V - Baci

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I loro volti erano molto vicini, quando una figura che urlava il suo nome la prese per il polso, stringendolo in modo da allontanarla dal Serpent.

"Ti ho detto che non devi starci con lui, è un Serpent, Alessia. È pericoloso, anche io lo sono. Sai che è il mio migliore amico, ma non fa per te. Non voglio perderti, sorellina." tuonò, Jughead.

Subito Alessia tirò via il polso. "Jughead, io e Sweet Pea siamo amici. Mi è stato vicino perché stavo male. Però se volessi scegliere di stare con lui, tu non potresti impedirmelo. Manco io voglio perderti." si arrese, alla fine.

Il fratello l'attirò in un abbraccio, stringendola.

Sweet Pea assisteva alla scena in silenzio.

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Aveva preso la giacca con il logo della gang del fratello, andando al White Wyrm. Aveva bisogno di alcool, di liberare la mente, e ancora alcool.

Arrivata a destinazione, entrò nel locale, dirigendosi verso il bancone del bar, ordinando qualcosa di forte.

Bevve alcolici su alcolici, fino ad essere totalmente ubriaca.

Una mano viscida si posò sul suo fianco "Ehi, bellissima." la voce roca di Tall Boy le attraversò le orecchie. Cercò di scostarsi, ma la presa dell'uomo dai capelli lunghi e sporchi si faceva sempre più insistente. "Non così in fretta, piccola Jones. Sai, sei stata bravissima sul palco, l'altra sera. Hai un corpo davvero bello." si complimentò con lei.
La fece alzare, e lei non riuscì ad opporsi più di tanto, per colpa della sostanza che aveva in corpo.

La portò alle scale che portavano al piano di sopra, ma prima che riuscisse a salire un solo scalino, un pugno deciso colpì la faccia dell'uomo.

"Sweet Pea." sussurrò, biascicando.

Immediatamente lui la guardò, lasciando perdere Tall Boy, andando preoccupato verso di lei.

"Alessia..." le prese la faccia tra le sue grandi mani calde, guardandola negli occhi. "Stai bene?" la ragazza non rispose, ma rise: la situazione, agli occhi di una ubriaca, era la cosa più divertente del mondo.

SP tolse le mani e ne prese una delle sue, portandola fuori, davanti alla sua moto.

Aiutò la ragazza a salire, intimandole di tenersi stretta a lui.

"No, Sweetie. Ti prego. Non portarmi a casa." il ragazzo la guardò per un istante, capendo la situazione.

Sospirò, annuendo. "Vabene."

Salì anche lui sul veicolo, guidando verso la sua, di roulotte.

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Alessia era stesa sul letto adattato alle dimensioni ridotte della "casa" di Sweet Pea.

Lui decise di mettersi al suo fianco, stringendosi a lei per il poco spazio.

I loro visi erano uno di fronte all'altro, così si decise a parlare. "Perché sei andata al White Wyrm da sola? È pericoloso. E perché ti sei ubriacata?". Ancora scossa, gli rispose vaga "Avevo bisogno di stare da sola... e ubriaca.".

Il Serpent sbuffò rumorosamente.

"Se ti ubriachi così tanto, spesso, rischi di morire." le ricordò.

"Morirei comunque." rispose lei, confondendolo. Ma non disse niente al riguardo, dando la colpa all'alcool.

"Ho detto a tuo fratello che sei con me. All'inizio voleva venire a picchiarmi, ma gli ho giurato che non ti avrei toccata." la informò, per cambiare discorso. "Tu si, Sweetie. Ma io non gli ho promesso niente." gli ricordò, avvicinandosi alle labbra del moro.
Trasalì. Era troppo vicina, quanto avrebbe resistito?

"Cristo, mi fai perdere la testa." le disse, cercando di reprimere il suo desiderio di averla per se.

Le loro labbra si sfiorarono, senza toccarsi veramente. "Fanculo." e la baciò.

Era un bacio casto, dolce. Non sarebbe andato oltre, consapevole che non fosse del tutto cosciente.

Dopo qualche secondo si staccarono. "Buona notte, Sweet Pea."

From Italy - Sweet PeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora