Mi sveglio e vedo che accanto a me il letto è vuoto, ci sta solo un biglietto poggiato sul cuscino con scritto "Buongiorno piccola, sono andato nel locale di stasera per fare le prove, sarò da te per ora di pranzo. Dal tuo Luchino" tutto accompagnato da una faccina sorridente; nel leggere quel messaggio mi scappa un sorriso.
Mi alzo dal letto e infilo una maglietta di Luca per poi scendere in cucina per fare colazione. Preparo il mio latte con il caffè e vado in giardino, dato che è una bellissima giornata di primavera, per gustarmi il mio cappuccino.
Sento la porta del balcone aprirsi, per mostrarmi un Andrea appena sveglio.
-Buongiorno raggio di sole- lo prendo in giro io.
-Buongiorno strega- mi dice salutandomi con un bacio in testa.
-Come mai già sveglio?-
-Medison ha deciso di giocare a pallone nel sonno- borbotta ridendo.
Scoppio a ridere e lo invito a sedersi con me per fare colazione.
Va in cucina per prendersi una tazza di caffè per poi sedersi di fronte a me, iniziando a parlare del più e del meno.
Veniamo raggiunti dagli altri circa una mezz'ora dopo, tutti si siedono con noi per fare colazione.
Dato che nella mattinata non ho nulla di importante da fare, inizio a sistemare i vestiti nell'armadio e svuoto degli scatoloni contenenti degli oggetti che avevo deciso di portare qui.
Verso ora il pranzo il mio telefono inizia a squillare.
-Si?- rispondo.
-Ei piccola, scusami ma non penso di riuscire a tornare a casa oggi, dobbiamo sistemare ancora tutta l'attrezzatura di Ava e dobbiamo risolvere dei problemi con l'audio e le luci, ci vediamo direttamente questa sera, ti aspetto nel camerino-
-Ah va bene-
-Mi dispiace- mi dice frustrato.
-Tranquillo Lu non è un problema-
-Ci sentiamo più tardi va bene?-
-Sisi a dopo-
-Ciao piccola-
Detto questo chiudo la chiamata e scendo in cucina per pranzare.
Mi stendo su letto e perdo un po' di tempo sui social per poi chiamare la mia mamma per aggiornarla un po' sul mio trasferimento in questa immensa città.
Nel pomeriggio verso le 18 decido di fare un po' di esercizi per mantenermi in forma, dopo circa un'ora di allenamento vado a farmi la doccia dato che ho sudato molto. Apro il getto e lascio che l'acqua fredda mi scivoli addosso. Esco dalla doccia e asciugo i capelli, facendo delle onde morbide, metto il mascara e una linea di eye-liner e vado davanti all'armadio per decidere cosa indossare questa sera. Decido di mettere una gonna a tubino nera a costine con un top corto nero semplicissimo con le bretelline sempre a costine, e decido di abbinarci le mie dr. martens e il giacchetto di pelle.
Alle 20.30 sono porta e aspetto gli altri per andare insieme nel locale dove si esibirà Luca.
Dato che abitiamo in periferia per arrivare ci abbiamo messo una buona mezz'ora. Elia e Andrea parlano con il bodyguard che ci fa entrare e ci scorta direttamente dietro al palco dove sono i camerini.
Vedo Luca che cammina avanti e indietro mangiandosi le unghie di una mano e con l'altra si gratta la testa nervoso.
Appena mi vede un sorriso si fa spazio sul suo volto raggiungendomi subito a passo veloce e buttandosi sulle mie labbra. Allaccio le braccia dietro al suo collo e con le mani accarezzo i suoi capelli attirandolo a me.
-Lu dieci minuti e devi salire sul palco- lo avvisa Ava tirandomi una pacca di incoraggiamento sulla spalla.
-Ok fratè- dice Luca con un sorriso nervoso.
-Ei tesoro stai tranquillo. Spaccherai come al solito e come solo tu sai fare- gli dico tenendo la forte unita alla sua.
-Sarai li con me?-
-Sarò qui ad aspettarti-
-No voglio che sali sul palco vicino ad Ava-
-Allora va bene- gli dico dandogli un piccolo bacio a stampo per poi lasciarlo seguire Ava sul palco.
Sento Andrea appoggiare le sue mani sulle mie spalle e spingendomi sul palco insieme a tutta la gang. Mi posiziono dove mi ha detto a Luca, cioè dietro la consolle con Ava che mi passa un drink accompagnato da un sorriso.
-Buonasera Milano- urla Luca al settimo cielo.
