Non commettere adulterio
Sara's pov
È venerdì pomeriggio.
Sto rientrando a casa dopo una giornata lunghissima in tribunale. Spoleto è una cittadina tranquilla, ma in alcuni periodi sembra che i peggiori delinquenti del mondo si riuniscano qui per fare convention.
Le carte dei vari casi si sono ammucchiate sulla mia scrivania senza che riuscissi a star loro dietro, ma non chiederei mai aiuto. Guai: io sono Sara Santonastasi, Procuratrice Capo, e se sono arrivata a svolgere il mio lavoro, è perché me lo sono guadagnata, me lo sono conquistata con le unghie e con i denti, e chiedere aiuto non rientra nei piani di una donna in carriera come me, dove un solo passo falso può costare tutto. Ho sacrificato ogni cosa per essere qui, obbligandomi a vivere la vita con più leggerezza, dopo una storia importante finita malissimo.
La cosa peggiore? Che quel finale terribile non è nemmeno stato colpa mia. Magari avessi potuto controllare gli eventi, e rimediare. Avrei dato qualsiasi cosa per mutare il destino, allora come oggi.
Prima di rientrare a casa, sono passata dal parco: sono nascosta dietro un albero, intenta a osservare una famiglia giocare felice. Ci sono una donna, un uomo e una bambina bionda. Quell'uomo, io lo conosco bene: è il mio ex marito. La nostra storia è finita da molti anni, ormai, lo dimostra anche il fatto che sua figlia sia già così 'grande'.
Sto scattando loro delle foto, e può sembrare un atteggiamento da stalker, lo so, ma in realtà sono immagini che tengo per me, senza nessun altro fine se non vedere crescere quella bambina, immaginando come potrebbe essere se, al posto della sua compagna, ci fossi ancora io.
Chissà cosa si prova, ad essere davvero madre.
Sentire dentro quell'esserino crescere, sapendo che un giorno non troppo lontano potrò tenerlo per mano, da stringere, amare. Non passa giorno in cui non desideri che sia stato tutto un incubo, per svegliarmi e trovare accanto a me l'uomo che amo, e una vocina che esclama "Buongiorno, mamma!", nascosta in qualche angolo della casa.
Ma purtroppo non è così, e come ogni venerdì questa scena fa sempre più male. Anche più del solito.
Sì, ci vengo ogni settimana, perché sono certa di trovare tutti e tre qui al parco per poterli guardare, per vedere con i miei occhi ciò che avevo sempre sognato di avere, vedere lui felice con la sua famiglia, quella che io non avrei mai potuto dargli. Fa male, malissimo, ed è per questo che vado via in fretta, senza farmi notare.
Sabato. Ho un appuntamento con una persona, a teatro. Non una qualsiasi: la compagna di Massimo, il mio ex. Ieri sera mi ha mandato un messaggio per chiedermi di incontrarci. Non so come ha avuto il mio numero, ma mi ha detto che è urgente, senza specificare altro.
Quindi è qui che mi sto recando, prima di andare in tribunale. È ancora presto, e il teatro è vuoto. Quando arrivo non c'è ancora nessuno, della donna nemmeno l'ombra, e mi sembra strano. Faccio per chiamare il suo nome, quando all'improvviso tutto intorno a me diventa buio...
Anna's pov
Sto uscendo dal mio appartamento per passare da Cecchini prima di andare con lui in caserma.
Mi ha detto di aver bisogno di aiuto per qualcosa, e immagino di sapere anche cosa.
Mia madre è partita per uno dei suoi soliti viaggi, ma stavolta non ha potuto lasciare il suo adorato Carlino (di nome e di fatto) a nessuna delle sue amiche o dei vicini, quindi ha incaricato il maresciallo di tenerlo.
STAI LEGGENDO
Don Matteo 12 - 2.0
FanficViste le numerose incongruenze della dodicesima stagione (particolarmente negli ultimi tre episodi), insieme al disastroso finale, io e la mia partner in crime Martina abbiamo pensavo di sviluppare quella che, secondo noi, avrebbe potuto essere l'ed...