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Mi sveglio per colpa di qualcuno che si è messo a saltare sul letto.
-Ma perché proprio a me un coglione del genere- dico sbattendomi il cuscino in faccia.
-Piccola grazie di riempirmi sempre di complimenti- dice ridendo e in tutto ciò ancora non smetteva di saltare sul letto, probabilmente tra poco si romperà.
-Luca smettila- gli dico ridendo e lanciandogli un cuscino.
-La smetto se ti alzi- dice con tono di sfida.
Scatto in piedi per mettere fine a quella tortura, ma troppo tardi perché il letto fa un rumore stranissimo e Luca perde l'equilibrio per poi cadere a terra.
-Te l'ho detto che si sarebbe rotto- dico con le lacrime agli occhi per le risate.
-Che male porca troia! Vabbè pazienza dopo ce lo facciamo aggiustare- dice Luca massaggiandosi il sedere.
Andiamo in cucina e mentre preparo il caffè Luca è intento a girarsi una canna. Non mi da fastidio che fumi, anche perché quando posso lo faccio anche io, ma sa che non deve esagerare.
-Come fai a fumare di prima mattina?-
-Mi rilassa-
-Beato te allora-
Finita la colazione vado in bagno e mi infilo il costume, mentre come copricostume metto una semplice camicia celeste molto larga. Abbiamo appuntamento con gli altri davanti la spiaggia, arriviamo e noto che mancavano solo Medison e Andrea.
In lontananza li vedo correre verso di noi per poi scusarsi per il ritardo. L'agenzia a cui si è affidato Andrea ha pensato a tutto, per fortuna, quindi noi non ci siamo preoccupati di nulla. Andiamo al bar sulla spiaggia e ci facciamo dare indicazioni per l'ombrellone che abbiamo affittato.
Scopriamo che l'ombrellone è una palma in prima fila, per fortuna direi perché otto persone sotto un piccolo ombrellone non so fino a che punto sarebbe bastato.
Mi stendo sul lettino per prendere il sole quando vedo un gruppo di ragazzi avvicinarsi alla nostra palma, Luca e gli altri scattano in piedi per salutarli.
-Bro ma sei ovunque!- dice un ragazzo un po' scuro di pelle e con i capelli corti simili a quelli di Luca, che lo saluta per poi salutare anche gli altri con un abbraccio.
-Vi vieni- mi alzo a vado accanto a Luca porgendo la mano ai tre ragazzi.
-Loro sono Dylan, Nicolò e Umberto-
-Piacere Vi-
Vedo Nicolò dirigersi verso Fran e salutarla con due baci sulle guance.
-Vi conoscete già?- chiedo con un faccia interrogativa.
-Ci siamo conosciuti ieri sera quando sono uscita per fare una passeggiata e l'ho incontrato- spiega Fran.
-Ah bene- afferma Luca battendo le mani.
-Vi fermate con noi?- chiede Andre.
-Se per voi non è un problema allora si- afferma Umberto.
-Nessun problema ragazzi- esclama Ava.
-Facciamo il bagno?- propone Nicolò.
Annuiamo e corriamo tutti quando verso l'acqua. È bellissima, trasparente e limpida, si possono intravedere i pesciolini che nuotano attorno alle nostre gambe.
Passiamo un'ora in acqua a conoscere meglio i tre ragazzi e a ridere e scherzare per le esibizioni di Elia accompagnato da Andrea.
Sto iniziando a sentire freddo quindi esco dall'acqua seguita dalle ragazze. Mi allungo sul lettino e mi soffermo a guardare Luca in acqua che sta sulle spalle di Dylan che ci cimenta a fare la lotta conto Andrea che è sulle spalle di Nicolò. La lotta si conclude con Luca e Dylan che cadono in acqua e Andrea e Nicolò che si buttano su di loro per affogarli.
Poco dopo vedo i ragazzi che stanno uscendo dall'acqua e vedo Luca correre verso di me; sul suo corpo cadono delle piccole goccioline che al sole quasi brillano, penso di avere gli occhi a cuoricino in questo momento, intenta nel pensare a Luca non mi accorgo che quest'ultimo si sta stendendo su di me, bagnandomi di nuovo tutta quanta.
-Togliti!! Mi stai bagnando tutta!- gli urlo cercando di farlo cadere da sopra di me.
-Dai piccola è solo acqua- continua a dire ancora sdraiato sopra di me.
Sbuffo e lo lascio stare per poi sentirlo subito dopo spostarsi e allungarsi accanto a me stringendomi in un abbraccio e lasciandomi un dolce bacio.
Con la coda dell'occhio vedo che Nicolò è steso sul lettino di Fran e con un braccio le cinge la vita. Ok non me la raccontano giusto loro due, indagherò dopo però.
-Questa sera andiamo a ballare?- propone Ava.
-Ho sentito che ci sarà una serata in una discoteca qui vicino- continua Umberto.
-Per me si- urla Medison.
-Mi aggrego- dico lanciando un'occhiata complice a Medison.
-Perfetto-
-Cena tutti insieme?- propone Andrea.
-Serata perfetta bro- gli batte di cinque Nicolò.
