La mia salvezza

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Pov.Harry

Non era molto tardi e non avevo voglia di richiamare il mio autista, avevo voglia di fare due passi, quella ragazza mi incuriosiva,  non era come le altre subito pronta a gettarsi tra le mie braccia, avevo tanto voglia di portarmela a letto era tremendamente bella e sexy.

Non me ne fotteva  nulla se era sposata l'avrei fatta mia, perché io ottengo sempre tutto ciò che voglio.

Mentre cammino sento delle urla in un vicolo vicino, d'istinto mi precipito verso le urla, vedo 5 ragazzi e sento la voce di una ragazza.

Cazzo la stanno per violentare, ora li sistemo io, mi scalglio sul primo che mi capita a tiro e lo massacro, in meno di un secondo la sua faccia e piena di sangue lo spingo a terra e gli tiro un calcio sui coglioni,  poi mi giro dietro e vedo lei, completamente nuda con il labbro che perde sangue, è così indifesa e spaventata, la rabbia cresce ancora di più, afferrò quel verme ancora con il pene di fori, e con un solo pungno in faccia lo butto a terra continuo a tirargli pedate, ma gli altri due mi affermano per le braccia e il terzo ancora in piedi mi colpisce con un pungno nel viso e poi una scarica sull'addome; cazzo!!! Adesso mi hanno rotto,  con una forza ancora più al di sopra della mia, mi libero dalla presa di quei vermi e in un secondo si trovano a terra insieme a gli altri due, ora mi manca solo quel figlio di puttana che mi ha messo le mani a addosso, ma che cazzo fa scappa, inizia a correre, sta scappando, gli urlo contro.

《Vigliacco figlio di puttana, se mi recapiti a tiro ti rovino》

Poi mi concentro su lei è a terra mi levò la giacca e la sistemo addosso a lei gli fa da giubotto è così gracilina,  sopra gli metto il suo cappotto, raccolgo la sua borsa e la prendo in braccio, ha perso i sensi, poverina, la porto da me, mentre é tra le mie braccia cerca il suo amore non fa altro che dire Marco, Marco.

Entro nel palazzo dove abito, il portiere mi apre la porta,  mi guarda ma non fa domande, anche perché sa che non avrebbe risposte, chiamo l'ascensore,  appena si apre entro dentro e salgo fino alle settimo piano il mio; ho voluto quello perché dalla terrazza si vede tutta Firenze e la sera con le sue mille luci è uno spettacolo da non perdersi.

Entro nel mio appartamento e mi dirigo verso la camera con un braccio sposto le coperte e la poggio sul letto, poi vado nella mia gabina armadio e prendo un pantalone di una tuta non troppo enorme e una maglia e gliela metto addosso, ma prima di farlo non faccio a meno di non vedere il suo corpo fantastico é perfetto é  davvero bella, più  di quanto immaginassi; poi prendo cotone e disinfettante e gli medico il labbro per fortuna non é nulla di grave.

Adesso é meglio che riposi così prendo le coperte e la copro e poi penso, che sicuramente suo marito non saprà che é fuori, sento un senso di colpa per averla fatta uscire e non voglio farla discutere anche con il marito dopo quello che gli é successo, quindi prendo il suo cellulare e cerco amore mio tra i messaggi sicuramente è lui, infatti lo è e gli scrivo un mess

"Ciao amore scusa se non ti ho avvertito prima ma il babbo mi é passato a prendere per andare da loro a vedere un film visto che ero da sola e poi mi sono addormentata e mi hanno lasciata dormire, quindi rimango qua da loro ormai, domattina mi porta la mamma a lavoro....ok amore scusa se non ti ho avvertito prima ...ci vediamo domani dopo il lavoro "

ti amo non ce l'ho fatta a scriverglielo,  credo di aver fatto anche troppo, potevo anche fregarmene, questo non è da me. Mi metto dei pantaloncini corti e mi metto a letto accanto a lei,  avrei fatto il gentiluomo naturalmente,  ma avevo voglia di starle vicino comunque, per vedere come stava.

Cazzo sono le 4 la sento urlare poi si alza di scatto a sedere sul letto e si guarda intorno.

《Arianna stai tranquilla, ci sono io qui con te non é successo nulla, adesso sei al sicuro》

Scherzi del destino || h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora