Scherzi del destino || h.s.||

Tua

Pietrificata continuo a guardarlo, è ancora in asciugamano e avrei una voglia pazza di levarglielo, non riesco a rispondergli ed adesso non voglio andare. Lui si mette in terra li accanto a me, non curandosi che qualcuno lo potesse vedere mezzo svestito.

Il cellulare suona, lo prendo contro voglia e l'avvicino all'orecchio.

"Amore uscita da lavoro"

"Si"

"Che hai?"

"Nulla sono solo molto stanca"

"Sicura"

"Sì"

"Ok amore allora ci sentiamo domani, riposati"

"Ok"

E riattacco,  Marco mi conosceva troppo bene e sapeva che avevo qualcosa,  ma per fortuna non volle approfondire,  perché se no sarei scoppiata a piangere, Harry nel frattempo é rimasto sempre accanto a me.

"Io voglio andarmene"

"No dobbiamo parlare"

"Non ho niente da dirti"

"Ma io si invece"

Mi prese gentilmente per mano e mi ricondusse, all'interno del suo appartamento.

"Vado a vestirmi, non te ne andare però"

Gli feci solo un cenno con la testa, andai a sedermi sull'enorme divano che c'era in quel salotto, rimasi li per un pò ad occhi chiusi, senza pensare a nulla, fù la sua voce a roca più del solito e così dolce a farmi aprire gli occhi.

"Eccomi piccola"

Sì mise seduto accanto a me e poi per la prima volta lo vidi in difficoltà e anche imbarazzato credo, non è possibile questo non Harry, non riusciva nemmeno a fronteggiare il mio sguardo ma, fissava per terra, poi dopo qualche minuto di silenzio cominciò a parlare.

"Io Ari non ho mai amato nessuno, o meglio forse ho amato solo due persone, mio padre e mia madre, che adesso non ci sono più,  da allora come dice lo psicologo mi sono chiuso ai sentimenti e sono diventato quello che ero prima di conoscere te...

Vedi io non posso dire di amarti di lasciare tutta la tua vita per stare dietro ai miei cambiamenti d'umore,  perché rischierei di farti del male e questo non voglio....

Ma posso dirti vivi giorno per giorno, senza paura del domani perché io non posso stare senza te e ho fottutamente bisogno di averti mia"

Ancora Harry guardava in basso e io non riuscivo a dire nulla, le sue parole mi avevano colpita, ma non sapevo se era un bene continuare a stargli accanto, perché se alla fine lui si fosse stancato di me, io non l'avrei sopportato di perderlo, ma non potevo rinunciare a quella proposta, era  meglio viverlo per un pò che non viverlo per niente.

"Io sò perfettamente cosa provo per te, ed é per questo che non posso rinunciare a te, adesso rimanarrà tutto come é adesso, voglio stare con te e dietro ai tuoi continui cambiamenti d'umore, anche se potrei diventare pazza sarei la pazza più felice del mondo, perché ha perso la testa le persona che ...."

Mi fermai non volevo dirglielo,  no  adesso l'avrei solo incasinato di più.

"Bhe se e quando sarai pronto sappi, che io sarò pronta a mandare all'aria la mia vita, piuttosto di stare con te"

"Ti devo chiedere una cosa però, io non voglio che nessun'altro sfiori le tue labbra o faccia l'amore con te, perché tu sei mia"

"Harry io sono sposata, sai che questo non é possibile"

"O lo é eccome, lascialo"

"Non posso farlo"

"Allora preferisci illudere anche lui per avere un porto sicuro dove tornare se io non sarò capace a rimanere con te e darti ciò che vuoi"

Era vero, Harry aveva ragione, quelle parole colpirono più affondo di una lama, ero così egoista.

Ma non ero pronta adesso per rinunciare a Marco, si non lo amavavo più,  ma gli volevo bene e non potevo lasciarlo andar via dalla mia vita.

"Harry io adesso non sono pronta per lasciarlo andare, anche se dovrei farlo, non puoi chiedermelo,  però ti prometto che da adesso in poi non farò più sesso con lui"

"E con chi lo faraì"

"Con te"

"Perché?"

"Tua"

Quelle parole mi uscirono da sole, come se fosse la cosa più ovvia e come se fosse stato sempre così, lui poggio un dito sulle mie labbra e disse:

"Ridillo"

"Tua, tua e solo tua"

Un sorriso malizioso gli si formò sul viso, sapevo quale fossero le sue intenzioni e adesso ero pronta ad accettarle,  volevo Harry.

Mi prese in braccio e baciandomi, mi portò verso la sua camera.