Nel pomeriggio abbiamo fatto una piccola partita a calcio tutti insieme ovviamente abbiamo mischiato le squadre per essere più equilibrati.
La partita si è conclusa con me che saltavo addosso a Luca, dato che eravamo in due squadre diverse, così Medison aveva la possibilità di prendergli la palla e segnare; Sharon che ha tirato la palla in un punto molto delicato di Elia e Fran che prendeva sempre la palla con le mani perché a detta sua con i piedi non ci riusciva. Praticamente un disastro, però ci siamo divertiti molto e questo è l'importante.

Rientriamo a casa per lavarci e preparaci per la serata. Faccio una doccia veloce per togliere il sale, esco dalla doccia e avvolgo un asciugamano attorno al mio corpo per poi passare ad asciugare leggermente i capelli; Luca è sotto la doccia, appena finito esce e lega in vita solo un asciugamano. Mentre sto asciugando i capelli Luca si posiziona dietro di me, appoggio la testa sul suo petto ispirando il suo buon profumo, ed inizia a baciarmi il collo facendomi venire i brividi.
-Lu faremo tardi- sospiro.
-Non importa, possono aspettare- dice facendomi voltare e far unire le nostre bocche. Le nostre lingue si muovono all'unisono, il desiderio si percepisce da come Luca accarezza il mio corpo e da come io lo stringo il più vicino possibile a me.
Interrompo quel magico momento voltandosi di nuovo verso lo specchio riprendendo a prepararmi.
-Non puoi farmi questo- dice dispiaciuto.
-Abbiamo tempo dopo su- gli dico con un sorriso malizioso.
Finisco di prepararmi e vado in camera per vestirmi. Decido di indossare il completino nero di pizzo che ho comprato. Mi giro e vedo Luca fissarmi.
-Oddio me ne devo andare- dice per poi tornare in bagno. Scoppio a ridere e lo raggiungo.
-Non ti piace?- gli chiedo appoggiata alla porta.
-Hai 5 secondi per tornare in camera sennò potrei saltarti addosso- dice continuando a non guardarmi. Scuoto la testa e scoppio a ridere per quello che ha appena detto.
Torno in camera e scelgo di indossare un vestitino attillato rosa senza spalline, e come scarpe delle décolleté rosa antico che si avvolgono intorno alla caviglia. Mentre Luca indossa un pantaloncino di burberry con una maglietta bianca e le sue solite nike air force bianche, e infine i suoi occhiali che non mancano mai.
Usciamo da casa e ci dirigiamo verso il ristorante, gli altri già sono entrati e ci stanno aspettando al tavolo.
-Oh finalmente possiamo ordinare, sto letteralmente morendo di fame- esclama Medison.
-Sempre delicata amore- le dice Andrea accarezzandole la mano, in tutta risposta Medison gli fa la linguaccia facendo scoppiare a ridere tutti. Sembrano due bambini.
Ci sediamo e ordiniamo, la cena passa velocemente, ho scoperto che i tre ragazzi fanno musica anche loro, infatti Dylan, Nicolò, Umberto e Luca si sono ripromessi che quando torneranno a Milano dovranno vedersi per fare un pezzo insieme.
Finita la cena sono circa le 22.30 e andiamo in discoteca, la discoteca è piena di gente, dopo aver fatto circa venti minuti di fila riusciamo ad entrare, ci buttiamo subito in pista per ballare, iniziamo a ballare io e Sharon l'una su l'altra sotto lo sguardo attento di Ava e Luca. Vedo Fran e Nicolò ballare, i loro corpi sembrano fondersi per quanto sono attaccati. Elia sta ballando una ragazza a caso, mentre Medison e Andrea si stanno baciando come se non ci fosse un domani.
Ava prende per ma mano Sharon e la tira a se, invece Luca si posiziona dietro di me ed io continuo a ballare come stavo facendo poco fa con Sharon. Sento un movimento in basso e mi giro verso Luca per guardarlo in faccia.
-Ti prego torniamo a casa non ce la faccio più- mi sussurra all'orecchio.
Senza dire nulla lo prendo per mano e mi dirigo fuori dal locale per poi andare verso casa, mano nella mano con Luca.
Entriamo in casa e Luca mi prende in braccio iniziando a baciarmi con foga per poi passare subito al collo. Mi porta in camera e mi posa sul letto, togliendomi il vestito per poi fermarsi a osservare ogni parte per mio corpo.
-Quasi mi dispiace toglierti questo completino- dice emettendo una risata.
Non mi da il tempo di ribattere che me lo toglie, mi accorgo che Luca é ancora vestito quindi lo privo dei suoi vestiti ed entra in me con movimenti lenti.
-Lu più veloce- dissi, lui mi sorrise aumentando la velocità.
Era sensazionale.
-Vi...- sospirò e arrivammo al limite entrambi.
Si spostò da sopra di me per ricadere sul letto ormai esausto, appoggiai la testa sul suo petto sentendo il battito del suo cuore accelerato.
-Ti batte forte il cuore- ammetto alzando lo sguardo per guardarlo negli occhi.
-È sempre così quando sono con te- ammise.

Uno squillo. ||Capo Plaza||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora