo scrigno, e andarono via.
<<Ci servono prigionieri da interrogare>> riprese Beckett, <<Operazione molto meno complessa quando siano ancora vivi>>.
<<Come osi presentarti qui?>> la rabbia di Davy Jones cresceva man mano: sua figlia gli aveva raccontato di tutto ciò che era accaduto tra lei e Cutler Beckett, per quanto riguarda il matrimonio. Ma cercò di non affrontare l'argomento, non ora. <<L'Olandese fa solo quello che il suo capitano comanda.>> scandì bene le parole e visibilmente innervosito dalla posizione in cui lo avevano costretto.
<<E il suo capitano fa solo quello che gli è comandato>> ribatté il Lord, con tono che non avrebbe ammesso repliche. Si avvicinò a lui guardandolo direttamente negli occhi. <<Pensavo ti fosse apparso chiaro quando ho ordinato di uccidere la tua bestia>> disse, abbassando di poco il tono della voce.
Davy Jones non aveva bisogno di altro per capire che si riferisse al kraken, e si limitò ad abbassare lo sguardo, con un'emozione molto simile alla paura.
<<Questo non è più il tuo mondo, Jones>>, Lord Beckett, ormai, si stava prendendo beffe di lui. <<L'immateriale è ormai solo... immateriale>>.
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<<Puntate le baionette>> ordinò il commodoro Norrington, aprendo il forziere che era poggiato su un piccolo tavolo al centro della stanza. Sei guardie che erano con lui eseguirono gli ordini, puntando le armi contro il cuore ancora pulsante del capitano Davy Jones.
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Nella mia vita ho letto racconti incredibili, delle storie più terrificanti e al contempo magnifiche. Di quelle che solo i viaggiatori hanno la fortuna di vivere.
Narravano di avventure aldilà di tutto; di cui si dubita possano essere concepite dalla mente umana, in quanto troppo straordinarie perfino per la più creativa delle immaginazioni.
Eppure, nessuna di queste storie avrebbe mai potuto comparare ciò che si prova superati i confini del mondo.
Si precipita, letteralmente, nel vuoto. E senza che tu sappia il come, il dove, o il perché, ti ritrovi nuovamente circondato d'acqua. Riemergi, scorgi una riva, e fai di tutto per raggiungerla. Quasi dimenticandoti che, sulla nave con cui sei arrivato lì, c'erano altre persone con te.
Ricordavo solo le urla roche della ciurma, gli ordini impartiti nel tentativo di salvezza, il suono dei passi irrefrenabili che facevano su e giù per il mezzo.
Terrore puro. Terrore nei confronti dell'ignoto.
Mai avrei voluto che quelle fossero le ultime parole di Annie Acton, Alyssa Jones -ora mai, nemmeno io comprendevo quale fosse il mio nome.

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Cuore da pirata 3
Fanfiction13/09/1714~ quello fu il giorno in cui tutto cambiò. Una scintilla nel mio cuore si accese. Conobbi per la prima volta un pirata. Egli mi salvò e per questo, devo ancora ringraziarlo. Lessi libri e libri sui pirati; un centinaio circa, mi sembra. ...