Un mondo nostro

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Mi resi conto di ciò che stavo facendo ma non m'importava, io volevo Harry e non volevo più pensare al domani, mi sarei concentrata su lui adesso, le mie mani scesero sul suo petto, sotto la camicia e esplorarorono ogni centimetro del suo corpo muscoloso e perfetto.

Guardandolo nei suoi profondi occhi sbottonai ogni bottone delle sua camicia, com molta calma quasi a voler scoprire piano piano quel addome perfetto, macchiato dell'inchiostro dei suoi tanti tatuaggi.

La mia bocca sfiorò le sue labbra e poi il suo collo, dove premetti forte le mie labbra e succhiai,  dopo nemmeno un secondo una macchia rossa comparve, ero soddisfatta gli avevo fatto il mio marchio; Harry non mi diede modo di continuare ciò che stavo facendo che in un secondo mi ritrovai in reggiseno sulla sabbia e senza preavviso fece la stessa cosa che gli avevo fatto sul collo su un mio seno, gemetti dal dolore e un sorrisetto compiaciuto gli si formò in volto.

Le sue mani vaganavo ed esplorano il mio corpo e continuavano a scoprirlo, tant'è che ormai avevo solo gli slip e il reggiseno; ma io non ero da meno e in pochi secondi gli sfilai abilmente tutti i vestiti, lasciandolo solo in boxer, continuava a baciarmi e a toccarmi i seni, sentivo la sua erezione premere sul mio ventre,  lo desideravo e non volevo più aspettare.

Harry levò anche il mio intimo e si alzò dal mio corpo per potersi sfilare i boxer e rimase per qualche secondo a fissarmi, completamente nuda, i suoi occhi puntati su di me mi fecero arrossire e lo feci ancora di più quando mi allargò le gambe e con la sua lingua leccò la mia intimità e mentre leccava spinse un dito dentro e io gemetti, cazzo ci sapeva davvero fare.

Continuò per un bel pò fino a quando si bloccò di colpo; uffa proprio ora no stavo per raggiungere il piacere.

Si mise sopra di me e si avvicinò al mio orecchio dicendo:

"Non ti lasciero venire finché non lo vorrò io, ti farò impazzire piccola"

La sua voce era ancora più sexy e roca del solito e il solo sentire la sua voce mi creava dei brividi su tutto il corpo.

Senza preavviso entrò dentro di me forte con il suo membro duro e io non potei fare a meno di urlare, era una sensazione unica mista al piacere e al dolore.

"Fa male piccola,  se vuoi vado più piano"

"No vai più forte, ti prego"

"Sì dimmelo ancora"

"Ti prego"

Cazzo era davvero dotato e un vero dio del sesso,  in tutti questi anni non avevo mai provato nulla di tutto ciò.

Continuò a spingere dentro di me, fino a quando con un ultima spinta decisa e il continuo su e giù,  mi fece venire, uscì velocemente dalla mia intimità, per poi avvicinarsi alla mia bocca, ci avvicinò il suo membro, che succhiai e leccai avidamente, fino a quando il suo piacere caldo pervase la mia bocca.

Mi baciò dolcemente le labbra e mi strinse tra le braccia.

Non avrei mai pensato di fare tutte queste cose con una persona, non le sapevo nemmeno fare bene e quelle poche volte che le avevo fatte a Marco, non mi erano venute nemmeno naturali,  ma con lui tutto era diverso,  mi ero lasciata andare e guidare da lui e dalla voglia che avevo di lui ed era stato bellissimo.

"Sai piccola é stato bellissimo"

"Anche per me"

Mi ricordai di essere ancora nuda e arrossii, Harry se ne accorse e  cominciò a ridere.

"Quando smetterai  di vergognarti di me, sei bellissima e amo ogni centimetro del tuo corpo"

"Non è vero tu sei perfetto e troppo per me"

"Cazzo la vuoi smettere con questa storia, io ti voglio e tu mi vuoi, punto"

"Ok harry"

Anche se avevo risposto ok e gli avevo dato ragione, continuavo a pensare lo stesso quello che gli avevo detto, io non ero abbastanza per lui in tutti i sensi, no  mi meritavo di stare qui tra le sue braccia, non mi meritavo le sue labbra, non mi meritavo di toccarlo, ma sopratutto non mi meritavo di guardarlo negli occhi, nei suoi fantastici e profondi occhi sinceri, perché io ero una persona di merda, avevo un marito in ospedale ed ero qua con lui ad illuderlo e a vivere momenti che non mi meritavo di vivere, perché non potevo scappare così dalla mia vita, dovevo affrontarla.

"Harry cosa pensi di noi?"

"Io penso semplicemente di viverci giorno per giorno e di non pretendere nulla da te"

"Mha io Harry,  non sarò mai tua"

"La vita ha un disegno per tutti e io credo che sia sbagliato affermare MAI, perché il tuo futuro non é ancora scritto è può sempre cambiare, ora vestiamoci piccola, perché sta iniziando a fare fresco, andiamo, se non vogliamo ammalarci"

"Ok, ma dove andiamo"

"Nella casa qua di fronte,  é la mia villetta al mare"

Mi vesti velocemente e anche Harry fece lo stesso, mi prese la mano e condusse verso una villetta proprio davanti a noi, era già illuminata, a regola l'aveva fatta preparare, infatti suonò alla porta e ci aprì una domestica.

"Buonasera signor Styles e signorina, ha bisogno di qualcosa, o posso farle strada verso la sua camera"

"No, non abbiamo bisogno di niente, accompagna la signorina Arianna in camera"

"Ok signor Styles"

"Io piccola ti raggiungo tra poco, vado a farmi una doccia"

Salii le scale con la domestica che mi faceva strada, fino a quando non si fermò davanti ad una porta che aprì.

"Signorina questa é la camera, sul letto c'è un pigiama per lei e per il signor Styles,  se ha bisogno di qualcosa, basta che digiti il numero uno sul telefono vicino al letto,  buonanotte signorina"

"Notte e grazie"

Entrai nella camera e approfittando del fatto che Harry non era lì con me mi cambiai mettendomi il pigiama, non era il solito pigiama a cui ero abituata, era dell'intimo in pizzo nero trasparente,  reggiseno e perizoma per l'esattezza e poi una camicia da notte che arrivava a malapena al sedere completamente trasparente sempre in pizzo nero,  mi sentivo molto a disagio con quelle cose, ma non avevo altro, quindi le indossai e   mi nascosi sotto le coperte; poco dopo la porta si apri, era sicuramente Harry,  ne fui certa quando si avvicinò a me e mi scopri.

"Hey piccola dormi, sei ancora più bella con indosso ciò che volevo io, se non stessi dormendo,  avrei già rifatto l'amore con te"

Mi concentrai per non arrossire e a quanto pare ci ero riuscita, visto che l'ha bevuta sul fatto che dormivo, ma quando le sue labbra si sono posate sulla mie é stata dura non mettergli la lingua in bocca.

Lo sento allontanarsi da me e allora sono troppo curiosa apro leggermente gli occhi per vedere che fa e ciò che vedo mi lascia di stucco si sta sfogliando ed adesso é solo in boxer, alla luce é ancora più bello e perfetto, richiudo gli occhi e lui si infila sotto la coperte e mi abbraccia; nel calore delle sue braccia mi addormento subito, sentendomi felice e protetta.

Stare con Harry era come vivere in un mondo diverso, dove tutto era semplice,  dove esistevano solo io e lui; un mondo tutto nostro e forse Harry  aveva ragione dovevamo viverci giorno per giorno, senza preoccuparci del domani.

Scherzi del destino || h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora