Due giorni dopo
Domani saremmo partiti tutti per Milano, ancora non posso crederci che cambierò completamente vita, cambierà tutto.
Sto mettendo le ultime cose in valigia e continuo a fare giri per casa sperando e cercando di non dimenticare nulla. La mattinata la passo sistemando i vestiti in valigia e sistemando la mia camera. Nella mattinata abbiamo anche avvisato il proprietario della casa della nostra partenza improvvisa, che gentilmente ci ha informato che passerà la mattina seguente per le 7 per riprendere le chiavi e farci firmare gli ultimi documenti.
Il giorno dopo avremmo preso l'areo da Napoli per evitare troppe ore di macchina.
La giornata passa velocemente tra faccende domestiche e preparativi.
Nel pomeriggio decidiamo di uscire noi ragazze per farci una passeggiata. Ci fermiamo in un bar e facciamo un piccolo aperitivo.
-In altro i bicchieri- esclama Medison alzandosi in piedi.
-Voglio brindare a noi, alla nostra amicizia e alla nuova avventura che affronteremo- continua sorridendo.
Sbattiamo i bicchieri tutte insieme sorridendo ed esultando.
Passiamo circa due ore nel bar, e poi decidiamo di tornare a casa e chiamare i ragazzi per cenare tutti insieme.
Alle 20 il campanello suona e va ad aprire Sharon che fa entrare i ragazzi che hanno portato le pizze, ci dirigiamo in cucina e iniziamo a mangiare le pizze.
-Ragazze domani alle 8.30 abbiamo l'areo per Milano a Napoli, voi a che ora dovere restituire tutto al proprietario?- chiede Ava.
-Mi ha detto che passerà per le 7, per farci sistemare e firmare le ultime carte- gli risponde Fran.
-Perfetto così poi prenderemo il treno per Napoli e saremo in perfetto orario all'aeroporto- continua Ava.
Dopo cena dato che non ci sta nulla da lavare o da sistemare visto che abbiamo fatto tutto nel pomeriggio, ci buttiamo tutti sul divano per vedere un film horror, che Andrea ha scelto accuratamente per far sì che sia abbastanza spaventoso.
Mi accoccolo su Luca, che appoggia delicatamente la sua testa sulla mia e intanto mi accarezza le gambe.
Sto benissimo, mi sento protetta tra le sue braccia, penso sia proprio la mia zona di relax questa, non mi fa neanche paura il film perché so che c'è lui accanto a me.
Sono molto stanca, sento le palpebre farsi pesanti quindi chiudo lentamente gli occhi.
Dopo non so quanto tempo, sento qualcuno sollevarmi ma non riesco ad aprire gli occhi per la troppa stanchezza e subito dopo mi sento posare delicatamente sul letto.
Cerco di aprire gli occhi e vedo Luca coprirmi con una coperta, e salutarmi con un bacio sulla fronte.
-Buonanotte piccola-
-Notte amore- riesco a dire debolmente per poi ricadere nel mio profondo sonno.Sento la sveglia suonare alle 6, mi alzo dal letto, sono molto energica per affrontare la giornata. Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, asciugo i capelli, lavo i denti e decido di non truccarmi.
Prendo i vestiti che avevo lasciato fuori dalla valigia, infilo un pantalone di tuta grigio, una maglietta corta bianca e ai piedi metto le mie vans.
Scendo in cucina iniziando a portare le mie cose davanti alla porta, ho dovuto fare due viaggi, non ricordavo di aver portato così tanta roba. Vado in cucina e preparo il caffè, aspetto che sia pronto dopodiché mi siedo al tavolo per gustarmelo.
Sento dei rumori provenire dalle scale, mi affaccio e vedo Medison trascinare due valigie facendo un rumore assordante.
-Medison ma che cazzo!- esclamo ridendo.
-Aiutami- mi supplica ridendo.
-Ma quanta roba hai portato?-
-Non lo so- dice sedendosi al tavolo per bere il caffè che ho preparato poco prima.
Sentiamo in campanello suonare e vado ad aprire la porta trovandomi davanti il proprietario di casa.
-Buongiorno Vi-
-Buongiorno a te Cesare- rispondo cordialmente. È sempre stato molto gentile con noi, ogni volta che abbiamo avuto dei problemi, lui li ha sempre risolti velocemente e al meglio.
Si accomoda in cucina e tira fuori le ultime carte da firmare.
-Cesare posso offrirti un caffè?- gli chiedo.
-Oh si, grazie mille-
Gli porgo il caffè, mentre Medison firma la sua parte di documenti e dopo tocca a me, intanto Sharon e Fran erano scese e aspettavo il loro turno. Finito di fare tutto ci dirigiamo alla stazione di treni, dove avevamo appuntamento con i ragazzi, infatti erano già li.
Mi dirigo verso Luca e lo saluto con un semplice bacio a stampo.
-Buongiorno piccola- mi dice sulle mie labbra.
-Buongiorno- dico mentre gli mostro un sorriso.
Saliamo tutti sul treno, sistemiamo le valigie e ci sediamo nei posti assegnati.
Sono vicino a Fran e di fronte a noi ci sono Elia e Luca.
Il viaggio in treno è stato abbastanza breve anche perché Elia non è stato un attimo in silenzio per farci riposare, raccontandoci barzellette e cose che aveva fatto quando era più piccolo.
Scendiamo dal treno e prendiamo un taxi per arrivare all'aeroporto. Alle 8.00 in punto, dopo aver fatto tutte le cose necessarie, saliamo sull'areo.
È la prima volta che prendo l'areo e a dir la verità ho un po' di ansia, la hostess mi mostra il mio posto e subito dopo vengo raggiunta da Luca, che è seduto al posto accanto a me.
Mentre l'aereo sta decollando, strigo il braccio di Luca che mi rivolge un caloroso sorriso e fa incrociare le nostre dita. Appena l'aereo si alza in volo sento per un'attimo il cuore salirmi in gola, e una scarica di adrenalina invadermi il corpo. Amo questa sensazione.
Durante il viaggio l'hostess non faceva altro che venire da me e Luca per chiederci se avessimo bisogno di qualcosa, solo una particolare però, che mentre parlava con entrambi guardava solamente Luca, facendole gli occhi da cerbiatto e sbattendo ripetutamente le ciglia. Ringrazio Luca che la liquidava sempre con un no schietto e diretto.
-Avete bisogno di qualcosa?- ecco che ritorna nel mio campo visivo la hostess che guarda ancora il mio Luca.
Non do il tempo a Luca di rispondere che le rispondo io.
-No grazie, non abbiamo bisogno di niente- le dico acida e con il fuoco che esce dai miei occhi.
Mi rivolge un sorriso e va via.
-Vi, calmati- mi dice Luca ridendo.
-Mi da sui nervi, cazzo ci sono cinquanta persone e nel giro di venti minuti è venuta dieci volte solo da noi- esclamo.
Lui scoppia a ridere e annulla la distanza tra di noi dando vita ad un bacio che subito mi tranquillizza.
Dopo un'ora e quaranta di aereo siamo arrivati all'aeroporto e prendiamo un taxi per arrivare nella nuova casa.
Scendiamo dal taxi e mi ritrovo davanti ad un'immensa villa. Rimango a bocca aperta. La villa è circondata da un grande giardino e recintata da un cancello nero. Accanto invece è presente un garage. Il giardino è molto curato ci sono tantissimi fiori e alberi di ogni specie che rendono tutto più accogliente.
Entriamo dentro e rimango ancora più stupita, il tutto è molto moderno e sui toni del bianco, del nero e del grigio.
-Ti piace?- mi chiede Luca.
-Come potrebbe non piacermi- gli rispondo con un sorriso pieno di affetto.
-Mi fa piacere- dice cingendomi il fianco e attirandomi a lui.
-Non è finita qui, signorine- esclama Andrea in modo teatrale.
-Seguitemi prego-
Scoppiamo tutti a ridere e seguiamo Andrea.
Apre una vetrata che funge da porta finestra, che da la vista ad una favolosa piscina.
-Wow- mi scappa un sorriso.
-Ragazzi vi siete superati- dice Sharon abbracciando Ava.
-Solo il meglio per voi- dice Andrea dando un bacio sul naso di Medison.
-Dai ti faccio vedere la nostra camera- esclama Luca prendono per mano, e trascinandomi al piano di sopra.
La camera ha gli stessi colori della cucina e del salotto. Il letto matrimoniale è al centro e di fronte un enorme armadio a specchio. Appena si entra sulla sinistra c'è un piccolo bagno, con i vari servizi e una semplice doccia.
-Lu è tutto meraviglioso. Davvero, grazie per tutto-
-Questo ed altro per te-
Si avvicina a me posando le sue mani sui miei fianchi e avvicinandomi a lui, mentre io allaccio le mie braccia attorno al suo collo annullando il poco spazio che ci separava. Mi solleva e mi adagia lentamente sul letto.
-Dobbiamo inaugurare il letto- dice sorridendo maliziosamente.
-Non adesso- dico spostandomi da sotto di lui e alzandomi, mentre lui si butta sul letto rassegnato.
-Sei ingiusta-
-Lo so- dico ridendo di gusto.
-Cosa vuoi fare?- mi chiede curioso.
-Boh sono solo le 11 vorrei visitare la città-
-Allora andiamo- esclama.
-Ragazzi noi andiamo a fare un giro- esclamo più felice che mai.
-Si ok, però oggi pomeriggio dobbiamo andare a fare shopping, perché ci servono dei vestiti per un video- ci informa Ava.
Luca si dirige verso una porta, che non avevo notato e che era leggermente più piccola delle altre. Accende la luce mostrando varie macchine sportive.
-E queste?!- dico io leggermente scioccata.
-Ho iniziato a guadagnare parecchio grazie all'album e ai vari tour, quindi mi sono tolto qualche sfizio- dice guardando quella che deduco sia la sua macchina con occhi a cuoricino.
-Ah bene, qual è la tua?-
-Questo bellissimo gioiello- dice fiero, accostandosi ad una BMW nera lucente.
-È bellissima-
-È bella quasi quanto te-
Arrossisco a quel commento ed entro subito in macchina per nascondermi, ma non è servito a nulla dato che lo sento ridere scuotendo la testa. Arriviamo in centro a Milano e davanti a noi si innalza in tutta la sua maestà il duomo.
Non lo ricordavo così bello, è bellissimo con tutti suoi dettagli fatti perfettamente.
Abbraccio Luca e lo stringo forte a me.
-Ti amo tanto Lu-
-Ti amo-
Ci prendiamo per mano e iniziamo a passeggiare per le vie affollate di Milano.
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Uno squillo. ||Capo Plaza||
FanficVi, una ragazza di un piccolo paesino, insieme alle sue migliori amiche si trasferisce a Salerno. Da lì la sua vita cambierà completamente, grazie ad un ragazzo, Luca.