NON RUBARE
Marco's pov
Le ultime due settimane sembrano volate, complici le giornate sempre piene e il costante via vai di Chiara ed Elisa, interessate a controllare come procedono le cose - facendomi ritrovare spesso a dover trattenere la mia fidanzata dal dare di matto - e che hanno già cominciato con lo shopping per il baby Nardi, come ormai hanno iniziato a chiamarlo tutti.
Secondo mia cognata, "si possono comprare molte cose senza conoscere il sesso del bebè", il che, di conseguenza, significa che ci sarà una seconda farse di acquisti in cui zia Chiara svaligerà i negozi per neonati, per mettere su il corredo di vestiti e cose varie di tutte le tonalità di rosa o azzurro che riuscirà a trovare. Anche se temo dovrà posticipare di un bel po' questo proposito, perché io e Anna abbiamo deciso di non conoscere in anticipo il sesso della nostra creatura.
Comunque sia, non vorrei essere nei panni delle commesse in quei giorni - e nemmeno le commesse stesse, credo.
Non fraintendetemi, anche a me entusiasma l'idea di dover preparare la casa per l'arrivo di mio figlio, moltissimo, ma loro un pochino esagerano, e ogni tanto una pausa - da mia suocera e mia cognata - non mi dispiace.
Anna ha già minacciato di non lasciarle entrare più in casa se non la smettono, perché altri cinque mesi e mezzo così, e finiamo al manicomio.
Loro hanno intuito che sarebbe stato meglio seguire il suggerimento, per cui sembrano essersi calmate, almeno negli ultimi giorni.
Dicevo, qualche ora di evasione ci vuole, ed è per questo che sono a casa Cecchini, birra in mano, a seguire la partita infrasettimanale di campionato appena iniziata. Certo, la mia squadra del cuore non è che stia andando benissimo - non che me lo aspettassi, visto com'è messo il mio amato Genoa - ma il calcio mi piace troppo per non seguirlo semplicemente per passione (anche perché di risultati se ne vedono pochi).
Anche il maresciallo aveva previsto di seguire la partita, pur non tifando nessuna delle due squadre, e aveva invitato me e Anna da lui per l'occasione. Anna, però, sebbene tolleri questo sport molto più che in passato, era un po' stanca e ha preferito restare di là, lasciandoci alla nostra 'serata tra uomini'.
Peccato che Cecchini avesse dimenticato un piccolo dettaglio: avendo confuso i giorni, aveva invitato Elisa per cena. Quando me lo ha confessato, io sono scoppiato a ridere per l'ennesimo pasticcio, con lui che se l'è presa perché era nei guai, ma che ha insistito che andassi comunque, perché convinto che avrebbe trovato il modo di conciliare le due cose.
Adesso, sono seduto sul divano del soggiorno, e teoricamente starei cercando di seguire la partita, ma Cecchini ed Elisa continuano a discutere sul galà che lei sta organizzando e a cui lui non vuole partecipare. Per meglio dire, lui si era proposto di accompagnarla senza pensare al dress code richiesto. Il loro battibecco di per sé non mi darebbe fastidio, anzi, devo trattenermi dal ridere, se non fosse che Cecchini cerca il mio supporto, che io provo a dargli ma viene prontamente smontato da mia suocera, che conosce benissimo i nostri reciproci impegni (ha ovviamente chiesto ad Anna) e il tentativo del maresciallo di inventarsi una scusa cade nel vuoto.
Certo che lui dovrebbe ormai saperlo meglio di me: vincere nelle diatribe con le donne è difficilissimo. Al massimo, tentando, si può ottenere un compromesso, ma dipende dai casi.
Naturalmente, Elisa è una che non si lascia prendere in giro da nessuno, figurarsi da Cecchini, quindi è inutile che lui provi a insistere, perché perderebbe comunque anche se avesse ragione.
STAI LEGGENDO
Don Matteo 12 - 2.0
FanficViste le numerose incongruenze della dodicesima stagione (particolarmente negli ultimi tre episodi), insieme al disastroso finale, io e la mia partner in crime Martina abbiamo pensavo di sviluppare quella che, secondo noi, avrebbe potuto essere l'ed...