Un grande boato si fa spazio nel locale, urlando e acclamando Luca.
Inizia a cantare e le persone cantano con lui tutte le canzoni, lo vedo saltare da una parte all'altra del palco, sprizza energia da tutti i pori, incoraggiando la gente a fare lo stesso. Vedo Luca al settimo cielo, felicissimo e ogni tanto si volta rivolgendomi un sorriso che va da un orecchio all'altro, ed io non posso esserne più che felice. Io canto tutte le canzoni con le mie amiche a squarciagola.
Il concerto finisce più o meno un'ora e mezza dopo.
-Grazie Milano alla prossima- urla e tutto il pubblico assieme a lui. Torniamo nel camerino e tutti iniziano a fare i complimenti a Luca. Dopo di che escono, ritrovandomi da sola con lui. Va davanti alla porta del camerino e la chiude a chiave per avere più privacy.
-Sei stato fantastico. Hai brillato sul quel palco-
-Grazie per essermi stata vicino-
-Non devi ringraziarmi-
-Invece si, voglio che sarai sempre accanto a me in ogni data che farò-
-Sarò sempre a tuo fianco, sempre- dico avvicinandomi a lui e lasciandogli un casto bacio sulle labbra.
-Sono sudato Vi- dice ridendo.
-E quindi?- chiedo con un sorriso malizioso.
Detto questo si fiondò sulle mie labbra baciandomi avidamente, mi sollevo per i glutei e mi posò su un tavolo che era nel camerino. La sua mano scese lentamente fra le mie gambe, stuzzicandomi e provocandomi piacere. Spinse il suo bacino contro di me prepotentemente. Sbottonai i sui jeans, non riuscendo più a resistere, entrò completamente in me, mi avvinghiai a lui, desiderosa di più contatto tra i nostri corpi iniziando poi a lasciargli dei baci sul collo. Mi lasciai andare completamente al piacere e poco dopo raggiunse il limite anche lui, appoggiandosi sulla mia spalla.
-Wow- disse mente si rivestiva.
-Eh già- dissi io imbarazzata.
Usciamo dal camerino e vediamo gli altri ad un tavolo del privè intenti a bere.
-Potevi darti una sistemata ai capelli- mi sussurra Medison scoppiando a ridere.
-Aiutami- le dico dandole un schiaffo sul braccio lasciandola poi sistemare i miei capelli.
-Andiamo a prendere qualcosa da bere?- le propongo e la vedo annuire. Ci dirigiamo al bancone e mentre Medison ordina i nostri cocktail io aspetto poco dietro di lei.
-Vi?- sento qualcuno pronunciare il mio nome facendomi voltare di scatto.
Il mio stomaco inizia a contorcersi, provocandomi un senso di nausea.
-Mattia- dico in tono glaciale.
Stava per abbracciarmi ma mi sposto dalla sua presa.
-Che ci fai qui?- dice facendo finta di nulla per il mio gesto.
-Cosa si fa in una discoteca?-
-Sei rimasta la stessa- dice sorridendomi.
Sento Medison posizionarsi accanto a me.
-Vi andiamo- dice tirandomi per il braccio.
-Si andiamo- dico guardando con occhi pieni di fuoco Mattia.
-Qualche volta potremmo prenderci un caffè insieme- mi dice sfacciato.
-No grazie ora vado- e vado via lasciandolo li, con quel sorriso malizioso stampato in faccia e con lo sguardo fisso su di me.
-Cosa ci fa lui qui?!- urla Medison tentando di sovrastare la musica.
-Non lo so, e non voglio neanche saperlo- dico riuscendo finalmente a respirare, ma il senso di nausea rimase lo stesso.
Appena Luca mi vede scatta in piedi e si avvicina a me.
-Sei pallida che ti è successo hai visto un fantasma?-
-Quasi- dico cercando di sorridere ma non dico più nulla dato che sono ancora stupita.
-Che cosa è successo Madison?- urla Luca verso di lei dato che io non parlavo.
-Deve dirtelo lei non io- dice Medison dandogli le spalle.
-Lu voglio tornare a casa, scusami ma non mi sento bene-
-Va bene ma tu devi dirmi qualcosa-
Annuisco con la testa e usciamo dal locale per poi salire in macchina di Luca e vederlo sfrecciare verso casa.
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Uno squillo. ||Capo Plaza||
FanfictionVi, una ragazza di un piccolo paesino, insieme alle sue migliori amiche si trasferisce a Salerno. Da lì la sua vita cambierà completamente, grazie ad un ragazzo, Luca.